La Jornada - Giovedì 1º dicembre 2005
LA GIUNTA DI BUON GOVERNO SMENTISCE I LEADER DELLA CIOAC.
SOSTIENE CHE HANNO INTERESSI OCCULTI

HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

San Cristóbal de las Casas, Chis. 30 novembre - In una lettera diffusa ieri sera, la giunta di buon governo (JBG) "Hacia la Esperanza" respinge "energicamente" le accuse dei dirigenti della Central Independiente de Obreros Agrícolas y Campesinos (CIOAC) riguardo agli atti di violenza avvenuti la settimana scorsa a Las Margaritas per un terreno conteso: "Che sia chiaro. Non sono compagni zapatisti quelli che hanno fatto questa cosa", ribadisce la giunta di La Realidad. "Possono venire sul posto i difensori dei diritti umani per confermare la verità".

Quando si tratta di basi di appoggio dell'EZLN e membri della CIOAC "non ci sono morti", dicono gli zapatisti riguardo all'omicidio dei contadini Armando Jiménez Pérez, Margarito Jiménez Pérez, Santiago Rodríguez Velasco, Guillermo Jiménez López, Alberto Rodríguez Jiménez e Florentino Rodríguez Jiménez.

In considerazione dei fatti avvenuti il 24 novembre nella comunità Lucha Campesina e a causa delle accuse dei dirigenti statali e regionali della CIOAC "ufficiale", Luis Hernández Cruz e Miguel Ángel Vázquez Hernández, e del presidente municipale di Las Margaritas, José Antonio Vázquez Hernández, la JBG chiarisce e denuncia una serie di fatti.

"Noi, non neghiamo, né proteggiamo i nostri compagni quando fanno cose sbagliate. Sappiamo riconoscere quando sbagliamo e lo facciamo pubblicamente". Ed aggiunge: "Non siamo come loro, che mandano minacce per iscritto a persone che non condividono le loro idee, cambiando la calligrafia per non essere riconosciuti, come nel caso del signor Antonio Hernández Cruz".

La JBG smentisce le versioni diffuse dalla CIOAC riguardo all'occupazione di alcuni uffici nella città di Comitán. Questa, "è avvenuta a causa delle divergenze tra gli stessi dirigenti dell'organizzazione, divisi in due gruppi". Uno ("ufficiale"), guidato da José Antonio Vázquez Hernández, Luis Hernández Cruz e Miguel Ángel Vázquez Hernández, e l'altro ("indipendente") da Línbano Vázquez Ruiz.

"Non sappiamo se qualcuno si è fatto passare per zapatista, come fanno molti. Siccome è più difficile accertare la verità che accusare, ora dicono che sono stati gli zapatisti. O vogliono occultare la verità, e non come noi che indaghiamo prima di fare affermazioni".

Riguardo ad un'occupazione di alcune strutture delle unioni degli ejidos e loro beni, di cui la CIOAC accusa gli zapatisti, la giunta segnala: "A Las Margaritas esiste un magazzino di proprietà della Union de Ejidos de la Selva, di cui nostri compagni basi di appoggio dell'EZLN in maggioranza sono proprietari, ma su questo non esistono problemi".

La CIOAC ha accusato i ribelli di "sequestro" di membri della loro organizzazione. "Non sappiamo di chi parlano", dice la JBG, ed ammette "se è l'applicazione della giustizia al signor Armín Morales Jiménez per il furto di un veicolo, se è questo che chiamano ingiustizia, indaghino pure negli archivi, lì potranno vedere ed analizzare se le cose sono andate così".

"L'unica cosa che sappiamo di ingiustizia su questo caso, è che ad oggi ci sono vedove, orfani ed invalidi per la morte di membri della CIOAC in un incidente automobilistico mentre andavano a festeggiare il ritorno di un ladruncolo", dice la JBG con riferimento ad un tragico incidente subito da contadini dell'organizzazione guidata da Hernández Cruz mentre venivano trasportati (si disse allora che erano stati obbligati dalla loro dirigenza) per partecipare ad una marcia antizapatista.

"Perché a tutt'oggi non si conoscono i nomi di quei morti ed invalidi della comunità 20 de Noviembre? Ai dirigenti non interessano gli orfani e gli invalidi, perché i diretti responsabili sono loro. A quel tempo non cercarono colpevoli perché non era il momento buono. Ora è periodo elettorale, e la verità di quel fatto colpisce gli interessi occulti dei dirigenti".

Rispetto alle versioni della CIOAC di presunti coinvolgimenti di ex zapatisti, la JBG dichiara: "Possono chiedere uno ad uno, e possono incominciare da José Antonio Vázquez Hernández, oggi presidente municipale di Las Margaritas. Questo signore fu membro dell'EZLN e presidente del consiglio municipale autonomo San Pedro de Michoacán, incarico che non svolse come chiedeva il popolo, perché non c'era stipendio e non c'era niente da rubare".

La giunta ribelle critica anche Antonio Hernández Cruz, Luis Hernández Cruz e Tomás Cruz, della comunità Veracruz: "Quali sono stati i coinvolgimenti? Quali le aggressioni che hanno subito mentre cercavano 'gli ossi' da succhiare nel potere (e li hanno avuti)?". Prima, fa notare la giunta, questi leader "hanno diviso organizzazioni e comunità".

"Noi non usiamo le armi per sistemare le nostre divergenze con qualcuno. Un esempio può essere l'invasione della proprietà Tres Estrellas da parte di cioacistas di Leyva Velásquez. Qui, dal 1994 vivono compagni basi di appoggio dell'EZLN. Quanti sono stati i morti per risolvere questo problema? Siccome si tratta davvero di basi di appoggio dell'EZLN e ciocistas, non ci sono morti".

Il documento è firmato da otto membri della JBG della regione Selva Frontera: Doroteo, Fabián, Rolando, Nallely, Robin, Karina, Saúl y Abelardo.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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