La Jornada - Lunedì 16 agosto 2004
Annunciano proteste a partire da oggi
Appoggiano la lotta indigena di Santa Catarina, Texcoco
JAVIER SALINO CESAREO - CORRISPONDENTE
Texcoco, Mex, 15 agosto - Per lo meno 13 comunità della zona montagnosa dei municipi di Texcoco, Tepetlaoxtoc e San Salvatore Ateneo, hanno annunciato la creazione di un fronte in appoggio della popolazione indigena di Santa Catarina del Monte che continua ad essere in "assemblea" ed in allerta permanente da venerdì, quando poliziotti statali e personale della Direzione dei Trasporto Terrestre statale hanno trattenuto 11 veicoli privati coi quali prestavano servizio collettivo ai passeggeri.
Tra l’8 luglio ed il 13 agosto, i coloni di Santa Catarina del Monte hanno utilizzato quei veicoli per offrire trasporto pubblico dopo aver deciso di non utilizzare le unità delle linee Messico-Texcoco e gli Autobus della Valle del Messico, poiché avevano aumentato arbitrariamente le tariffe ed inoltre gli autisti maltrattavano gli utenti.
Edy Celestino Clavijo, titolare della delegazione municipale di Santa Catarina del Monte, ha spiegato in un’intervista che diverse comunità hanno offerto appoggio per formare un fronte di lotta ed ha annunciato che a partire da lunedì si realizzeranno proteste contro il governo statale, per recuperare i veicoli confiscati.
Roberto Elizalde Cornejo, del fronte contro gli abusi delle linee Messico-Texcoco e degli Autobus della Valle del Messico, ha precisato che Santa Catarina del Monte ha ottenuto l’appoggio di San Jerónimo Amanalco, Santo Tomás Apipilhuasco, Santa María Tecuanulco, San Pablo Izayo e San Diego, così come dei coloni di San Salvatore Atenco e di Tepetlaoxtoc.
Secondo Celestino Clavijo, sequestrando i veicoli l'amministrazione del governatore Arturo Montiel Rojas è solo riuscita ad "unificare" le comunità. Le autorità mexiquenses stanno provocandoci "per cercare lo scontro. Noi rispondiamo che non vogliamo cadere nel loro gioco e che continuaeremo nella nostra idea di fondare una cooperativa di trasporti e anche se ci hanno tolto i veicoli noi continueremo a trasportarci con le carrette e gli asini, ma continuiamo".
Il conflitto è nato l’8 luglio, quando i coloni di Santa Catarina hanno trattenuto 24 unità delle linee citate, in protesta per il rialzo arbitrario da 5 a 6,50 pesos e per gli abusi degli autisti degli autobus. I veicoli sono stati trattenuti dai coloni per una settimana e poi sono stati restituiti.
Giorni dopo, gli abitanti hanno deciso di ostacolare il passaggio di quei veicoli in Santa Catarina e di effettuare il trasporto con 18 veicoli privati della propria cooperativa comunale di trasporto, con terminal nel centro di Texcoco.
Ma venerdì un operativo di 500 poliziotti statali e di personale della Direzione dei Trasporto Terrestre hanno pignorato i veicoli privati. L'azione poliziesca è considerata un "atto di provocazione del governo statale, per disintegrare la comunità indigena".
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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