La Jornada 12 agosto 2004
IN OTTOBRE RICOLLOCAMENTO DI OTTO GRUPPI RESIDENTI NEI MONTES AZULES
La SRA prevede una spesa di 100 milioni di pesos
MATILDE PEREZ U.

A partire da ottobre di quest'anno saranno ricollocati otto gruppi dei 43 insediamenti irregolari nella riserva della biosfera dei Montes Azules, processo che culminerà nel primo semestre del 2005 con una spesa prevista di 100 milioni di pesos. È quanto ha comunicato la delegata della Segreteria per la Riforma Agraria (SRA) in Chiapas, Martha Cecilia Díaz Gordillo, nel primo seminario sull'avanzamento nella soluzione delle questioni urgenti nel settore agrario.

Ha spiegato che ad eccezione degli abitanti dell'ejido Francisco León, il resto degli abitanti hanno accettato di dialogare con le autorità agrarie e benché alcuni si siano ritirati del tavolo di concertazione, tra i quali sei dell'ARIC, ci sono stati progressi ed è possibile che nel 2006 questa questione importante sia risolta, questione che coinvolge166 mila ettari all'interno della comunità lacandona e di questi 3 mila 500 nella riserva della biosfera.

Ha aggiunto che un buon numero dei villaggi irregolari potrebbe essere ricollocati in Marqués de Comillas, poiché lì ci sono la maggioranza dei mille 500 ettari di terreni nazionali; altri gruppi potranno andare a Palenque ed altri rimarranno nel municipio di Ocosingo ma fuori dalla riserva.

Díaz Gordillo ha negato la possibilità che questo processo di riubicazione fallisca come è successo durante l'amministrazione dell'ex presidente Ernesto Zedillo e come quelli realizzati l'anno scorso dalla Procura Federale di Protezione all'Ambiente: "In questo caso i gruppi che partecipano al tavolo di concertazione rispettano la parola e gli accordi; quelli che accettano il ricollocamento sui terreni nazionali avranno infrastrutture e nel caso di acquisto di terra riceveranno cinque ettari per famiglia. In entrambi i casi sono garantiti loro appoggi per sei mesi per la produzione di mais e fagioli, oltre ad altri progetti produttivi".

Al forum le autorità agrarie hanno precisato che sono già state risolte 9 delle 14 situazioni critiche presenti su 87 mila 476 ettari.

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