La Jornada - Venerdì 20 agosto 2004
Ci sono "usura" e "stanchezza" a 10 anni dall’insurrezione indigena
Poniatowska: in Chiapas manca la volontà politica

ANGELES MARISCAL – CORRISPONDENTE

Tuxtla Gutierrez, Chis, 19 agosto - La società civile è attenta all'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ed agli indigeni di Chiapas, ma quello che succede è che " c’è stanchezza ed usura", ha sostenuto la scrittrice Elena Poniatoswka alla riapparizione del subcomandante Marcos.

La scrittrice è arrivata in Chiapas invitata dall'Università Autonoma. Davanti al "Pst, pst, pst"! di Marcos, ha detto: "Dopo tanto silenzio è un comunicato molto corto, mi sarebbe piaciuto qualcosa di più grandi, con più parole".

Ha aggiunto: "Come società civile siamo molto attenti, ma è necessaria volontà politica da parte del governo per rispondere alle necessità della gente dell'EZLN, degli indigeni del Chiapas".

La società civile, da parte sua, ha agito, ma ora è tanto spenta come lo stesso movimento. "C'è stanchezza, perché tutto questo è incominciato 10 anni fa e non ci sono stati grandi risultati". Inoltre "non bisogna perdere di vista che la cosa migliore che è successa in Chiapas in questi tempi è stata l'EZLN e la transizione sociale".


La Cocopa è contenta che Marcos abbia rotto il silenzio
ELIO HENRIQUEZ - CORRISPONDENTE

San Cristóbal de Las Casas, Chis, 19 agosto - La Commissione di Concordia e Pacificazione, Cocopa, ha affermato che il fatto che il subcomandante Marcos abbia rotto un silenzio mantenuto per così tanto tempo, apre la possibilità di un "avvicinamento" al comando dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).

Il deputato panista Luis Andrés Esteva Melchor, presidente di turno della Cocopa, ha commentato che una volta che siano stampati tutti i comunicati di Marcos, i membri dell'organismo legislativo li analizzeranno e cercheranno un contatto.

"Che bello che appaiano questi messaggi di Marcos, perché sentiamo che c’è una maggior possibilità di contatto con il comando zapatista", ha risposto il parlamentare nell’intervista di questa notte presso il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas, dove sei membri della Cocopa si sono riuniti con indigeni sfollati per il conflitto armato.

- I comunicati dell'EZLN vi danno la speranza di poter contattare il comando?

- Sì, ed è sempre meglio che sia presente, anche se attraverso messaggi di questo tipo rispetto a non dire niente.

"Il silenzio dell'EZLN era già molto prolungato", per cui "in qualche modo adesso comincia a presentarsi un scenario distinto e magari ci può essere un avvicinamento", insistendo: "che buono che ci siano (i comunicati), lo celebriamo".

Alla domanda se la Cocopa avesse già avuto qualche avvicinamento col comando dell'EZLN, Esteva Melchor ha risposto: Non c'è stato "fino ad ora nessun contatto dal punto di vista formale col comando, ma la cercheremo, ci mancano solo i mezzi efficaci per ottenerlo e che esista anche il proposito dell'interlocutore di accettarlo".


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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