La Jornada - lunedì 4 aprile 2005
Non include meccanismi per consultare le comunità né per una loro partecipazione equa ai benefici
LE COMUNITÀ INDIGENE E RURALI DEL CHIAPAS SONO ESCLUSE DAL PROGETTO DI LEGGE SULLA BIODIVERSITÀ
Non vengono neppure presi in considerazione i rischi della bioprospezione

ANGELICA ENCISO L.

L'iniziativa di legge sulla biodiversità e sulla protezione ambientale del Chiapas, che si sta esaminando nello stato, non tiene in considerazione meccanismi di protezione della conoscenza tradizionale, la consultazione delle comunita né una loro partecipazione equa nei benefici delle risorse naturali, biologiche e genetiche, secondo Gustavo Alanís Ortega, del Centro Messicano di Diritto Ambientale (Cemda).

Nella regione che raccoglie la maggior quantità di questi beni nel paese, si propone un'iniziativa statale che non riconosce ai titolari delle conoscenze tradizionali, come sono i popoli indigeni e le comunita rurali, nemmeno i diritti che loro ricavano da queste.

L'esperto ha aggiunto che nel documento manca il diritto alla libera determinazione dei popoli indigeni, i loro diritti alla sopravvivenza física e culturale, i diritti culturali e di culto, e non considera i rischi della bioprospezione (la raccolta scientifica di risorse genetiche per fini commerciali).

Questo tema resta aperto nella legge che non prevede limiti legali né le limitazioni necessarie per lo sviluppo di queste attività. "Resta un'attribuzione d'autorità, senza tener conto dei trattati internazionali applicabili in materia".

Inoltre, sostiene che l'iniziativa non riconosce l'ordinamento ecologico comunitario, cosa "estremamente grave, in quanto questo ha dimostrato di essere un'opzione efficace per gestire in maniera sostenibile le risorse naturali, fra le altre ragioni, perché i popoli indigeni sono permanentemente sul luogo e dipendono dallo sfruttamento e dalla conservazione delle risorse naturali per la loro sopravvivenza naturale e culturale".

Alanis Ortega ritiene che per una partecipazione effettiva dei popoli indigeni, sia necessario definire meccanismi adeguati ed efficaci che prevedano la partecipazione delle loro autorità rappresentative nella presa di decisioni che li riguardano direttamente.

Ha spiegato che per quanto riguarda la ricerca si devono stabilire limiti legali ben netti per evitare la biopirateria e proteggere le conoscenze ancestrali dei popoli indios, poichè la forma in cui sono scritti gli articoli relativi, lascia aperta la strada ad una serie di rischi riguardo la pirateria delle risorse biologiche e genetiche e delle conoscenze tradizionali associate.

All'interno dell problematica della biodiversità, restano aperte questioni relative alla regolamentazione che devono essere ancora discussi. Come nel caso dell'accesso alle risorse genetiche per i popoli e le comunità indigene, del riconoscimento e della regolamentazione di un sistema di riconoscimento, così come della partecipazione delle comunità indigene nella conservazione del luogo.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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