La Jornada - lunedì 7 febbraio 2005
Trasferiscono il presidio davanti alla sede della Semarnat e preparano una denuncia per la CNDH
Le mazahuas minacciano di tagliare l'acqua al DF e a Toluca

ANGELICA ENCISO L.

Il Fronte Mazahua ha dato tempo fino alle 9 di mattina di questo lunedì perchè il governo federale risponda alle sue richieste, altrimenti chiuderà le valvole del sistema che fornisce acqua a Città del Messico e a Toluca. Questo annuncio è stato dato dalla comandanta Victoria Martínez.

Il presidio di circa 150 persone che dal 26 gennaio stazionava di fronte alla Segreteria dell'Ambiente e Risorse Naturali, è stato spostato davanti alla Conagua.

"La Conagua è responsabile del problema provocato alle comunità mazahuas dello stato del Messico e non se n'è
fatta carico. Per questo andiamo lì e se questo lunedì non risponde alle nostre richieste chiuderemo le valvole
", ha dichiarato Martínez.

Ha spiegato che nelle comunità di Villa de Allende ci sono state delle consultazioni con i danneggiati nelle quali si è deciso che a partire dalle 4 del pomeriggio di ieri iniziavano le 16 ore entro le quali il governo deve rispondere del problema.

Dopo che il Fronte Mazahua aveva protestato, lo scorso settembre ,di fronte all'impianto di potabilizzazione Berros nello stato del Messico - per i danni prodotti alle sue coltivazioni dalle inondazioni con acqua inquinata - in ottobre era statoo firmato un accordo con autorità della Semarnat, di Conagua e dello stato del Messico.

Secondo il fronte, non ci sono stati progressi su quanto concordato anche se la Semarnat assicura che invece è stato soddisfatto il 60% delle richieste. La richiesta principale delle indigene è che parta un piano di sviluppo sostenibile nella loro regione che ponga fine ai disastri provocati dalle operazioni della Conagua.

Il fronte ha annunciato che presenterà una protesta alla Commissione Nazionale per i Diritti Umani.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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