La Jornada 22 aprile 2004
Il problema dell'EZLN non si risolvere solo con il passare del tempo
LA COCOPA CHIEDE UN MAGGIORE SFORZO DEL GOVERNO PER RIPRENDERE IL DIALOGO DI PACE
ALONSO URRUTIA

Nella riunione con il segretario di Governo, Santiago Creel, e l'incaricato per la pace in Chiapas, Luis H. Alvarez, i componenti della Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa) hanno chiesto al governo federale di far maggiori sforzi per riannodare il dialogo, per risolvere i conflitti e rispondere alle istanze sociali. "Questo è un obbligo del governo non perché lo chiedano i chiapanechi, ma perché in Chiapas è in atto un conflitto dichiarato", ha sostenuto Arely Madrid, presidente di turno della commissione.

Durante l'incontro durato quasi due ore, alcuni parlamentari hanno segnalato che "il problema dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) non svanirà solo con il trascorrere del tempo; il problema non si risolverà solo per inazione. Il governo federale deve essere presente e far la sua parte per riprendere il dialogo, questa è una necessità del paese".

La riunione è stata convocata per presentare i nuovi componenti della Cocopa - i deputati della 59 Legislatura - e con l'occasione Creel ed Alvarez hanno presentato una relazione sulle diverse azioni realizzate dal governo federale per la ripresa del dialogo.

I parlamentari hanno sentito parlare di ricollocamento delle basi militari che si trovano in alcuni punti della zona di conflitto e che l'EZLN aveva chiesto di ritirare; della liberazione della maggior parte dei prigionieri zapatisti però ce ne sono ancora reclusi in diverse carceri del paese; della promozione fatta dal governo dell'iniziativa di legge di riforma indigena della Cocopa - che alla fine il Parlamento ha modificato - e del rafforzamento dei programmi sociali in Chiapas. Così alcuni parlamentari - in particolare del PRD - hanno manifestato l'importanza di riaprire il dibattito sulle azioni legislative che sono state portate avanti, in particolare, per discutere "la riforma della legge indigena" approvata dal Parlamento e che virtualmente ha motivato la rottura dei contatti tra il governo e l'EZLN.

La presidente in turno della Cocopa non ha scartato la possibilità di riaprire la discussione intorno a questa riforma, poiché "qualsiasi legge è perfettibile". Tuttavia, ha ricordato, manca ancora l'approvazione delle leggi secondarie vincolate alla riforma costituzionale approvata.

Il più critico sui risultati dell'incontro è stato il senatore panista Felipe de Jesus Vicencio, che ha affermato che la riunione è stata veramente "immanente", perché è servita solo per presentare i nuovi componenti della Cocopa che "vergognosamente" è stata composta solo diversi mesi dopo l'avvio dell'attuale legislatura. Sarebbe importante se questo servisse per rilanciare il lavoro della Cocopa, con una nuova visione strategica che contribuisca a risolvere la situazione in Chiapas.

Per Madrid Tovilla, l'incontro è servito solo alla Cocopa per presentare al governo la necessità di riattivare gli sforzi per riprendere il dialogo con l'EZLN; "che il governo insista, che non si stanchi, affinché entrambi - Cocopa e governo - arriviamo ad un accordo per vedere se anche l'EZLN vuole sedersi a dialogare".

Secondo i presenti, i fatti di Zinacantan sono stati trattati come se fossero secondari e in modo non approfondito. La presidente in turno ha dichiarato che la questione era stata segnalata come "una questione di prevenzione; intendiamo che effettivamente sia una questione interna".

Per altri legislatori, come per il senatore priista Carlos Rojas, questo tipo di conflitti, come quello di Zinacantan, si verificano precisamente in un contesto di abbandono che contribuisce a creare gli scontri "e dopo, non dobbiamo lamentarcene".

(traduzione Comitato Chiapas )


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" di Bergamo)



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