La Jornada - Lunedì 16 agosto 2004
I danni che causano sono solo superati dalla distruzione di boschi e di selve
Specie invasore minacciano la biodiversità nell’America del Nord
Il commercio internazionale è il principale promotore dello scambio di varietà strane
Gli organismi possono essere batteri, funghi, virus, insetti e piante

ANGELICO ENCISO L.

Le specie invasore, estranee all’habitat naturale dei paesi, sono la seconda minaccia per la diversità biologica nell’America del Nord, dopo la distruzione di boschi e selve, ed il deterioramento generale dell'ecosistema. Esempi di questa situazione sono l'iris che ha devastato lagune e fiumi, le api africane che attaccano perfino la gente delle zone urbane e le piaghe che partono dagli eucalipti.

L'incremento del commercio internazionale è uno dei fattori che incidono sull'aumento di specie invasore in distinte parti del mondo. Si tratta di varietà animali o vegetali che entrano in concorrenza con le specie native, si moltiplicano e depredano l'ecosistema e, soprattutto, colpiscono la biodiversità già minacciata o a rischio d’estinzione.

Le specie invasore possono essere batteri, virus, funghi, insetti, molluschi, piante, pesci, mammiferi o uccelli, come spiega il Programma delle Nazioni Unite per l'Ecosistema. L'introduzione di queste specie può essere deliberata o involontaria e avviene attraverso i trasporti, l'agricoltura, l'orticoltura, i vivai di piante, l'industria peschiera, gli stagni ornamentali, l'acqua di irrigazione di giardini ed il commercio di specie per acquario.

Senza predatori, si alterano gli ecosistemi

"Dove non ci sono più i predatori naturali, queste specie invasore possono riuscire a dominare gli ecosistemi e possono alterare la composizione e la struttura delle reti alimentari, i cicli nutritivi, i cicli di incendi e l’idrologia ed energia".

Le api africane sono insetti invasori che sono arrivati in America con un uragano e sono state trovate in Brasile nel 1950; a poco a poco si sono andate espandendo fino ad arrivare nel decennio scorso in Messico.

Recentemente si è scoperta la piaga glycaspis brimblecombei che proviene dall'Australia e colpisce gli alberi di eucalipto. Città del Messico, per una politica governativa di rimboschimento, è stata ripopolata con migliaia di alberi di eucalipto, anche se non si tratta di una specie adeguata per l’habitat della zona. Adesso tutti quegli alberi sono stati colpiti dalla piaga, che provoca la loro morte, per cui il governo del Distretto Federale ha cominciato a ritirarli.

L'iris è una pianta ornamentale africana che è stata introdotta negli Stati Uniti nel 1884 ad un'esposizione di cotone di New Orleans: gli espositori la regalarono. È diventato una sterpaglia che cresce in acque tranquille e riesce ad ostruire i canali. In Messico ha colpito distretti di irrigazione, canali, fiumi e laghi, come Chalapa.

La farfalla del fico d'India che proviene dell'Argentina, minaccia d’invadere il Messico attraverso una rotta complicata, perché passa prima dagli Stati Uniti e poi si prevede che arrivi, come ha spiegato Jorge Soberón, segretario della Commissione Nazionale di Biodiversità (Conabio). Attualmente ha detto arrivano piaghe dei boschi dell'Asia in America, soprattutto nei contenitori di legno che trasportano merci asiatiche.

Lo specialista ha denunciato che le specie invasore sono una "causa grave di perdita di biodiversità e di risorse economiche. C'è gente che le introduce intenzionalmente per decorazione o per gioco, ma dopo causano molti danni".

C'è pure un'alga che arriva con l'acqua di zavorra delle navi dagli Stati Uniti ed ha cominciato già ad invadere le peschiere ed intasa i drenaggi, dove ostruisce la libera circolazione dell'acqua. C’è anche l'alga conosciuta come caulerpa che s’è introdotta nel paese per gli acquari; è comune che la gente la butti via e poi finisce per ricoprire i corsi d’acqua come un tappetino. Attualmente si trova nel sud degli Stati Uniti e presto arriverà in Messico. Sono stati introdotti anche uccelli, esotici, come gli aironi; l’erba africana che invade le strade; il tamarisco che è una pianta delle zone aride che è arrivò negli Stati Uniti e colpisce i deserti, succhia l'acqua e si prolifica in grandi estensioni di una sola erba.

La Conabio precisa che sono grandi i costi delle invasioni di specie, perché provocano una perdita irrecuperabile di varietà e la degradazione di ecosistemi, il che compromette l'integrità ecologica dei sistemi terrestri e marini oltre a colpire in modo diretto l'agricoltura, la silvicultura e la pesca.

La Commissione di Cooperazione Ambientale dell'America del Nord, CCAAN, lavora su di una metodologia per predire la vulnerabilità degli habitat ed inoltre promuove una Rete di Informazione sulla Biodiversità nell’America del Nord.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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