La Jornada - Sabato 25 settembre 2004
Respingono l’indennità di 600mila pesos offerta dalla Conagua
Indigeni installano un presidio di fronte all’impianto di potabilizzazione di Cutzamala
ISRAEL DAVILA - CORRISPONDENTE
Villa de Allende, Mex. 24 settembre - Ejidatari di Villa de Allende, del Fronte in Difesa delle Risorse Naturali e dei Diritti Umani della Mazahuas, hanno installato oggi un accampamento permanente alle porte dell’impianto di potabilizzazione di Berros del sistema Cutzamala, dove dicono di aspettare il segretario dell'Ecosistema, Alberto Cárdenas che considerano come "unico interlocutore valido" per dar soluzione alle loro richieste.
In Toluca, la deputata locale Martha Hilda González Calderón, ha affermato che una commissione speciale del Parlamento mexiquense si è riunuta con delegati della Commissione Nazionale dell'Acqua (Conagua), che si è offerta di pagare un’indennità di 600mila pesos agli ejidatari di Villa de Allende per i danni provocati ad oltre 300 ettari di coltivazione.
L' importo è stato respinto dai contadini che dicono che è insufficiente per coprire le perdite subite dal settembre dell'anno scorso.
"Non vogliamo né centesimi né elemosine, ma una politica idraulica integrale, di sviluppo sostenibile per la regione e che non continuino ad escluderci, come hanno fatto per 25 anni, da quando ha iniziato le sue operazioni il Sistema Cutzamala per portarsi via l'acqua dalla nostra regione", ha detto Porfirio Maldonado.
José Luis González Nieto, integrante del fronte, ha definito "un insulto" l'offerta della Conagua, ancor più dato che non c’è mai stata un'offerta seria da parte dell’ente durante tutti i mesi di negoziato.
All'entrata principale dell’impianto di potabilizzazione di Berros ci sono circa 30 donne mazahuas, armate con fucili, pietre, bastoni e zappe che ribadiscono la loro minaccia di "far uso della violenza" affinché le autorità le prendano in considerazione.
"Stiamo costruendo un accampamento con ripari improvvisati di legno, lamine e platica. Aspetteremo qui il segretario dell'Ecosistema per poter dialogare e dar una via d’uscita pacifica al conflitto", ha detto José Luis González Nieto.
González Calderón ha rivelato che giovedì notte c’è stata la riunione che i contadini di Villa de Allende avevano richiesto alle autorità della Conagua, quando hanno occupato il salone delle sessioni del Parlamento locale, ma nessuno dei protestatari era accorso all'appuntamento.
"In questa riunione abbiamo saputo quali sono i progetti produttivi che si stanno portando avanti nella regione e ci siamo resi conto che una questione che si sarebbe potuto risolvere molto facilmente, dando a queste persone le indennità alle quali hanno diritto, non è stata affrontata per mancanza di volontà", così ha detto la deputata.
"Non è possibile che ora la Conagua dica che ha utilizzato 27 milioni di pesos in diversi progetti in Villa de Allende e non abbia potuto adempiere al pagamento dell'indennità. Siamo dalla parte di questa protesta e chiediamo che con urgenza siano indennizzati".
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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