La Jornada - Sabato 6 agosto 2005
LOS DE ABAJO
Gloria Muñoz Ramírez

Uno striscione multicolore è appeso a lato della Giunta di Buon Governo zapatista nel Caracol de La Realidad. Vi è ricreata una fabbrica argentina, l'espulsione dei suoi lavoratori, la marcia ed il picchetto di protesta, l'organizzazione poi del Movimento dei Lavoratori Disoccupati (MTD), l’assassinio ancora impunito dei compagni Maximiliano Kosteky e Darío Santillán, e il gemellaggio di quella lotta col movimento zapatista.

Diverso, multiforme ed eterogeneo è attualmente il movimento piquetero in Argentina. Integranti del Movimento dei Lavoratori Disoccupati di Solano, una corrente di quel movimento, sono arrivati già tre volte nella comunità zapatista La Realidad. Probabilmente, hanno trovato contraddizioni, domande, sintonie ed affetti. Ma, soprattutto, hanno trovato uno specchio della loro lotta.

Un paio di mesi fa la campagna dell'EZLN, il fuoco e la parola, ha visitato Solano ed ha constatato la sfida quotidiana rappresentata dalla costruzione dell'autonomia di quartiere, sui terreni della periferia urbana sui quali non si nasce col concetto di comunità, ma si deve imparare e costruire.

I MTD di Solano, Guernica, Cipolleti ed Allen fanno parte di una corrente del movimento piquetero. Quella degli "autonomisti", dicono loro. È stato proprio in una festa zapatista celebrata nel quartiere di Guernica, che si è dipinto lo striscione che oggi è appeso ad una delle pareti dell'ufficio autonomo zapatista. Si identificano con il pensiero e l'azione che arriva dal sud del Messico, ma, come essi stessi spiegano: "noi facciamo zapatismo o, per meglio dire, quello che ci immaginiamo che sia lo zapatismo". Quando arrivano a La Realidad, in più di un senso, rimane in loro la certezza che lo zapatismo è, anche, ciò che ogni movimento immagina e crede, anche se ha poco a che vedere con l'esperienza che si costruisce nelle comunità indigene.

Lavoro, dignità e cambiamento sociale sono le bandiere del MTD di Solano, un movimento che è nato per la crescente disoccupazione in Argentina e per il conseguente impoverimento della popolazione. Nell’agosto del 1997, un gruppo di vicini del quartiere San Francisco Solano si era riunito per far fronte a questa situazione, stanco delle promesse dei governi di turno, delle manipolazioni di partito e della deviazione dei sussidi per i disoccupati.

Non sono pochi gli ostacoli che si frappongono nella costruzione di "ciò che va oltre al picchetto”, però otto anni dopo la sua formazione, il MTD di Solano si è rafforzato. Oggi sono presenti in sette quartieri nei quali promuovono corsi di micro-imprenditoria autogestita (panetterie, lavorazione del cuoio, confezione di capi d'abbigliamento, falegnamerie, orti, uno spazio di educazione popolare, corsi di salute ed uno di ricreazione con bambini e giovani di distinte età).

Nella sua prima assemblea plenaria, il MTD di Solano ha assunto nei suoi principi: l'autonomia, la democrazia diretta e l'orizzontalità. Accordi per niente facili da mettere in pratica, per cui, proprio per questo motivo, si continua a discutere sul miglior modo di costruirli... e di condividerli.

[losylasdeabajo@yahoo.com.mx]

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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