La Jornada - lunedì 30 agosto 2004
ANCHE TEOTIHUACAN MESSA IN LIQUIDAZIONE
María Teresa Jardí

Per domani, martedì 31 di agosto, sono stati convocati con urgenza i media nel Centro per i Diritti Umani Miguel Agustín Pro - Juárez, s.j., A.C., per informare l'opinione pubblica di una questione molto grave: l'attentato contro Teotihuacán, la principale e più antica eredità culturale del Messico, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.

Ecco la storia raccontata dal Centro Civico di Difesa della Valle di Teotihuacán.

La catena commerciale Wall Mart, nonostante le proteste dei cittadini, sta costruendo un centro commerciale dentro la Zona Archeologica, con la complicità delle autorità, che hanno concesso licenze viziate e hanno anteposto i loro profitti personali alla legge ed agli accordi internazionali che hanno reso Teotihuacán Patrimonio dell'Umanità, con la dichiarazione dell'Unesco.

Il Fronte Civico di Difesa della Valle di Teotihuacán, con l' appoggio di altre organizzazioni culturali, ecologiste, sociali, religiose e tradizionali, tanto nazionali come straniere, hanno preso l'iniziativa di tentare di strappare Teotihuacán dagli artigli degli interessi multinazioni che, con il sostegno di autorità corrotte, hanno reso possibile la profanazione di questo luogo di valore culturale e spirituale.

L'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia, la Segreteria di Sviluppo Urbano ed Opere Pubbliche del Governo dello Stato del Messico ed il Municipio di Teotihuacán, non solo hanno violato la legge, ma, prendendosi gioco dei cittadini che avrebbero potuto esprimersi al riguardo, si sono rifiutati di fornire le informazioni necessarie sul progetto di Wall Mart, rifiutando di rilasciare qualsiasi informazione al riguardo.

Ci sono state gravi ripercussioni a casua delle pressioni esercitate. La Direttrice del Centro INAH Stato del Messico è stata rimossa dall'incarico e, per ragioni ancora sconosciute, il suo successore, apparentemente, è stato assassinato. E quando il Fronte Civico, davanti alla sordità delle autorità, si è visto obbligato, per richiamare l'attenzione della società, a realizzare il blocco dei lavori, la risposta di Wall Mart, sostenuta dalle autorità, è stata quella di presentare una denuncia penale contro i dirigenti del Fronte. Uso fazioso dell'apparato di giustizia? Repressione pura e semplice.

Mentre il presidente municipale di Teotihuacán è stato in visita negli Stati Uniti del Nordamerica - non d'America, come piace tanto ai gringos, d'America siamo tutti noi dei paesi del Continente Americano e approfitto dell'occasione per ricordare che noi siamo gli Stati Uniti Messicani, benché l'attuale governo federale, panista e di destra, non si riferisca più in questi termini al nostro paese, che i foxisti panisti chiamano semplicemente Messico, forse per il fatto che un'aquila mozzata non merita un nome completo - con parte del consiglio comunale per ricevere ordini dai suoi patrocinatori commerciali. Clientelismo puro e semplice allo stile foxista. A dare il culo, come si dice oggi in America Latina dell'attuale governo messicano. La popolazione di tutto il paese deve stare allerta sull'evoluzione di questo grave fatto, come già lo sta facendo in buona parte quella interessata e dall'estero.

L'Unesco è stata allertata dal Fronte Civico, perché, fino a che il Fronte non l'ha informata, non era a conoscenza del fatto, nonostante la questione sia delicata e coinvolga gli accordi internazionali in materia di Preservazione del Patrimonio Culturale dell'Umanità. Il Fronte ed i suoi simpatizzanti hanno già intrapreso azioni legali per affrontare l'illegalità dei permessi e delle licenze concessi, ma hanno bisogno di tutta la solidarietà nazionale ed internazionale per esercitare pressione morale sui responsabili messicani e fermare questo attentato contro l'eredità culturale degli Stati Uniti Messicani e del mondo.

Che cosa sta succedendo in questo paese? Che cosa succede alle autorità? Vogliono anteporre gli interessi commerciali ai patrimoni culturali che ci danno identità e per mezzo dei quali ci caratterizziamo come messicani? Non è per caso il turismo una fonte fondamentale di entrate? Per caso i turisti vengono a visitare i centri commerciali? Si domandano i membri del Fronte Civico.

Il paese in liquidazione. Prima, il Patrimonio Culturale Banamex, poi il Casinò della Selva, Il Tajín, le Cantine di Santo Tomás, il Monastero di Morelia ed ora un patrimonio dell'umanità!

Per maggiori informazioni, scrivere a: salva_teotihuacan@hotmail.com e più si va avanti sempre meno ci stupirebbe che si arrivasse alla messa in liquidazione completa, dato che sta già avvenendo in larga misura, quella dei centri cerimoniali maya della Penisola dello Yucatan.


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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