La Jornada 6 maggio 2005
I RIBELLI ACCUSANO PABLO SALAZAR DI PERMETTERE AZIONI DI CONTROINSURREZIONE
HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

San Cristobal de las Casas, Chis., 5 maggio - La Giunta di Buon Governo (JBG) Hacia la esperanza (de La Realidad) ha accusato il governatore Pablo Salazar Mendiguchía di permettere, "su ordine di Vicente Fox", azioni di contrainsurgencia contro le basi di appoggio zapatiste che non "si arrendono" e non abbandonano la resistenza. In particolare, ha denunciato la persecuzione di cui i ribelli sono oggetto a Huixtla da parte del presidente municipale Fernando Acosta Rincón che dapprima ha sequestrato i loro modesti veicoli, ed ora esige che si "arrendano" dal movimento ribelle.

"Il 31 marzo scorso, ai nostri compagni, basi di appoggio zapatiste della città di Huixtla che lavorano con le loro bicitaxi, sono stati sequestrati 10 tricicli da elementi di polizia di pattuglia municipale, su ordine del presidente municipale congiuntamente con il delegato dei trasporti dello stato.

Il fatto è avvenuto alle 10:00 circa del mattino, in centro e ai confini della città. Con prepotenza hanno preso i tricicli. I nostri compagni non hanno posto resistenza per non cadere nella provocazione di un atto di violenza".

Quest'azione di polizia non è il primo episodio di una vergognosa guerra dei tricicli contro membri del municipio autonomo Tierra y Libertad. La stessa JBG lo commenta in questo modo: "I nostri compagni sono sempre stati perseguiti e minacciati. Il governo municipale e il delegato dei trasporti, Angel Rojas Jiménez, agiscono sollecitamente su ordine di Pablo Salazar Mendiguchía, e questi su ordine di Vicente Fox, e quest ultimo su ordine dei neoliberisti".

Acosta Rincón sembrava fosse pervaso da spirito religioso. Durante la sua campagna elettorale, ha utilizzato innumerevoli volte "il nome di Dio", assicurando che per esso "avrebbe risposto alle necessità e rispettato la popolazione più abbandonata". Oggi, i triciclisti zapatisti lo chiamano "eretico, ed anche peggio" per le sue azioni di persecuzione.

La JBG segnala: "è chiaro anche che il governo vuole aggravare la situazione, perché pensa che i nostri compagni faranno uso della forza".

Il 14 aprile, i colpiti dal provvedimento di sequestro hanno reclamato i loro tricicli al delegato di governo a Huixtla. "Il delegato ha detto che i tricicli erano già stati consegnati al Pubblico Ministero e che era possibile riaverli solo presentando un documento firmato dai nostri compagni in cui dichiarano di 'arrendersi e non essere più zapatisti' e che solo così li avrebbero lasciati lavorare in pace", riferisce la JBG.

"Denunciamo che tutte queste azioni contro i nostri compagni, togliendo loro i mezzi per la sopravvivenza quotidiana, sono una chiara azione di contrainsurgencia perché chiedono la resa. "Si tratta di un'azione contro le comunità autonome zapatiste e ribelli della zona sierra e costa del Chiapas".

Un'azione, aggiungono gli autonomi, "coordinata dai poteri Esecutivo e Giudiziale a livello federale e statale. Inoltre, rubano al popolo e sono arrivati a sequestrare i loro mezzi di lavoro. Esigiamo la restituzione dei tricicli sequestrati".

Con un "distintamente, comandare obbedendo", firmano il comunicato per la JBG, Nallely, Brayan e Florencio, dai loro uffici nel Caracol "Madre de los caracoles del mar de nuestros sueños", nella Selva Lacandona.

(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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