La Jornada 6 agosto 2005
12 anni fa la Convenzione Nazionale Democratica
LE GIUNTE DI BUON GOVERNO ED I CARACOLES CELEBRANO IL LORO SECONDO ANNIVERSARIO
Notti di festa delle basi di appoggio dell'EZLN nella regione di La Garrucha

HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

La Garrucha, Chis., 5 agosto - Gli anniversari zapatisti che ricorrono questo fine settimana nel caracol "Resistencia hacia un nuevo amanecer" sono l'occasione per giustificare due notti di festa delle basi zapatiste dei quattro municipi autonomi della regione. Le giunte di buon governo (JBG) e i loro caracoles compiono due anni di attività. Si compiono anche 12 anni dalla Convenzione Nazionale Democratica che il 7 agosto 1994 riunì nell'Aguascalientes di Guadalupe Tepeyac le forze che allora si riconoscevano "di sinistra".

Questo stesso fine settimana, a pochi chilometri da qui, si terrà la prima riunione preparatoria di "L'Altra Campagna", convocata dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), con la sua Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona. Tre governi federali dopo, con una mappa della "sinistra" abbastanza cambiata ed un inarrestabile avanzamento del neoliberismo nella conduzione della nazione, gli zapatisti lanciano un'altra volta i dadi nella loro lotta di liberazione nazionale.

Nel pomeriggio, la JBG "Camino del futuro" ha ricevuto La Jornada per chiarire che la festa a La Garrucha è per festeggiare il governo autonomo che, inoltre, è in continua trasformazione. Centinaia di famiglie tzeltales e tzotziles che abitano nella regione stanno arrivando qua dal mattino, mentre la freccia all'incrocio di San Miguel indicava in direzione nord (cioè, a sinistra) la direzione per i membri delle organizzazioni politiche che rispondono alla convocazione zapatista.

Qui comanda la musica. I giovani si danno al ballo. Sono contenti, perché è una forma di resistere che ha dato risultati alle comunità ribelli.

Nel frattempo, ben vigili stazionano all'incrocio verso Ocosingo gli agenti della sicurezza nazionale nel loro veicolo azzurro, scattando foto e prendendo nota dei veicoli che vanno in direzione di San Miguel. In questi giorni i pattugliamenti militari sono stati quotidiani lungo la valle di La Garrucha e sul tratto San Miguel-Nueva Estrella, dove si trova la comunità zapatista in cui questo sabato si riuniscono le sinistre interessate a discutere con l'EZLN ed a accompagnarlo nella sua attuale iniziativa politica.

Il "nuovo villaggio" San Rafael, fondato più di un decennio fa su terre recuperate dagli indigeni con l'insurrezione zapatista, da oggi pomeriggio accoglie le delegazioni di gruppi politici che arrivano da tutto il Messico. Questa non sarà una festa, ma una riunione di lavoro.

Anche se in termini più modesti (realisti?), e non con uno spintone ma un po' per volta, la riunione propone la continuazione di ciò che la ormai lontana Convenzione di Aguascalientes dello zapatismo contemporaneo lasciò sotto una pioggia torrenziale di specchi. Uno storico naufragio che sarebbe piaciuto a Werner Herzog per il suo Fitzcarraldo.

Ancora una volta sul cammino di una politica diversa per il Messico ed una nuova Costituzione. Ma prima di iniziare la sua marcia, le organizzazioni politiche e sociali che hanno accolto l'invito dei ribelli devono incontrarsi e parlarsi, cosa che avverrà in questo e nei prossimi fine settimana in diverse comunità autonome appartenenti al caracol La Garrucha, come annunciato dall'EZLN.

Non più una grande nave con 6 mila posti a sedere e gigantesche vele, come inscenato a Gudalupe Tepeyac nel 1994, ma piccole tettoie e capanne che, come piccole e diverse imbarcazioni, con piccole vele di plastica per affrontare la stessa durissima pioggia delle estati nella Lacandona, si preparano a lavorare in diverse comunità della selva tzeltal durante i mesi di agosto e settembre del 2005.

Molta acqua è passata sotto i ponti del Chiapas durante questi 12 anni, ma l'occupazione militare e la guerra di bassa intensità proseguono tali e quali. Al momento, il Rivoluzionario Istituzionale non governa il paese né lo Stato, ma abbondano i segnali di una "restaurazione" imminente che solo le forze di sinistra potrebbero fermare.

Alcuni fotografi stanno sperando nell'apparizione di un pinguino, oggi o domani. Niente indica che potrebbe unirsi alle cumbias che inondano la notte nel caracol. Bisognerà andarlo a cercare domani a San Rafael, municipio autonomo Francisco Gómez. E se quel tal pinguino non ci sarà neppure là, almeno ci saranno molte organizzazioni politiche disposte ad incontrarsi, cosa che nella sinistra messicana è così tanto insolita quanto i pinguini ai tropici.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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