La Jornada - Venerdì 4 marzo 2005
Il governatore ha inviato un documento alle Relazioni Estere
ENERGICA PROTESTA DEL CHIAPAS PER LE ACCUSE RICEVUTE DAGLI USA

ANGELES MARISCAL CORRISPONDENTE

Tuxtla Gutierrez, Chis., 3 marzo - Il governo del Chiapas ha inviato alla Segreteria delle Relazioni Estere una missiva diretta al governo degli Stati Uniti per protestare "energicamente" contro le accuse all'amministrazione statale di violare sistematicamente i diritti umani.

Il governatore Pablo Salazar Mendiguchía ha detto in un'intervista che non accetta le "stupidità" presenti nel rapporto del Dipartamento di Stato del vicino paese, nel quale sta scritto che in Messico persistono corruzione e impunità per ciò che riguarda i diritti umani, particolarmente in Chiapas, Guerrero e Oaxaca.

Ha aggiunto che ha richiesto alla cancelleria messicana d'includere nella nota diplomatica sul rapporto - nella quale non può intervenire direttamente un governo statale - "la risposta energica da parte del governo chiapaneco", perché "senza alcun dubbio (il Dipartamento di Stato statunitense) ha ripreso un rapporto di 10 anni fa, che gli era rimasto sulla scrivania".

Dopo l'inaugurazione del quinto Incontro Nazionale della Rete del Turismo per Tutti, accompagnato dal segretario al Turismo federale, Rodolfo Elizondo, Salazar ha detto che il governo messicano e quello del Chiapas non devono accettare "le stupidità del rapporto, secondo cui in Chiapas ci sono esecuzioni e sparizioni".

Secondo il mandatario, "in verità, non so di che stanno parlando; non possiamo rimanere a braccia conserte di fronte a queste dichiarazioni...", aggiungendo che "prima di erigersi a giudici giudicando altri paesi", il governo degli Stati Uniti dovrebbero prima rispondere "al mondo sui diritti umani che lui viola quotidianamente a Guantánamo, in Iraq e in Afganistan"...

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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