INDAGINE DELLA GIUNTA DEL BUON GOVERNO "CORAZON CENTRICO DE LOS ZAPATISTAS DELANTE DEL MUNDO" - CARACOL 2 - OVENTIC MUNICIPIO DI SAN ANDRES SAKAMCHEN DE LOS POBRES, SULL'AGGRESSIONE ALLE BASI D'APPOGGIO DELL'EZLN
APRILE 2004
AL POPOLO DEL MESSICO E DEL MONDO
ALLA SOCIETÀ CIVILE NAZIONALE E INTERNAZIONALE
ALLA STAMPA NAZIONALE E INTERNAZIONALE
SORELLE FRATELLI TUTTI
Questa Giunta del Buon Governo comunica che la guerra pianificata dai malgoverni e dai loro caciques locali come i presidenti municipali ed i loro paramilitari, sta aumentando di giorno in giorno le loro minacce ed i loro attacchi contro le comunità in resistenza e le loro autorità autonome, di cui abbiamo un chiaro esempio:
Nelle comunità di Jechbo, Elambo Alto e Elambo Bajo municipio di Zinacantán, dal mese di dicembre 2003 è stato tolto il diritto all'acqua, tagliando le condutture e togliendo i pozzi ed i contenitori d'acqua presenti nelle comunità, ed il problema è andato aggravandosi fino ad ora. Le basi zapatiste continuano a non avere diritto all'acqua perché l'autorità municipale perredista, i suoi agenti municipali ed i suoi caciques locali non permettono che le basi zapatiste si riforniscano d'acqua, né permettono che qualcuno fornisca d'acqua a queste famiglie che hanno solo la colpa di essere zapatisti, di lottare per i propri diritti, di essere in resistenza, di non accettare le briciole del malgoverno e di non appartenere a nessun partito politico.
La Giunta del Buon Governo del Caracol 2, ha inviato una lettera al presidente municipale di quel municipio chiedendogli di dar soluzione alle buone al problema e che si restituisca il diritto all'acqua alle basi d'appoggio zapatiste, ma quel presidente municipale non ha risposto in maniera positiva.
Per questo motivo la Giunta del Buon Governo, il 12 febbraio, ha inviato una commissione dei municipi autonomi de Los Altos de Chiapas per portare migliaia di litri d'acqua a quelle famiglie ed anche per dire alle comunità ed al loro presidente municipale di non togliere il diritto all'acqua alle basi zapatiste di quel municipio, che non devono litigare tra fratelli della comunità e che devono rispettarsi nonostante le differenze di idee, d'organizzazione, di partito o di religione. Se ci sono dei problemi, si possono risolvere alle buone, senza arrivare allo scontro tra fratelli dello stesso municipio.
Anche questa giunta del buon governo ha partecipato ad un incontro per rispondere ad una presunta volontà di dialogo del presidente municipale. Quell'incontro, svoltosi il 15 marzo scorso, non è servito a niente perché il presidente municipale e la sua gente manteneva una posizione rigida perché volevano costringere le basi d'appoggio a svolgere incarichi municipali, quando molti di questi sono progetti e requisiti che richiede lo Stato (per esempio, agente municipale, polizia municipale, rappresentante dei lavori, ecc.). Se non svolgono questi incarichi, le famiglie basi d'appoggio zapatiste non hanno diritto all'acqua.
Per questa ragione, il 10 aprile scorso, si è organizzata una mobilitazione pacifica con la partecipazione di 4 mila persone basi d'appoggio zapatiste, con l'obiettivo di portare migliaia di litri d'acqua alle famiglie di Jechbo. Però prima di giungere quella comunità, la carovana zapatista ha manifestato proprio nel capoluogo municipale di Zinacantán per far sapere al presidente municipale ed agli abitanti del capoluogo stesso, che gli zapatisti sono in resistenza, stanno lottando contro le ingiustizie, contro l'umiliazione e contro la sottomissione. Per questo non si assoggetteranno ai piani ed agli ordini di nessun presidente municipale né dello Stato ed ai fratelli indigeni che non vogliono lottare insieme a noi diciamo che almeno rispettino la resistenza e la lotta degli zapatisti.
Dopo la manifestazione nel capoluogo municipale di Zinacantán, si sono diretti verso la comunità di Jechbo per consegnare 45 mila litri di acqua alle famiglie, ma prima di arrivare a quella comunità, si deve attraversare la comunità di Pasté.
All'andata sono passati senza problemi e sono arrivati a Jechbo, la gente si è concentrata nel centro ed è iniziato un breve comizio durante il quale i coordinatori hanno rivolto i loro messaggi agli abitanti appartenenti al Partito della Rivoluzione Democratica (PRD) per dire che le basi zapatiste di quel municipio non si sarebbero sottomesse agli ordini del presidente municipale né a quelle di nessun partito politico, perché sono comunità che stanno lottando per la loro autonomia e per il bene di tutti i popoli indigeni e non indigeni del Messico e del mondo e, pertanto, la loro resistenza e la loro lotta devono essere rispettate.
Stavano terminando i loro discorsi, quando hanno cominciato a venir aggrediti gli autisti ed altri compagni che erano rimasti vicino agli ultimi veicoli parcheggiati. Alcuni compagni hanno iniziato a comunicare via radio con i coordinatori dicendo che cosa stava accadendo ma subito hanno tolto loro la radio ed alcuni degli aggressori da quel momento hanno mostrato le loro pistole minacciando i compagni.
I coordinatori della marcia hanno dato istruzioni di interrompere la manifestazione ed hanno cominciato a ritirarsi, ma la strada era già bloccata all'entrata della comunità di Pasté; infatti, i perredisti lungo la strada avevano messo pietre, tronchi d'albero e bastoni. I manifestanti hanno cominciato a rimuovere il blocco per poter passare con la carovana e qui è iniziato l'attacco dei perredisti con una fitta sassaiola, bastoni, razzi, bottiglie di vetro; in mezzo a tutto questo la carovana ha cercato di avanzare ma non è stato possibile, perché in quel momento sono arrivate 3 veicoli, uno civile e 2 pattuglie della polizia municipale di Zinacantan, una delle quali guidata dal comandante della polizia José López Gozález, che si mettono di traverso sulla strada per impedire il passaggio. I compagni della carovana hanno dovuto spostare da una parte questi veicoli per poter passare ed è quando è aumentata la sassaiola, i lanci dei razzi, gli attacchi con bastoni, bottiglie di vetro e sono iniziati gli spari d'armi da fuoco di diverso calibro. La carovana non è più riuscita ad avanzare ed i compagni sono dovuti scendere dai carri e, tra la sassaiola e la sparatoria, uomini e donne si sono messi a correre ma molti sono stati raggiunti dai sassi e dalle pallottole. Allora alcuni compagni hanno tentato di difendersi con le stesse pietre che erano caute loro addosso, ma i perredisti hanno continuato ad attaccare con più forze ed è così che molti compagni e compagne sono rimasti contusi e feriti e alcuni sono gravi.
IL RISULTATO, DI QUESTA CODARDA AGGRESSIONE E ATTACCO ALLA CAROVANA PACIFICA DEGLI ZAPATISTI, È IL SEGUENTE:
1. Modesto Hernández Jiménez - contusioni multiple da sassi al capo e all'occhio
2. Isidro Ruiz Díaz - ferita da proiettile nel torace
3. Guadalupe Díaz Hernández - ferite per colpi di fucile alla schiena, alle gambe e alle mani
4. Francisco Javier Cruz Díaz - ferite da proiettile al petto sinistro.
5. Juan Díaz Díaz - contusioni multiple da sassi e mattoni
6. Maximiliano Bautista Díaz - contusioni multiple da sassi e frattura avambraccio sinistro
7. Miguel Núñez Ruiz - contusioni da sassi alla schiena
8. Hilario Cruz - contusioni da sassi e bastoni al braccio sinistro
9. Lorenzo Pérez Díaz - contusioni e pneumotorace per ferita di proiettile
10. Edmundo Díaz Gómez - contusioni alla fronte da sassi
11. José Pérez Pérez - ferita da proiettile alla caviglia sinistra
12. Victorio Ruiz Jiménez - ferita alla gamba
13. Daniel Ruiz Cura - ferita da proiettile alla coscia sinistra con frattura del femore
14. Abelardo Gutierrez Arias - ferita da proiettile alla gamba destra
15. Rulfo Gutierrez Diaz - ferita da proiettile alla gamba
16. Hermenejildo Hernández Núñez - ferita da proiettile alla guancia sinistra
17. Lorenzo Méndez Ruíz - ferita da sasso in fronte
18. Mario Sanchez Hernández - ferita da proiettile membro inferiore sinistro
19. Carmelo Gonzalez Sanchez - ferita da proiettile all'orecchio sinistro
20. Pascuala Santiz Pérez - ferita da proiettile nella coscia
21. Felipe Hernández Pérez - contusioni per colpi e proiettile nella gamba
22. Manuel Ruíz Gómez - ferite da sasso in testa
23. José Antonio Ruiz Gómez - contusioni e ferita da proiettile nel braccio destro
24. Vicente Ruiz Hernández - contusioni e ferita da proiettile nella spalla sinistra
25. Hernesto Díaz Díaz - ferita da sassi in testa
26. Rufino Hernández López - contusioni e ferita da proiettile
27. Arnulfo López Gómez - ferita da taglio in testa e contusioni multiple
28. Lorenzo Pérez Gómez - ferita da proiettile nel braccio destro
29. José Manuel Gómez Espinoza - diverse ferite da machete in testa, sulle spalla e al mento
30. Mariano López Pérez - ferite da sassi e bastoni a testa, spalle, fronte e gamba
31. Marcos Pérez Hernández - ferite da sassi e bastoni in viso e alla spalla sinistra
32. José Díaz Hernández - contusioni da sassi alla testa e al torace
33. Amparo Alvarez Solis - contusioni da sassi alla testa e al viso
34. Martha Martínez López - contusioni da sassi al braccio e alla testa
35. Rufino Hernández López - ferite di proiettile nel gluteo con uscita dalla coscia
Oltre a questi 35 compagni e compagne feriti gravi, ci sono molti altri compagni e compagne con contusioni e ferite lievi.
Anche i veicoli che trasportavano le migliaia di compagni sono stati gravemente danneggiati.
Lo stesso giorno dell'aggressione alla carovana, le basi d'appoggio zapatiste delle comunità di Jechbo, Elambo Alto e Elambo Bajo e di altre comunità, hanno dovuto sfollare in altri luoghi per timore di essere aggrediti o massacrati dai perredisti armati.
Ed i compagni non si sono sbagliati ad andarsene, perché poche ore dopo l'aggressione alla carovana, i perredisti aggressori sono entrati nella comunità di Jechbo per saccheggiare e distruggere diverse case dei nostri compagni, spargere al suolo i 45 mila litri di acqua portati dalla carovana zapatista dalle diverse regioni e municipi e distruggere i vari depositi di acqua delle famiglie colpite ed hanno inoltre saccheggiato diversi negozi proprietà delle basi d'appoggio.
Sebbene fino ad ora non si conosca esattamente l'entità dei danni che ha provocato questa aggressione sappiamo solo che in questo momento ci sono 109 famiglie sfollate (484 persone) che non possono fare ritorno alle loro comunità di origine.
Riteniamo responsabili come mandanti ed esecutori di questa vigliacca aggressione, le seguenti persone:
Martin Sánchez Hernández - presidente municipale perredista di Zinacantán
Mateo Pérez Sánchez - primo consigliere costituzionale di Zinacantán
José López González - comandante della polizia municipale di Zinacantán, originario di Elambo Bajo
José Pérez Conde - dirigente del PRD di Zinacantán
Sospettati di aver partecipato di Elambo Bajo:
Marcos López López - primo agente municipale di Elambo Bajo
Mariano López González - agente supplente della stessa comunità
Manuel Sánchez López - rappresentante del villaggio di Elambo Bajo
Martín López González - partecipante all'attacco
Mariano Alejandro López Pérez - del patronato per le opere
Dirigenti degli aggressori della comunità di Elambo Alto:
Juan Montejo López - primo agente municipale della comunità
Andrés Pérez T'anjol - rappresentante della comunità
Mariano Pérez Pérez - rappresentante della comunità
Mariano Jiménez Méndez - rappresentante della comunità
Mariano Pérez Hernández - poliziotto della comunità
Manuel Margarito López Pérez - partecipante all'attacco
Domingo Montejo López - membro dell'autorità dei beni comunali
Mariano López Hernández - partecipante all'attacco
Dirigenti degli aggressori della comunità di Pasté:
Martín Méndez Vázquez - agente municipale di Pasté
Mariano López Vázquez - giudice rurale di Pasté
Antonio Martines Hernández - agente supplente di Pasté
Mariano Méndez López - giudice supplente rurale di Pasté
José Méndez Méndez - partecipante all'attacco
Mariano Vázquez López - partecipante all'attacco
Mariano López Pérez - partecipante all'attacco
Juan Martines López - partecipante all'attacco
Antonio Martines López - partecipante all'attacco
Mariano Jiménez Pérez - rappresentante della comunità
Juan Hernández López - consiglio di vigilanza del commissariato
Agustin López Hernández - partecipante all'attacco
Dirigenti degli aggressori della comunità di Jechbo:
Mariano Gómez de la Torre - primo agente municipale
Martín López Gómez - secondo agente municipale
Pedro Hernández Pérez - terzo agente municipale
Mariano López Hernández - rappresentante della comunità
Mariano Pérez Pérez - partecipante all'attacco
Mateo Martines Pérez - terzo consigliere supplente nel municipio
Manuel López Gómez - partecipante all'attacco
Antonio López Martines - partecipante all'attacco
Pedro Sergio Hernández Vázquez - partecipante all'attacco
Mariano Ambrosio Gómez Martines - partecipante all'attacco
Miguel Rafael Pérez Pérez - presidente del comitato di educazione
Pedro Pérez Pérez - primo 'principale' di Jechbo
Manuel López López - patronato dell'acqua
Domingo Gómez de la Torne - segretario del patronato dell'acqua
Mariano Gómez de la Torre - partecipante all'attacco
Mariano Javier Vázquez González
Speriamo che il governo faccia giustizia e punisca gli aggressori della manifestazione pacifica delle basi d'appoggio dell'EZLN e quelli che da mesi stanno vessando ed aggredendo le comunità zapatiste del municipio di Zinacantán e che non continui a permettere che siano negati i loro diritti alle comunità zapatiste che stanno solo lottando per i loro diritti e per la giustizia per tutti.
La Giunta del Buon Governo proseguirà nell'indagine per conoscere i nomi di quelli che, insieme al presidente municipale di Zinacantán, al PRD e alla polizia municipale, hanno aggredito i compagni basi d'appoggio dell'EZLN. Se non c'è giustizia, la Giunta del Buon Governo trasmetterà l'indagine al Comando Generale dell'EZLN.
DISTINTAMENTE
LA GIUNTA DEL BUON GOVERNO "CORAZON CENTRICO DE LOS ZAPATISTAS DELANTE DEL MUNDO" -
OVENTIC - CARACOL "RESISTENCIA Y REBELDIA POR LA HUMANIDAD"
[NOTA: gli originali della denuncia e della investigazione si possono vedere in formato .jpg alla pagina web: http://www.enlacecivil.org.mx/denuncias/zinacantan2004abril10 - ogni immagine è approssimativamente di 130 Kb]
(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" di Bergamo)
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