La foja coleta
venerdì 12 Marzo 2004 - Numero 1290
Senza luce gli zapatisti di Cancuc
- Carlos Herrera -
San Cristóbal de Las Casas, 12 marzo - Autorità ribelli del municipio autonomo di San Juan Apóstol Cancuc, hanno denunciato che lavoratori della Commissione Federale di Elettricità e funzionari locali continuano a tagliare l'energia elettrica agli zapatisti.
Il Consiglio Autonomo informa che l'8 marzo 2004, lavoratori della CFE, in compagnia dei membri del patronato per la luce, Manuel Gómez Cruz, originario del quartiere La Gloria e Lorenzo Pérez Guzmán, della comunità Crusiljá, hanno tagliato l'energia elettrica a due famiglie basi d'appoggio dell'EZLN che vivono in Cancuc.
I ribelli affermano che i componenti di detto patronato, insieme con la CFE, hanno presentato una richiesta penale perché gli indigeni basi d'appoggio dell'EZLN sono rimasti senza luce, ma gli zapatisti avvertono che lotteranno per il diritto alla energia elettrica.
"Vogliamo dire alla Commissione Federale di Elettricità che deve reinstallare immediatamente l'energia elettrica che stanno continuando a tagliarci da vari anni e che anche restituiscano o cavi perché sono già molte le volte li hanno rubato".
I membri del Consiglio Autonomo dicono che la responsabilità ricade sui lavoratori del CFE, sul Patronato della Luce di San Juan Cancuc, così come sul presidente municipale priista, Miguel Castellano Terat, per qualsiasi episodio di violenza possa sorgere a causa di questi tagli della luce.
Ricordano che il 6 gennaio 2004, lavoratori della CFE, appoggiati da membri del patronato, hanno tagliato il servizio elettrico, così come il 30 dicembre 2003, quando hanno anche rubato i cavi, anche se loro hanno riconnettato la luce.
Gli impiegati di CFE hanno già avuto problemi in San Juan Cancuc per aver tolto la luce agli zapatisti, dato che si ricorda che lo scorso sei gennaio alcuni lavoratori della parastatale e una camionetta della stessa ditta, sono stati trattenuti da indigeni basi d'appoggio dell'EZLN.
I lavoratori della CFE erano stati liberati quello stesso giorno, però la camionetta della Commissione Federale di Elettricità fu restituita una settimana dopo. La situazione può aggravarsi perché le autorità municipali continuano a richiedere questi tagli del servizio.
Problema agrario in Chenalhó
Cercano di legalizzare l'invasione
- Carlos Herrera -
San Cristóbal de Las Casas, 12 marzo - Indigeni della comunità Lázaro Cárdenas, del municipio di Chenalhó, hanno denunciato che il sindaco di questo luogo, Armando Vázquez Gómez, sta commettendo vari ingiustizie ed ha complicato la soluzione di un problema agrario in questa località.
Con uno scritto firmato da Agustín Guzmán Pérez e da altri due indigeni spiegano che da tempo stanno trattando di regolarizzare i terreni dove si ubica la comunità Lázaro Cárdenas, dato che sono il prodotto di una invasione di più di dieci anni fa.
I contadini ricordano che l'anno passato le autorità municipali hanno detto che cercato di mandare avanti le pratiche burocratiche per la regolarizzazione dei terreni occupati ed hanno pattuito un accordo con il quale cedono al Municipio la metà del terreno, in cambio dell'aiuto per le pratiche.
Ma in una riunione con le parti del 17 gennaio 2004, la presidenza municipale ha informato che "non è possibile dividere il terreno col municipio, visto che le terre le può cedere solo chi ne è proprietario, per cui quell'accordo che fatto manca di validità legale".
Affermano che quando era stata fatta una assemblea generale, lo scorso 28 febbraio, il Commissario dei Beni Comunali, Pedro Mariano Arias Pérez aveva distorto l'informazione del municipio.
Secondo i denuncianti, questo conflitto è aumentato di tono e nella stessa assemblea del 28 febbraio, alla quale hanno partecipato le autorità comunitarie, il sindaco ha detto che invitava le persone che hanno armi di fuoco a nasconderle perché se no ne avrebbero pagate le conseguenze.
Gli indigeni tzotziles richiedono che si applichi la legge, che si dia soluzione al problema agrario, però danno la responsabilità di qualsiasi aggressione contro di loro alle autorità del Municipio.
LA MIA OPINIONE
- Heriberto Velasco -
12 marzo... è doloroso quello che sta vivendo il popolo spagnolo. Come stanno pagando cara la decisione del loro governo di appoggiare un altro attentato di maggiori dimensioni, l'invasione dell'Iraq. Il popolo non ha la colpa di tutto quello che fa il suo governo. Il messaggio dell'undici dice chiaramente da dove è arrivato l'attentato. Adesso gli inglesi dovranno estremizzare le misure. Come sempre è il popolo è quello che paga le conseguenze della superbia dei suoi governanti...
Però continuerò a rimanere attonito per la capacità che l'uomo ha di uccidere un altro uomo.
LA FOJA COLETA
Direttrice: CONCEPCIÓN VILLAFUERTE
Editore: Amado Avendaño Figueroa
Collaboratori: Carlos Herrera, Heriberto Velasco, Manuel Martínez López
Uffici: Calle Venustiano Carranza #26 - Barrio de San Diego - San Cristóbal de Las Casas - Chiapas
Teléfono (967) 678-90-62 - E-mail: lafojacoleta@yahoo.com.mx - Pagina web: www.lafoja.com
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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