La Jornada 9 gennaio 2005
IL CAPO DEL GOVERNO DEL DISTRITO FEDERAL APPOGGIA GLI ACCORDI DI SAN ANDRES
ANGELES MARISCAL - Corrispondente

Tuxtla Gutierrez, Chiapas, 8 gennaio - Il capo del governo del Distretto Federale, Andrés Manuel López Obrador, ha inserito nell'agenda politica del paese le richieste dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) e dei popoli indios. Nello stesso tempo, si è impegnato ad applicare gli accordi di San Andrés come parte degli obiettivi da raggiungere nel caso l'alleanza che promuove un progetto alternativo di nazione - e della quale egli fa parte - ottenesse la Presidenza della Repubblica nel 2006.

Migliaia di chiapanechi hanno accolto nel principale centro congressi dello stato, il Poliforum Mesoamericano, López Obrador, giunto per presentare il libro che contiene il suo progetto di governo.

Priisti, petisti, perredisti, militanti del Partito Verde Ecologista, gente senza partito, un considerevole numero di accademici di differenti livelli e perfino funzionari dell'amministrazione statale, sono accorsi insieme a contadini ed indigeni per ascoltare il tabasqueño.

L'importante è il progetto

Tra lunghe ovazioni e slogan da parte di coloro che lo considerano già Presidente della Repubblica, López Obrador ha spiegato: "La cosa più importante è il progetto, sapere dove andiamo. Non dobbiamo pensare ai partiti e ai candidati, dobbiamo pensare alla proposta. Per questo, qualunque sia il candidato del nostro raggruppamento progressista nel 2006, e lo dico sinceramente, dobbiamo organizzarci per definire un progetto alternativo".

Ha chiesto di "convincere vicini, amici, famigliari o compagni di scuola, che è per il bene di tutti, primi fra tutti i poveri. Il trionfo della nostra causa significherà risorse per la campagna, lavoro, migliori salari, pensione per tutti gli anziani, handicappati, assistenza medica e medicine gratuite per la gente più umile".

"Non ci sarà nessun colpo di spugna nel caso Fobaproa. Il caso è ancora aperto. Puliremo dalla corruzione il governo e nessuno potrà sentirsi padrone e signore nel nostro paese".

López Obrador ha posto particolare enfasi sulle condizioni di povertà presenti nel sudest del paese, di cui è originario. Ed ha inserito nuovamente nell'agenda politica nazionale gli ideali dell'EZLN e le richieste dei popoli indios.

Ha spiegato che la proposta del gruppo di cui è a capo è quella di ottenere "giustizia per i popoli indigeni. Daremo compimento agli accordi di San Andrés Larráinzar", ha dichiarato ed i chiapanechi presenti hanno lanciato il più forte e prolungato applauso della manifestazione.

"Riscattiamo il Messico, come diceva il presidente Juárez: come si può, con quello che si può e fino a dove si può", ha dihiarato.

Poco prima, López Obrador ha ricevuto una relazione in cui si segnala che da settembre 2003 ad oggi si sono organizzati comitati d’appoggio a suo favore in almeno un terzo dei 118 municipi del Chiapas.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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