La Jornada - Venerdì 2 settembre 2005
Militanti del PRD in Tila, tra i responsabili
Denunciano aggressioni a basi d’appoggio dell'EZLN in due municipi
Un indigeno picchiato con un bastone ed un altro ferito alla testa

HERMANN BELLINGHAUSEN - INVIATO

San Cristóbal de Las Casas, Chis. 1º settembre - La giunta di buon governo (JBG) Nueva semilla que va a producir, ubicata nel caracol di Roberto Barrios, ha denunciato aggressioni a contadini basi d’appoggio dell'EZLN nei municipi autonomi ribelli Del Campesino e La Dignità, nella regione chol della zona nord del Chiapas.

Nel primo caso gli aggressori sono militanti del PRD nel municipio ufficiale di Tila e catechisti "predicatori della parola di Dio" nella chiesa del Señor de Tila. Si tratta di Arcenio Gutiérrez López e di sua moglie, Natalia López Martínez, che "hanno picchiato brutalmente" alle spalle il loro genero, Aurelio López Vázquez, lo scorso 31 luglio. Tutti e due erano armati di bastone.

Aurelio López "stava mangiando in casa sua, perché era appena arrivato da chiesa; non aveva idea di quello che gli sarebbe successo. Non fece a tempo ad accorgersene, che era già a terra, completamente incosciente. Sono arrivati i suoi parenti a difenderlo e l’hanno portato dal medico. Aveva con una costola rotta a destra con danni alla colonna vertebrale. Ora sta ancora male", raccontano la JBG ed il consiglio comunale municipale Del Campesino.

Le autorità autonome denunciano la responsabilità del governo municipale ufficiale di Tila, di filiazione priísta, perché è "complice dell'incitamento alla violenza contro le basi di appoggio dell'EZLN", e denunciano "i provocatori e gli aggressori del PRD" ed i rappresentanti ejidali.

"Gli aggressori sono stati messi a disposizione del tribunale di Tila, ma l'agente municipale non ha fatto giustizia e non è mai intervenuto per risolvere questo problema", assicurano.

Poi il consiglio comunale autonomo di La Dignidad ha documentato alla JBG come il 18 agosto "è stato picchiato e ferito il compagno Carmelino Cruz Gómez, base di appoggio zapatista, ai confini della comunità Oste Lucum, appartenente al municipio di Tila".

In un documento inviato dal caracol Que habla para todos, la JBG riferisce che Carmelino ha ricevuto una pugnalata alla testa: "il fatto è successo durante il tragitto che va verso Unión Hidalgo e San Patricio. Il compagno è stato aggredito con armi bianche che gli hanno prodotto una ferita di tre centimetri di lungo e quattro di profondità nella parte occipitale".

Carmelino "ritornava dalla raccolta di fagioli, quando alcune persone l'hanno attaccato di sorpresa". Gli aggressori che si coprivano con passamontagna, sono stati identificati. Sono Gilberto Sánchez Gómez, Gregorio Sánchez Gómez e Miguel Díaz Díaz, originari tutti di Oste Lucum.

In questo caso, la giunta zapatista della zona nord ha denunciato anche il presidente municipale ufficiale di Tila e le autorità ejidali di Oste Lucum.

La violenza deliberata contro basi d’appoggio e simpatizzanti dell'EZLN è aumentata nella zona nord, specialmente nei municipi ufficiali di Tila, Sabanilla e a Palenque, ma anche a Tumbalá e Yajalón, dove ci sono stati nuovi spostamenti forzati di famiglie.

In alcune occasioni i responsabili appartengono a gruppi priísti, come Paz y Justicia, ed in altre sono membri del PRD, anche se è sempre documentata la partecipazione, la complicità od - almeno – l’omissione di presidenti municipali del PRI, di giudici e di rappresentanti ejidali ufficiali.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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