La Jornada - 22 maggio 2004
Con la bandiera della conservazione, ONG servono le transnazionali
Un gruppo ambientalista accusa: in Chiapas c'è biopirateria dietro la facciata dell'ecoturismo
ANGELES MARISCAL - CORRISPONDENTE

Tuxtla Gutierrez, Chis., 21 di maggio - Hotel ecoturistici nella selva Lacandona - uno in funzione, un altro in costruzione e un terzo in progetto - stanno per essere utilizzati come centri di turismo scientifico per la bioprospezione, cioè senza nessun controllo da parte del governo si realizza il saccheggio genetico della biodiversità - questo ha denunciato l'organizzazione non governativa ecologista Madera del Pueblo del Sudest.

Miguel Angel García, rappresentante dell'organizzazione presente in vari stati del sudest del paese, ha spiegato che queste azioni avvengono por conducto di organizzazioni non governative come Spazi Naturali e Sviluppo Sostenibile, AC, e CEIBA, AC.

Ha spiegato che mediante questi gruppi, e con la bandiera della "conservazione della biodiversità a beneficio della umanità", accorpano un gruppo di scientifici che propongono hotel di ecoturismo. Che sono:

Chajul, che è in costruzione, Rio Tzendales, in costruzione, e Laguna Lacanjá, in progetto. Secondo quanto denunciato Madera del Pueblo, questi centri sono patrocinati da multinazionali come la Ford.

Secondo la denuncia, indipendentemente dall'origine e dalle risorse, questi hotel servono come "centri di turismo scientifico per la bioprospezione, cioè luoghi dove senza nessun controllo da parte del governo e degli stessi abitanti della zona, si realizza il saccheggio genetico della biodiversità".

Una prova del fatto che le attività in quei luoghi non sono turistiche è che nei 300 ettari in mano a quelle organizzazioni, esiste una forte vigilanza da parte della Segreteria di Marina, che non permette l'accesso alla zona, accusa Madera del Pueblo.

E come parte della strategia, afferma il gruppo ambientalista, i dirigenti stanno dialogando con le autorità federali e statali, usando come punta di lancia la comunità lacandona, per togliere della zona i nuclei agrari che si trovano nei luoghi dove desideravano ampliare i loro progetti, in particulare in quelli in cui non hanno ancora regolarizzato le loro licenze.

Miguel Angel García sostiene che questo gruppo di scientifici messicani lavora da vari anni nella bioprospezione a fini di lucro privato in favore di imprese transnazionali.


Indigeni lanciano un appello ad unirsi contro i transgenici
ELIO HENRIQUEZ - CORRISPONDENTE

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 21 maggio - Indigeni di 18 municipi che partecipano nel quinto incontro del mais maya-zoque, hanno lanciato un appello a tutte le comunità ad unirsi per far fronte comune e non permettere l'entrata di semi transgenici, che "distruggono solo le nostre organizzazioni e la nostra cultura".

Il coordinatore delle Regioni Autonome Plurietniche (RAP), Agustín Gómez, ha detto, partecipando all'inaugurazione della riunione che terminera questo sabato, che le transnazionali degli Stati Uniti "a forza vogliono immettere nelle nostre comunità i semi transgenici per farla finita con la nostra cultura e non dobbiamo permetterlo".

Ha aggiunto che di fronte al pericolo di una "invasione" di transgenici, tutte le comunità indigene devono unirsi per conservare i loro semi originari di mais, fagioli, patate, zucche ed altre. Inoltre, ha segnalato che "non dobbiamo utilizzare erbicidi né fertilizzanti, ma solo concime organico".

L'obiettivo dell'incontro organizzato dal RAP, dal Centro di Preparazione per lo Sviluppo dei Popoli Indigeni e dal Fondo per lo Sviluppo dei Popoli Indigeni, è di "consolidare la lotta in tutti i municipi ed unire il pensiero delle organizzazioni per dar forma ad un progetto comune che ci permetta di conservare i semi originari".

Alla riunione, nelle installazioni dell'ormai sparito Istituto Nazionale Indigenista (INI), con lo slogan "riunire i semi dispersi nel buio per i semi della nuova alba", sono presenti più di 100 indigene di 18 municipi di varie regioni dello stato.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)


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