La Jornada - Mercoledì 18 febbraio 2004
Persiste l'impunità in Messico, ammette Fox, però "non ci sono detenuti politici"
Il Presidente annuncia che cercherà di togliere la pena capitale dalla Costituzione
ROSA ELVIRA VARGAS E VICTOR BALLINAS
Il governo federale "sa bene" che nel paese esistono ancora situazioni "dove impera l'impunità" e pratiche che attentano contro la dignità umana e che milioni di messicani vivono al margine dei benefici della modernità - ha ammesso ieri il presidente Vicente Fox.
Ma ha aggiunto che in Messico, "non ci sono detenuti politici e non ci sono stati né ci saranno atti di repressione".
Durante la presentazione ieri in Los Pinos della quarta relazione del presidente della Commissione Nazionale di Diritti Umani (CNDH), José Luis Soberanes, Fox ha annunciato che, su proposta del segretario della Difesa Nazionale, Gerardo Clemente Ricardo Vega García in breve invierà alla Camera dei Deputati un'iniziativa per eliminare la pena di morte dalla Costituzione.
Soberanes afferma nella sua relazione che il rispetto dei diritti umani in Messico "si è convertito in una politica di stato", sebbene questo non significhi che le garanzie personali sono pienamente vigenti. Ad ogni modo unn'analisi obiettiva della situazione "dà un saldo positivo a favore del governo".
Fox Quesada, senza dubbio compiaciuto per la relazione, ha invitato il suo gabinetto - la maggioranza del quale ha assistito alla cerimonia - a dare risposta alle raccomandazioni della CNDH.
José Luis Soberanes ha precisato che le denunce relative alla deficiente attenzione nelle istituzioni pubbliche di salute sono ricorrenti, soprattutto quelle che riguardano l'Istituto Messicano d'Assistenza Sociale (IMSS) e l'Istituto di Sicurezza e Servizi Sociali dei Lavoratori dello stato (ISSSTE).
Ha sottolineato che l'IMSS occupa il primo posto per raccomandazioni emesse dalla CNDH per violazioni alle garanzie degli assistiti per la mancanza di medicinali, l'insufficienza di infrastrutture, la negligenza medica e in generale per inadeguata prestazione di servizio pubblico.
Ha insistito che però "ci sono ancora autorità che continuano a mostrare disprezzo per i diritti umani".
Fox ha paragonato il suo governo con quelli passati ed ha detto che prima l'opposizione era incarcerata e perseguitata, mentre oggi si ascoltano le differenti voci nel Congresso. "Nel Messico di prima le autorità erano arrivate all'estremo di far sparire forzosamente la dissidenza; oggi ci troviamo in mezzo ad un processo di ricerca della verità per assicurarci che niente di tutto ciò torni a capitare".
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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