EL UNIVERSAL on line - Sabato 6 agosto 2005
RICOMPARE MARCOS E SI SCAGLIA CONTRO AMLO
Dopo cinque anni di assenza, il leader dell'EZLN compare sulla scena politica ed accusa di "tradimento" l'aspirante presidente del PRD, Andrés Manuel López Obrador

San Rafael, Chiapas. 15:22 - Il leader dei ribelli zapatisti del Messico, il Subcomandante Marcos, è ricomparso oggi in pubblico dopo cinque anni di assenza ed ha accusato di "tradimento" l'aspirante alle presidenziali della sinistra, Andrés López Obrador.

Indossando un passamontagna e scortato da cinque persone, Marcos è apparso nel selvaggio villaggio di San Rafael, nello stato del Chiapas (sud), per discutere una ampia piattaforma politica con delegati di organizzazioni non governative, contadine e sindacali.

Il leader dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ha aperto a San Rafael (1.100 chilometri al sud di Città del Messico) la prima delle sei riunioni previste con questi dirigenti, con i quali parlerà anche di un viaggio che i ribelli intendono effettuare in varie località del paese.

In un energico discorso di un'ora e mezza, Marcos ha avvertito López Obrador, favorito nei sondaggi per le elezioni presidenziali del luglio 2006, ed il Partito della Rivoluzione Democratica (PRD, sinistra) che gli zapatisti "sono assolutamente contrari".

"I presenti a questi incontri devono essere onesti e se stanno con López Obrador, non possono stare con l'EZLN", ha enfatizzato il capo ribelle, che pareva ben animato e in eccellente stato di salute.

Ha aggiunto che gli zapatisti "non sono venuti a giocare e vogliono cose concrete"."Faremo pagare tutto quello che ci ha fatto in questi dodici anni questo partito (il PRD) che si dice di sinistra e che è composto da un gruppo di svergognati che la pagheranno per essersi presi gioco di noi", ha detto Marcos.

Il leader degli zapatisti ha dichiarato che i ribelli e i loro simpatizzanti sono "disposti ad andare soli ed anche ad essere uccisi, ma non a farsi mancare di rispetto come hanno fatto loro (il PRD e López Obrador)". "Ci hanno tradito dal preciso momento in cui ci siamo fidati di un movimento cardenista", ha sottolineato Marcos che non ha precisato in che cosa consista la condotta impropria che attribuisce a López Obrador e al partito.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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