La Jornada - Giovedì 20 maggio 2004
Esigono che si chiarisca la morte di Pável González
Cercano di generare un "clima di terrore" nell'UNAM
KARINA AVILES

Insegnanti universitari e difensori dei diritti umani hanno richiesto una "inchiesta obiettiva" alla procura della capitale per chiarire il caso dello studente Noel Pável González, il cui corpo senza vita è stato ritrovato alcuni giorni fa. E hanno denunciato che nell'Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM) gruppi di ultradestra cercano di generare un "clima di terrore" per evitare la partecipazione democratica della comunità.

Nel presidio Contro il silenzio e l'impunità, organizzato da studenti del comitato Noel Pável González - per esigere il chiarimento della morte del studente - i partecipanti hanno denunciato il clima di repressione che si vive nel paese e hanno detto che sarebbe fondamentale poter contare su un "autentico sistema di giustizia".

Pilar Noriega, della Commissione dei Diritti Umani del Distretto Federale, ha segnalato che è necessario recuperare "un sistema di diritto democratico per non ritornare all'epoca delle barbarie, dove imperava la vendetta e la legge del taglione".

L'insegnante universitario Gilberto López e Rivas ha detto che si deve investigare a fondo "l'esistenza di gruppi di scontro di destra per colpire" movimenti come quello studentesco e quello operaio. Carlos Fazio, professore della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali, si è riferito a quei gruppi e particolarmente a quello che si chiama Yunque, organizzazione che appare come firmante di messaggeri elettronici inviati a universitari per minacciarli. La denominazione Yunque, ha ricordato, induce a pensare all'Organizzazione Nazionale del Yunque, la cui esistenza è documentata e "le cui radici ideologiche si rifanno all'ultradestra messicana degli anni '60 e '70".

Il comitato Pável ha detto che non smetterà di lavorare fino a che "il crimine" contro il loro compagno non sia chiarito ed i colpevoli non siano puniti; inoltre ha spiegato che l'ipotesi del suicidio serve "solo a proteggere i colpevoli". Al presidio hanno anche partecipato il generale Francisco Gallardo, insegnati come Guillermo Villaseñor e Ana Esther Ceceña, ecc.

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