La Jornada - martedì 8 novembre 2005
Assicuranoche un leader paramilitare ha riunito circa 3 mila persone per attaccare
DENUNCIANO MINACCE DI SGOMBERO NEL MUNICIPIO AUTONOMO OLGA ISABEL

ANGELES MARISCAL - Corrispondente

Tuxtla Gutiérrez, Chis., 7 novembre - Pedro Chulín Jiménez, ex dirigente del gruppo paramilitare Los Chinchulines ed attuale leader del gruppo Organización para la Defensa de los Derechos Indígenas y Campesinos AC (Opddic), ha formato un gruppo di circa 3 mila persone col proposito di sgomberare i contadini del municipio autonomo zapatista Olga Isabel, come hanno denunciato gli stessi minacciati.

Il fatto è stato comunicato dal Centro di Analisi Politiche e Ricerche Sociali ed Economiche AC (CAPISE), i cui membri si sono recati nella zona di conflitto dopo l'appello dei contadini zapatisti.

Secondo la denuncia, il leader paramilitare vuole appropriarsi della terra delle comunità Ba Tranka, Chak Aj'kolá, dell'ejido San Sebastián Bachajón e del crocevia San Antonio las Palomas.

Una commissione di ricercatori del CAPISE si è recata nel municipio autonomo Olga Isabel, racchiuso tra i confini di Ocosingo e Chilón, per raccogliere le testimonianze dei coloni che hanno confermato che l'Opddic è nata il 20 maggio del 1998 nella comunità di El Censo, municipio di Ocosingo.

Quest'organizzazione è guidata da Pedro Chulín Jiménez, ex deputato del Partito Rivoluzionario Istituzionale nella 61^ Legislatura locale, coinvolto direttamente nello smantellamento nel 1997 del municipio autonomo Tierra y Libertad, situato nella comunità di Taniperla.

Gli indigeni minacciati hanno spiegato che i membri dell'Opddic li hanno minacciati di morte, vessati, fotografati e perseguitati, con l'aiuto di poliziotti statali ed elementi dell'Esercito Messicano.

Hanno raccontato che lo scorso 18 ottobre nella sede del municipio autonomo Olga Isabel sono arrivati sette camioncini con più di 100 persone dell'Opddic, accompagnate da un ingegnere topografo, un veicolo della Pubblica Sicurezza, numero 377, con sette effettivi ed otto persone di quella organizzazione a bordo "tutti armati. Uno portava una R-15 e gli altri fucili e carabine semiautomatiche calibro 22”.

"Queste persone ci hanno detto che ci avrebbero tolto le nostre terre e smantellato case, uffici, magazzini, scuole, case di salute, laboratori di artigianato ed arrestato le autorità del municipio", hanno raccontato gli abitanti di Olga Isabel.

Il CAPISE ha spiegato che il nuovo gruppo paramilitare sta cercando di sottrarre le terre dei contadini zapatisti per la via legale, per cui ha formato nuovi gruppi agrari che hanno reclamato alla Segreteria della Riforma Agraria (SRA) federale più di 3mila ettari che sono nelle mani degli autonomi dal 1994, su cui attualmente sono stanziate le quattro comunità minacciate.

Le aggressioni si sono acuite e lo scorso 28 ottobre un gruppo dell'Opddic ha aggredito Pedro López García, base d’appoggio zapatista, che si trova ora in ospedale con ferite alla schiena, al petto ed alla testa.

Gli indigeni zapatisti hanno raccontato che recentemente i paramilitari hanno tenuto diverse riunioni con l'intenzione di sgomberarli dalle loro terre in questi giorni.

Di fronte a questa situazione, i minacciati hanno richiesto l'intervento delle autorità per disarmare i loro aggressori ed alla SRA hanno chiesto di non farsi ingannare e di recedere dal procedimento di sottrazione delle terre.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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