La Jornada - Venerdì 1° Luglio 2005
Luis H. Alvarez: è positiva l'iniziativa zapatista
Incompatibile, optare per la via politica e proseguire armati

ELIO HENRIQUEZ – CORRISPONDENTE

San Cristóbal de Las Casas, Chis, 30 giugno - Il coordinatore per il dialogo ed il negoziato in Chiapas, Luis H. Alvarez, ha dichiarato che sarebbe "incompatibile" che l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, EZLN, optasse per la via politica e continuasse armato.

In una conferenza stampa, ha detto che l'iniziativa annunciata dal gruppo ribelle "sarà un fattore che contribuisce a dar fondamenta alla pace" in Chiapas ed ha definito "positivo" il fatto che gli zapatisti “abbiano optato per l'azione politica, dato che è l’arena dove si possono e si devono dirimere le posizioni delle differenti forze politiche. Credo che prendendo questa decisione, abbiano dimostrato di aver compreso che è lì dove possono portare avanti le loro migliori opzioni".

Alvarez ha concluso questo giovedì una visita di due giorni - la prima che realizza nella zona di conflitto da lunedì della settimana scorsa cioè da quando l'EZLN ha decretato l’allerta rossa nei suoi territori - nelle comunità di Ocosingo ed Altamirano.

Intervistato al suo ritorno, ha detto che la nuova iniziativa zapatista non gli farà cambiare la linea di lavoro che ha seguito in Chiapas dal dicembre del 2000, quando il presidente Vicente Fox lo nominò coordinatore per il dialogo ed il negoziato. "Non vedo il motivo per non continuare a visitare le comunità, quando queste sono state molto disponibili a scambiare punti di vista col mio ufficio".

Alla domanda se non ci sarebbe un atteggiamento negativo da parte del governo al fatto che gli zapatisti se ne escano a fare politica, mettendo in pratica la loro iniziativa senza abbandonare le armi, Luis H. Alvarez ha risposto: "Non sono il portavoce del governo, ma non credo che ci sia compatibilità tra mantenersi armato ed optare per la via dell'azione politica".

Per questa nuova fase annunciata dall'EZLN, lei proporrebbe un riposizionamento dell'Esercito Messicano nella zona di conflitto? - gli è stato domandato. "Non vedo perché l'Esercito debba assumere una posizione riguardo a tutto ciò. Ad ogni modo stiamo aspettando che ci sia maggior precisione nei suoi pronunciamenti (dell'EZLN) e poi sicuramente la Segreteria della Difesa Nazionale prenderà le sue proprie decisioni" – è stata la risposta.

- Con questa iniziativa siamo più vicini alla pace di prima?

- La verità è che c'è stata pace, non ci sono scontri da tempo e credo che questa posizione di Marcos sia un fattore che contribuisca a costruirla.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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