La Jornada - Mercoledì 23 giugno 2004
Colpito da quattro proiettili
Assassinano a Tijuana il coeditore del settimanale Zeta

JORGE A. CORNEJO E ANTONIO HERAS - CORRISPONDENTI

Tijuana, BC, 22 giugno - Francisco Javier Ortiz Franco, coeditore del settimanale Zeta, è stato assassinato intorno alle 11 e 45 di questo martedì, nel quartiere Revolución di questa città.

Nel pomeriggio, il procuratore generale della Repubblica, Rafael Macedo de La Concha, ha annunciato in Città del Messico che nel caso si verifichi che siano state usate delle armi di grosso calibro, o che si è trattato di un fatto di delinquenza organizzata, questo caso potrebbe diventare di competenza federale.

In un comunicato, il consiglio editoriale del settimanale Zeta richiede un'investigazione che conduca alla cattura degli assassini ed informa che ha ricevuta la promessa del presidente Vicente Fox e del governatore dello stato, Eugenio Elorduy, che si chiarirà il caso.

Questa è la più recente aggressione contro i collaboratori di quel periodico locale il cui direttore, J. Jesús Blancornelas, è sopravvissuto ad un attentato nel novembre del 1997, dove morì il suo guardaspalle, Luis Lauro Valero, e del quale si attribuì la responsabilità ai narcotrafficanti Arellano Félix.

L'altro condirettore, Héctor Il Gato Félix Miranda, fu assassinato nell'aprile del 1988 da due uomini che lavoravano per l'attuale candidato del PRI alla presidenza municipale di Tijuana, Jorge Hank Rhon.

Ortiz Franco, di 48 anni - 25 dei quali dedicati al mestiere di comunicatore -, è stato colpito mentre usciva da una clinica per la riabilitazione fisica e sportiva nel quartiere Revolución, a poca distanza dalla Procura Generale di Giustizia dello Stato (PGJE).

Illesi suoi due figli

Attorno alle 11 e 45, Ortiz Franco stava per salire sulla sua auto in compagnia di suo figlio di 10 anni e di sua figlia di otto che sono usciti illesi dell'aggressione.

Avvocato di professione, il comunicatore godeva di un periodo di vacanza e non l'accompagnava il guardaspalle che gli è stato assegnato dal 1997, dopo il tentativo di assassinio di Jesús Blancornelas.

Hanno sparato ad Ortiz Franco con una pistola calibri 380, da un'automobile nera ed i sicari erano incappucciati.
L'auto con cui sono fuggiti gli assassini è stata poi ritrovata abbandonata a poca distanza. Era una Grand Cherokee Limited, modello 2000, con targa di frontiera 679-NWG-8, di colore scuro e coi vetri polarizzati.

Nella ricostruzione dei fatti si è riscontrato che gli spari sono stati cinque, tre dei quali hanno colpito il giornalista alla testa, al torace ed alla spalla sinistra.

Riguardo all'omicidio, il candidato del PRI alla presidenza municipale di Tijuana, Jorge Hank Rhon, ha detto di non avere paura di essere coinvolto nel crimine, come nel caso di Félix Miranda, condirettore del settimanale Zeta.

"In verità non lo conoscevo nemmeno, o forse sì, ma non lo ricordo", ha detto in un'intervista ed ha aggiunto che per questo crimine rinforzerà la sua sicurezza personale. Per Hank Rhon, l'assassinio è un scherzo nella società tijuanense visto il grado di insicurezza esistente in città, anche se ha sottolineato che non è sua intenzione approfittare politicamente di questo fatto.

Reazione in Los Pinos

Il presidente Vicente Fox ha espresso pure la sua "preoccupazione ed indignazione" per l'attentato nel quale ha perso la vita il coeditore del settimanale Zeta, Francisco Javier Ortiz Franco. La Presidenza della Repubblica ha inviato una lettera al direttore generale della pubblicazione, Jesús Blancornelas, nella quale ha detto d'avere istruito tutte le istanze federali di sicurezza per collaborare con le autorità locali per chiarire "al più presto questo fatto riprovevole".

Fox ha esternato la sua solidarietà e si è impegnato a garantire condizioni che permettano il pieno esercizio della libertà di espressione. "Il governo federale ribadisce la sua condanna a qualunque atto che pretenda di colpire l'integrità dei giornalisti nell'esercizio della loro professione, e vidima la sua convinzione che la stampa libera e critica sia la migliore garanzia per il rinvigorimento della nostra democrazia".

Condanna del PRI

Il Comitato Esecutivo Nazionale del Partito Rivoluzionario Istituzionale, CEN del PRI, ha condannato con forza l'assassinio di Francisco Javier Ortiz Franco ed in un comunicato emesso ieri sera ha chiesto ai tre livelli di governo un'investigazione esaustiva e veloce per il chiarimento dei fatti.

Il CEN priísta ha espresso la sua preoccupazione per il clima di insicurezza e di violenza che regna in Tijuana ed ha esortato le autorità competenti a occuparsi con prontezza di questa situazione che merita la più alta priorità nell'agenda del governo. Anche il Partito Rivoluzionario Istituzionale ha espresso la sua solidarietà al direttore del settimanale Zeta, J. Jesús Blancornelas.

(CON INFORMAZIONI DI CIRO PÉREZ)

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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