La Jornada 9 giugno 2005
FESTEGGIATA LA PARTENZA DEI MILITARI DA LOS CHORROS
ELIO HENRIQUEZ - Corrispondente
Acteal, Chis., 8 giugno - L'organizzazione Las Abejas ha espresso la sua soddisfazione per lo smantellamento dell'accampamento militare che era ubicato nella comunità di Los Chorros, Chenalhó, ed ha chiesto all'Esercito Messicano di ritirare le altre postazioni che ha nel municipio poiché "l'unica cosa che hanno fatto i soldati è stato contaminare la cultura delle nostre comunità".
"È un sollievo che i soldati se ne siano andati da Los Chorros", perché "le armi ricordano agli orfani ed ai reduci il massacro di Acteal; quando sentono il rumore delle armi, per loro è sempre motivo di dolore", afferma Sebastián Gómez Pérez, presidente dell'organizzazione alla quale appartenevano i 45 indigeni assassinati il 22 dicembre del 1997 ad Acteal, Chenalhó. Il dirigente dichiara che nonostante la presenza dell'Esercito Messicano e della polizia statale in diversi punti del municipio, i paramilitari "scorrazzano senza che nessuno faccia niente".
Assicura che 29 indigeni identificati come paramilitari, e sui quali pendono ordini di cattura, "si trovano a Los Chorros, a Queshtic, attorno ad Acteal, a Canolal, a La Esperanza e Pechiquil; li conosciamo". Ed aggiunge: "ci sono quelli che si organizzarono e non parteciparono al massacro di Acteal, ma sono stati addestrati e hanno armi in altre comunità; qui siamo in mezzo ai paramilitari".
(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

Indice delle Notizie dal Messico