La Jornada - Venerdì 15 ottobre 2004
Jesusa Rodríguez e Francisco Toledo, tra i firmatari della lettera
Chiedono al governo di Fox " una soluzione politica" per il caso Wal-Mart di Teotihuacán

JAVIER SALINAS E SILVIA CHAVEZ - CORRISPONDENTI

Il conflitto in Teotihuacán per l'imminente apertura di un centro commerciale Wal-Mart nel perimetro C della zona archeologica richiede " un'urgente soluzione politica da parte del governo federale, visto che gli argomenti tecnici e legali sono finiti.

Consideriamo che sia responsabilità indiscutibile dello Stato preservare il patrimonio artistico del Messico", scrivono gli intellettuali in una lettera al presidente Vicente Fox, al governatore dello stato del Messico Arturo Montiel ed al presidente municipale di San Juan Teotihuacán, Guillermo Rodríguez Céspedes.

Se non intervengono per risolvere questo problema, le autorità competenti commetterebbero "un grave errore storico".

La lettera è firmata, tra gli altri, da Francisco Toledo, Carlos Monsiváis, Miguel León-Portilla, Leonora Carrington, Elena Poniatowska, Jesusa Rodríguez, Homero Aridjis Vicente Rojo ed Alberto Ruy Sánchez.

Chiedono la sospensione immediata dell'opera ed il suo trasferimento fuori dal poligono di protezione, lì dove "sia nulla la presenza di vestigia archeologiche.

Sappiamo che esistono terreni in San Martin de Las Pirámides e San Juan Teotihuacán che per la loro ampiezza potrebbero essere adeguati ad una permuta".

Definiscono la zona archeologica di Teotihuacán come il "massimo patrimonio culturale dei messicani, espressione della nostra storia e della nostra identità come popolo e nazione.

I recenti ritrovamenti nella Piramide della Luna e nel Tempio di Quetzalcóatl - aggiungono - ci permettono di affermare che perfino nelle sue zone più studiate questo sito conserva ancora molte informazioni e vi si possono trovare dei pezzi che aiuterebbero a chiarire la storia del nostro paese, poiché Teotihuacán era una città ed un centro cerimoniale che ha avuto un’enorme influenza in tutta la Mesoamerica".

Protesta in Naucalpan

Intanto alcuni membri del Fronte Civico in Difesa della Valle di Teotihuacán, appoggiato da varie organizzazioni sociali, hanno iniziato digiuni con turni di 24 ore per mantenere il presidio ed evitare un possibile sgombero.

Si organizzeranno dei turni per pernottare nell'accampamento e mantenere così una stretta vigilanza, mentre la polizia dello Stato del Messico ha dei gruppi antisommossa pronti nei municipi di Teotihuacán ed Acolman.

La Procura Generale della Repubblica, attraverso il Ministero Pubblico Federale con sede in Texcoco, ha ricevuto rappresentanti dell'impresa Wal-Mart nella loro prima comparsa in seguito alla denuncia presentata contro di loro dal gruppo di attivisti.

La protesta contro l'espansione senza nessun distinguo della transnazionale Wal-Mart ha motivato una dimostrazione nei suoi uffici centrali a Naucalpan. Questa volta si è trattato degli abitanti di Atizapán de Zaragoza che respingono la costruzione di una succursale nel frazionamento Club del Golf Hacienda e si oppongono anche a quella che si edifica in Teotihuacán.
José Luis Rodríguez Macedo, rappresentante legale di Wal-Mart México si è difeso dicendo che è stata manipolata l'informazione sull'apertura dei centri commerciali della catena internazionale e che personaggi come il pittore Francisco Toledo sono male informati.

All’arrivo di quattro camion alle 11 di oggi, si sono riuniti abitanti di Club del Golf Hacienda, di Las Aboredas e commercianti di San Mateo Tecoloapan che sono contrari alla costruzione di un Superama sul viale San Mateo, dove la catena internazionale ha acquistato un terreno. Hanno minacciato di iniziare uno sciopero della fame se non si cancellerà questo progetto.

Enrique Bonilla Rodríguez, in rappresenta di tutti, ha spiegato che la catena internazionale riesce sempre a far cambiare l’uso del suolo per la costruzione dei sui centri commerciali, come è successo a Teotihuacán.

Riguardo al Superama di Atizapán de Zaragoza, Rodríguez Macedo ha dichiarato che non esiste ancora né un progetto né un permesso per il centro commerciale. Tre consiglieri comunali del Partito della Rivoluzione Democratica che hanno partecipato alla manifestazione hanno assicurato che non autorizzeranno la costruzione del nuovo stabilimento nel municipio atizapense.