LA JORNADA - 22 DICEMBRE 2004
A SETTE ANNI DAI FATTI DI ACTEAL NON È STATO PROCESSATO NESSUN EX FUNZIONARIO
Jose Antonio Roman e Alfredo Mendez

A sette anni dal massacro di Acteal prevale l'impunità. Anche se 76 indigeni sono stati condannati a 36 anni e tre mesi di prigione quali responsabili della morte di 45 persone in questa comunità tzotzil de Los Altos del Chiapas, il processo è severamente viziato in origine, con molteplici contraddizioni ed irregolarità e non c'è volontà reale da parte del governo di far luce sul massacro che sconvolse e indignò l'intero paese.

Devono ancora essere eseguiti 29 ordini di cattura. Malgrado ci siano sufficienti prove della responsabilità nei fatti, nessuno degli alti funzionari in carica allora è stato giudicato. Dei condannati, solo cinque indigeni hanno confessato la loro colpevolezza. Inoltre, esistono testimonianze che quella mattina del 22 dicembre del 1997 molti dei condannati non si trovavano neppure nelle vicinanze di Acteal.

Le accuse contro tutti i condannati, senza distinzione, sono: omicidio aggravato, lesioni aggravate, omissione, porto d'armi senza licenza e porto d'armi da fuoco ad uso esclusivo delle forze armate. I procedimenti penali contro individui sono: 46/98 (33 persone), 223/97 ed aggiunto 201/97 (19 persone) e 224/97 (24 persone).

I primi due sono in prima istanza, poiché la difesa ha ottenuto presso il tribunale secondo del distretto di Tuxtla Gutiérrez, di riprendere il procedimento per la presentazione di altre prove.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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