La Jornada 24 giugno 2004
È un antiguerrgliero, afferma Alain Touraine
MARCOS HA LEGATO MOVIMENTO INDIGENO E DEMOCRATIZZAZIONE
LA JORNADA DE ORIENTE

Puebla, 23 giugno - Per il sociologo Alain Touraine, l'ex presidente del Cile, Salvatore Allende, il subcomandante Marcos ed il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, sono state le tre persone che, in un continente contrassegnato dalla violenza, hanno prospettato che, davanti alle necessità esistenti e per ottenere la trasformazione della società, "è necessario utilizzare metodi democratici".

Circa il dirigente zapatista, ha affermato che la sua importanza storica risiede nel fatto che si tratta di un "antiguerrigliero" che è riuscito a vincolare un movimento comunitario, contadino ed indigeno con la democratizzazione del Messico.

Marcos - ha dichiarato l'intellettuale francese il cui pensiero ha influito in maniera determinante nelle scienze sociali di Europa, Stati Uniti ed America Latina - è "un democratico" che ha definito lo zapatismo come "un movimento comunitario, di contadini e (che ha detto:) 'io voglio vincolare la difesa delle comunità, non con la rivoluzione mondiale o nell'appoggio a Fidel (Castro), ma con la democratizzazione del Messico".

"Ora che la cosa (il movimento zapatista) è un'incognita, mantengo per il momento il mio giudizio favorevole (verso Marcos e l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale)".

Alain Touraine partecipa in questa città al forum "Il dibattito sull'individuo" che rientra nella cattedra creata in suo onore nel 2003 nell'Università Ibero-americana, sede Golfo-Centro. Nella conferenza stampa, ha sostenuto che globalizzazione non significa internazionalizzazione o mondializzazione, ma che il mondo economico e finanziario sta al di sopra di qualunque tipo di organizzazione sociale e politica. "In termini molto semplici, significa che non c'è più vita sociale od organizzata".

"Quali sono le forze che possono opporsi a questo mondo desocializzato, impersonale?", ha chiesto l'autore di "Attori sociali e sistemi politici in America Latina". L'unica risposta possibile "è una preferenza per l'individuo". Gli altromondisti, ha affermato, presentano il tema centrale della difesa della forma soggettiva, della cultura, dell'opinione, della libertà personale contro questo tipo di forze incontrollabili, come il mercato, la guerra e la violenza.

"Ma questo individuo che è motivato per il fatto di essere qualcuno e non solo parte del sistema o delle sue rovine, deve appoggiarsi su una base sociale; questo movimento a favore dell'individuo sarebbe vuoto se non avesse la possibilità di creare nuove vie istituzionali. Tentiamo di creare regole di diritto, un concetto di scuola e famiglia non orientati verso la razionalità ma verso l'autonomia crescente dell'individuo".

Touraine ha sottolineato che il tema dell'altromondismo "è essenzialmente la difesa della soggettività contro un sistema impersonale, la forza del mercato". Questo movimento "è, essenzialmente, esperienze soggettive, ma principalmente di costruzione dell'individuo".

(tradotto dal Comitato Chiapas Maribel" - Bergamo)



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