La Jornada - Giovedì 1º dicembre 2005
L'ESERCITO ABBANDONA L'ACCAMPAMENTO DI LAS LIMAS, A CHENALHÓ
ELIO HENRIQUEZ - Corrispondente

Las Limas, Chis., 30 novembre - Segretamente, l'Esercito Messicano nei giorni scorsi ha abbandonato l'accampamento che dal gennaio del 1998 manteneva nella comunità di Las Limas, municipio di Chenalhó, dopo il massacro di 45 indigeni avvenuto il 22 dicembre 1997 ad Acteal.

Con questo, l'Esercito Messicano negli ultimi sei mesi ha abbandonato otto degli 11 accampamenti per attività sociale che manteneva a Chenalhó: quelli di Los Chorros, Xo'yep, Acteal Alto, Takiukum, Pechiquil, Chimix, La Libertad e adesso Las Limas. Da organismi non governativi, Chenalhó è stato ritenuto il municipio più militarizzato del Chiapas.

La postazione militare di Las Limas era stata installata sui terreni della scuola primaria Belisario Domínguez e del giardino d'infanzia Jaime Nunó, di questa Comunità ubicata sulla carrozzabile Cheanlhó-Panltelhó, proprio all'altezza della deviazione per il municipio di Chalchihuitán.

Lorenzo Ruiz Pérez, direttore della scuola, ha confermato che i militari - circa 50 o 60 - hanno abbandonato il posto il 7 di questo mese, per "ordini superiori".

Ritirandosi dai 770 metri quadrati che occupavano, i militari hanno firmato un accordo con il direttore della scuola, con le autorità comunitarie di Las Limas e con l'associazione dei genitori.

Secondo questo accordo, al quale ha avuto accesso La Jornada, sottoscritto dal tenente di cavalleria Gregorio Martínez Hernández, comandante del posto, le sei capanne che utilizzavano i soldati ed altre installazioni sono andate a fare parte della scuola e del giardino d'infanzia.

I firmatari dell'accordo si sono impegnati a non fare nessun reclamo davanti alla Segreteria della Difesa Nazionale per l'occupazione del terreno dopo l'uscita dei militari.

In una perlustrazione del luogo, si è confermato che il terreno che i militari occupavano è vuoto. Delle sei capanne costruite ne rimangono solo tre, poiché, secondo Ruiz Pérez, le altre sono state distrutte affinché gli alunni abbiano più spazio. Quelle che restano saranno utilizzate come mensa e magazzini.

"Adesso i bambini hanno più spazio per giocare, prima perfino il campo di calcio era occupato", dice una mamma.

Il direttore della primaria - dove c'è fino al sesto livello - afferma che "non abbiamo mai avuto problemi con i militari, al contrario, ci aiutavano a dipingere la scuola, a tagliare la legna e a fare altri lavori a beneficio della scuola".

Dice che versavano alla comunità 300 pesos al mese per il consumo dell'acqua intubata. "Quando se ne sono andati, le autorità della comunità hanno ringraziato i
soldati
", racconta.

Ora a Chenalhó restano solo tre accampamenti: quelli di Yabteclum, il capoluogo municipale e quello di Majomut che è il quartiere principale, e che è adiacente al capoluogo del municipio autonomo di Polhó.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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