La Jornada - Martedì 18 maggio 2004
Seppelliranno Isela Ruvalcaba in un cimitero di New Messico
Hanno salutato con gli onori in Texas la sergente di origine messicana caduta in Iraq
RUBEN VILLALPANDO - CORRISPONDENTE
Canutillo, Texas, 17 maggio - Familiari, amici ed effettivi dell'Esercito degli Stati Uniti si sono recati questo lunedì alla funeraria Hillcrest, nella via Doniphan de Canutillo, per rendere onore alla sergente Isela Rubalcava - le cui radici sono in Città Juárez, Chihuahua -, che è morta il 7 maggio in un'imboscata con mortai di un gruppo sciita in Mosul, Iraq.
Il corpo di Isela, che aveva 25 anni di età, è arrivato la settimana scorsa a El Paso, Texas, però secondo le norme militari e del Servizio Medico Forense i familiari hanno dovuto aspettare che consegnassero loro il cadavere.
Il corpo della militare era nella funeraria fin dalla mattina, però è stato concesso di vederlo solo delle 13 alle 21. Da molto presto, decine di persone aspettavano per lasciare fiori e biglietti vicino al feretro.
Ramón Rubalcava, padre della militare, ha informato che Isela sarà sepolta nel cimitero di Fort Bliss, ai limiti di New Messico con Texas, a circa 20 chilometri dalla linea di frontiera con Chihuahua.
Isela è la prima donna di El Paso che muore in Iraq, durante l'occupazione statunitense di quel paese. Suo padre, che fa il carrozziere, ha chiesto al governo degli Stati Uniti di ritirarsi dalle terre irachene, "perché non riusciranno a combinare niente e perderanno delle vite".
LA JORNADA D'ORIENTE
Partecipano nella ricostruzione di città
Imprese USA portano gente della Mixteca nel paese invaso
Puebla, Pue., 17 maggio - Il dirigente del sindacato della costruzione 3 de Mayo, Galdino Muñoz González, ha rivelato che da sei mesi alcune imprese degli Stati Uniti stanno contrattando persone della Mixteca poblana col fine di inviarle in Iraq, per contribuire alla ricostruzione delle città che sono stati devastate dalla guerra dell'anno scorso. Ma le autorità statali e federali hanno detto di non essere a conoscenza di ciò, per cui hanno chiesto prove al dichiarante.
Il leader di questo raggruppamento, affiliato alla Confederazione Rivoluzionaria degli Operai e dei Contadini (CROC), ha detto che secondo le testimonianze ricevute almeno 40 muratori dei municipi di Tzicatlacoyan, Acajete, Nopalucan e Tecamachalco stanno lavorando in quella nazione del Medio Oriente, però non si conoscono i termini dei contratto.
La notizia è stata confermata dal segretario generale della CROC in Puebla, René Sánchez Juárez, che ha chiesto alle autorità dei tre livelli di governo che inizino un'inchiesta in merito, perché si stanno violando i diritti lavorativi dei connazionali.
Intanto, il governo dello stato attraverso il segretario di Governo, Carlos Arredondo, ha dichiarato che sa nulla al riguardo. E il delegato della Segreteria di Relazioni Esterni, Ramón Xilotl, ha dichiarato che nel caso che si comprovino quei trasferimenti verso un altro continente si starebbe violando la Legge sulla Popolazione, dato che questi contratti non sono stati notificati alla Segreteria di Governo.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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