La Jornada - Lunedì 1° agosto 2005
Reprime cancellandoli i progetti civili di università, a dispetto del suo fallimento in materia
Esperti: il governo del Chiapas è insensibile alle esigenze educative
La Normale Mactumatzá, la scuola Jacinto Canek e l'Università Indigena di Rayon…

ANGELES MARISCAL - CORRISPONDENTE

Tuxtla Gutiérrez, Chis, 31 luglio - Il governo statale ha annullato con la repressione i progetti educativi che sono sorti dalla società civile, come la Normale Mactumactzá, la scuola Jacinto Canek e recentemente ha cercato di farlo con l'Università Indigena di Rayon - questa è la denuncia di accademici, legislatori ed organizzazioni civili. Questa situazione "mostra una mancanza di sensibilità al richiamo di migliaia di chiapanechi che pensano che le attuali proposte formative non soddisfino le loro richieste in campo educativo".

L'Università Indigena di Rayon in cui in questo fine settimana si sono tenuti gli esami di ammissione, era sorta come un progetto dalla società civile, con l'obiettivo di supplire all'incapacità delle politiche pubbliche di progettare piani educativi "che rispondano realmente alle aspettative, aspirazioni ed interessi della società", ha spiegato Carlos Rincón Ramírez, coordinatore del Centro di Investigazioni Umanistiche della Facoltà Umanistica dell'Università Autonoma del Chiapas (UNACH).

Il titolare del Programma Interistituzionale di Specializzazione in Programmazione e Valutazione dell'Educazione della massima casa di studi chiapaneca ha illustrato la creazione dell'Università Indigena di Rayon che è nata a gennaio su richiesta di gruppi contadini e dei presidenti municipali di Rayon, Pantepec, Jitotol, Pueblo Nuevo e Tapalapa per ospitare 300 studenti che abitano nella zona nord del Chiapas e non hanno le risorse per frequentare università che si trovano nella capitale dello stato o in altre città.

"Quando la società civile si prende l'iniziativa di creare una scuola, è perché le offerte del settore pubblico e privato non rispondono alle sue necessità. Per questo motivo è così importante il progetto di Rayon creato in una delle zone più povere dello stato", ha sottolineato Rincón Ramírez.

Tuttavia, questa proposta, che aveva cercato l'appoggio dei poteri Legislativo ed Esecutivo dello stato, è stata respinta dalle autorità educative e dallo stesso governatore Pablo Salazar Mendiguchía, con la scusa che in questo stesso anno erano già state costituite la Università Interculturale in San Cristóbal ed il Politecnico in Tuxtla Gutiérrez, entrambe ubicate ad oltre 500 chilometri dalla zona dove è stato creato il nuovo centro.

Secondo il progetto dell'Università di Rayon che è giunto ai poteri dello stato ed alle segreterie di Educazione statale e federale, i sindaci promotori del centro si sarebbero incaricati delle spese di infrastruttura e dei salari del personale docente ed amministrativo, fino a che i governi statale e federale non avessero assegnato un bilancio.

L'Università Indigena offre a circa 300 alunni provenienti da circa 20 municipi del nord dello stato - in maggioranza tzotziles e zoques - facoltà di diritto, di amministrazione d’impresa, d’ingegneria civile e di sistemi informatici.

Ma questo sforzo è stato offuscato dall'amministrazione di Salazar Mendiguchía, mediante la Commissione Statale per la Programmazione dell'Educazione Superiore dello Stato del Chiapas, quando quest'ultima ha emesso un comunicato in data 9 marzo 2005 per mezzo della stampa statale e dei media informatici della regione nord, con una "allerta sulla creazione di università senza validità ufficiale".

Nello scritto si esortano "le autorità municipali promotrici della creazione dell'università a rispettare e far valere il quadro giuridico vigente (…) in caso contrario si stanno promuovendo programmi educativi senza qualità, pertinenza, né validità ufficiale. Avallando quello che si presume un inganno alla società".

Questa presa di posizione non ha ostacolato l’inaugurazione dell'Università Indigena di Rayon, che ha iniziato le lezioni nelle installazioni di una scuola primaria. In principio si iscrissero almeno 200 studenti ai quali si è richiesta una quota unica di 100 pesos, ed a poco a poco sono arrivati altri 100 studenti.

Quando è cominciato il secondo semestre, lo scorso 24 luglio, agenti della Segreteria della Pubblica Sicurezza e della Procura Generale dello Stato, FGE, sono arrivati sul posto e l’hanno sgomberato, portandosi dietro in qualità di "presenti ai fatti" una dozzina di uomini e donne, tra studenti e insegnati. Personale della FGE sostiene che l'operativo aveva come motivo il presunto reato di "frode".

Dopo che quegli arrestati sono stati liberati "con le riserve di legge", il governatore Salazar Mendiguchía ha detto che la creazione del centro "risponde ad un progetto politico personale e di partito, in un contesto strettamente elettorale (…) i giovani della regione devono essere protetti dall’inganno costituito da un centro educativo illegale che non ha progetti né programmi di studio".

L'accademico Ricón Ramírez ha detto che il progetto dell'Università Indigena è stato copiato dall'Università di La Chontalpa, del vicino stato di Tabasco, che aveva avuto un’origine simile ed attualmente è stata riconosciuta ufficialmente.

"Solo 9 su 100 chiapanechi possono accedere all'università"

"In Chiapas solo nove su 100 giovani hanno accesso alle università pubbliche - la media nazionale è del 25 per 100 -, il resto, il 91%, è escluso dal sistema di educazione superiore".

Il ricercatore chiapaneco ha detto che il governo statale ha fallito in materia di politiche pubbliche per l’educazione superiore, e che l'ha dimostrato varie volte. In primo luogo, smantellando la Scuola Normale Rurale Mactumactzá (agosto 2003), poi reprimendo gli studenti e gli insegnanti della Scuola Normale Interculturale Jacinto Canek (luglio 2004) ed ora pretendendo di smantellare l'Università di Rayon.

Emilio Zebadúa, deputato federale per il Chiapas, ha definito "eccessiva" l'azione decisa dal governo dello stato, perché l'Università Indigena servirebbe a centinaia di studenti. "Questo progetto educativo non è sorto di punto in bianco. Le autorità statali erano al corrente da febbraio della serietà del progetto, visto hanno partecipato – in Città del Messico e in Rayon - a riunioni di lavoro con le autorità federali della SEP e si sono resi conto delle necessità educativa che soffre il nord dello stato" – ha dichiarato.

Secondo con Zebadúa, l'Università Indigena "gode di enorme appoggio popolare e sorge dal basso verso l'alto. È una proposta della comunità che è stata accettata".

Allo stesso modo si sono espressi i docenti della sezione 7 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell'Educazione, SNTE, ed organizzazioni umanitarie come il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas.

"Questo centro considera sbagliata la politica di inibire le proposte sociali con l’uso arbitrario della legge e della forza pubblica, ed in primo luogo quando si tratta di educazione", ha dichiarato il Centro per i Diritti Umani in un comunicato: "Esortiamo il governo dello stato a privilegiare il dialogo, la partecipazione ed il consenso, con la cittadinanza, nella pianificazione delle politiche pubbliche, invece di imporle unilateralmente".

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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