La Jornada - Domenica 6 febbraio 2005
Lamentano che non si sia rivisto ancora il capitolo agropecuario del TLCAN
La CIOAC realizza una marcia fino a Tuxtla Gutiérrez

ELIO HENRIQUEZ - CORRISPONDENTE

San Cristobal de Las Casas, Chis., 5 febbraio - Migliaia di membri della Centrale Indipendente dei Lavoratori Agricoli e Contadini (CIOAC) hanno dato vita da vari punti dello stato ad una carovana di veicoli verso Tuxtla Gutiérrez per chiedere che si rispetti l'Accordo Nazionale per la Campagna (ANC), firmato nell'aprile del 2003 dal governo federale e dal Parlamento dell'Unione con diverse organizzazioni.

Luis Hernández Cruz, della dirigenza della CIOAC, ha detto questa mattina che sono partiti a bordo di camion e di automobili dalle loro rispettive regioni almeno quattro contingenti verso la capitale dello stato, affinché il governo del Chiapas "ascolti la nostra voce".

Ha spiegato che un gruppo è partito dalla regione della costa e passerà la notte in Arriaga; un altro dalla sierra verso Comitán ed un altro ancora dalla zona nord fino a Soyaló, dove è nato il governatore Pablo Salazar Mendiguchía.

Il quarto gruppo, di circa 2 mila campesinos, proveniente da Las Margaritas, è arrivato nel pomeriggio di sabato a San Cristóbal de las Casas dove passerà la notte.

Al suo arrivo, alle 17, i manifestanti hanno fatto un presidio-manifestazione di mezz'ora davanti agli uffici della Segreteria dei Popoli Indios, di cui hanno accusato il titolare, il tzeltal Juan Juan Vázquez, di "dimenticarsi" degli indigeni e di star "proteggendo il suo padrone".

Il dirigente della CIOAC ha detto che con l'ANC il governo federale si era impegnato a rivedere il Trattato di Libero Commercio dell'America del Nord, soprattutto al capitolo sul tema agropecuario, ma fino ad ora "ne' una sola parola e' stata rivista".

Secondo il dirigente tojolabal, le autorità non hanno nemmeno rispettato l'impegno di appoggiare le donne, gli anziani e di costruire case nelle campagne.

Ha spiegato che i quattro gruppi si riuniranno questa domenica a Chiapa de Corzo - a 10 minuti da Tuxtla Gutiérrez - dove dormiranno e lunedì presto marceranno verso il palazzo di governo dove sperano di essere ricevuti da Pablo Salazar.

Gli chiederanno di risolvere il problema agrario del Chiapas, il problema del trasporto pubblico e quello della giustizia, dato che "molti dei nostri compagni continuano a rimanere ingiustamente in carcere".

Ha avvisato che se non arriveranno risposte positive ritorneranno alle loro comunità per preparare una marcia verso il Distretto Federale affinchè il presidente Vicente Fox "rispetti la sua parola". Se le autorità non si occuperanno delle loro rivendicazioni, "il 10 di aprile ci sarà un'occupazione di massa delle terre".

Tra le richieste dei membri della CIOAC c'è anche l'adempimento degli Accordi di San Andrés, firmati dal governo federale e dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale il 16 febbraio del 1996.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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