La Jornada - Mercoledì 19 maggio 2004
Cominceranno a riubicare 13 villaggi dei Montes Azules
Causa tensione in Chiapas la disputa di tre comunità per un fontanile

ELIO HENRIQUEZ E ANGELES MARISCAL - CORRISPONDENTE

La disputa per un fontanile ha provocato tensione in tre comunità del municipio di Tenejapa, in San Cristóbal de Las Casas, Chiapas.

Il fontanile è in Chuljá, però anche gli abitanti di Kulaltik y Kotolté ne beneficiavano. Il problema è cominciato l'anno scorso, quando indigeni di Kulaltik y Kotolté sono arrivati a ripulire i dintorni della fonte e hanno causato danni alle piante di mais e di fagioli.

Gli abitanti di Chuljá hanno richiesto la riparazione dei danni per un ammontare di 400 pesos, però i loro vicini hanno rifiutato di pagare, per cui hanno deciso di sospenderli dal servizio ed hanno condizionato la sua ripresa al pagamento di quanto richiesto.

Così gli abitanti di Kulaltic y Kotolté hanno presentato una denuncia penale contro otto abitanti di Chuljá, accusandoli di rubare e di distruggere le tubazioni che portavano l'acqua.

A metà di aprile un giudice ha ordinato l'arresto di otto tzeltales di Chuljá, però la polizia statale non ha eseguito l'ordine. La prima settimana di maggio gli abitanti di Kotolté hanno fermato Pedro López Girón e sabato scorso hanno fatto lo stesso con Alonso Girón Guzmán e Diego Girón Meza.

I tre sono stati messi a disposizione della polizia statale, che a su volta li ha consegnati al giudice ed adesso si trovano reclusi nel Centro di Riadattamento Sociale numero 5, in San Cristóbal de Las Casas. Antonio Girón Meza, che ha anche lui un mandato di cattura, è sparito da sabato e si presume che gli abitanti di Kulaltic l'abbiano fermato. I vicini di Chuljá hanno avvertito che se i loro compagni non vengono liberati arrestarenno abitanti di Kulaltic.


In Tuxtla Gutiérrez, il delegato della Procura Federale per la Protezione del Medio Ambiente (Profepa), Alberto Eduardo Galván, ha informato che il mese prossimo inizierà la riubicazione "volontaria" di almeno 13 comunità attualmente ubicate nella Riserva della biosfera dei Montes Azules.

Il primo villaggio ad essere riubicato sarà San Isidro El Caracol, dove abitano 14 famiglie, con un totale di 130 persone. Altre 30 comunità resistono a lasciare la zona, anche contro i tentativi delle autorità di mandarli via.

Il delegato della Profepa ha reso noto che dopo un anno di negoziati tra i governi federale e statale ed alcuni dei 71 villaggi che "in modo illegale" sono ubicati nella citata riserva, 13 hanno già accettato uscire dalla regione.

"C'è della buona volontà da parte loro; in questi mesi si è dialogato con contadini che si dicono simpatizzanti dell'EZLN, con militanti di altre organizzazioni e con gente che non ha nessuna organizzazione".


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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