La Jornada - lunedì 11 ottobre 2004
Accorrono centinaia di persone di decine di organizzazioni al meeting a Teotihuacán
O spostano il Wal-Mart o fermeremo i lavori
Chiedono un boicottaggio della transnazionale per il 12 "dobbiamo fermare la distruzione del patrimonio o finiremo anche noi impacchettati"
JAVIER SALINO CESAREO – CORRISPONDENTE

Teotihuacan, Mex, 10 ottobre - Al grido di "Fuori Wal-Mart da Teotihuacan!" e "Muoiano le transnazionali!", centinaia di persone che hanno partecipato ad una concentrazione convocata dal Fronte Civico in Difesa della Valle di Teotihuacán hanno lanciato un ultimatum alle autorità dei tre livelli di governo affinché sia cancellata la costruzione di un supermercato nel perimetro C della zona archeologica. "Se non lo fanno occuperemo con la forza le installazioni". Hanno pure convocato ad un "boicottaggio nazionale" contro i negozi del consorzio transnazionale Wal-Mart, il prossimo 12 ottobre.

Gli attivisti del fronte teotihuacano Emmanuel D'Herrera Arizcorreta, Emma Ortega Moreno e Lorenzo Trujillo hanno sospeso lo sciopero della fame che era iniziato 11 giorni fa, su richiesta delle organizzazioni che questa domenica hanno espresso la loro solidarietà al movimento. Il presidio installato di fronte alla porta uno della zona archeologica continuerà.

All’alba nell'accampamento di resistenza sono cominciati i preparativi per ricevere i manifestanti. Si è installato un temporaneo gazebo all'entrata del centro archeologico.

Alla convocazione del fronte hanno risposto circa 30 organizzazioni che difendono il patrimonio culturale, oltre a sindacati, studenti, professori, attivisti sociali, punks, artisti, vicini, casalinghe ed intellettuali, come il Fronte Civico Casino de la Selva ed il Fronte di Resistenza di Coyoacán.

Gruppi di ballerini del collettivo Calpulli Koakalco, giovani della rete Lions Skin Punks - dei Reyes La Paz - ed il Fronte Casino de la Selva sono stati i primi ad arrivare. I ballerini eseguivano rituali e danze per "proteggere il posto", mentre i punks distribuivano volantini tra i turisti.

Dopo sono arrivati rappresentanti del Sindacato Messicano degli Elettricisti, dell'Alleanza dei Tranvieri del Messico, studenti ed professori dell'Università Autonoma di Chapingo, la Federazione degli Studenti Contadini Socialisti del Messico, le FES Cuautitlán, Organismi in Appoggio a Cuba, Plural Chiapas, l'ANIPA, la Casa della Cultura Neotetaloyan ed il Collettivo Magonista. Anche vicini abitanti di San Miguel Amantla, di Cocotitlán e della zona oriente e le attiviste Adriana Luna Parra, Ana Colchero e Jesusa Rodríguez ed il deputato locale Felipe Rodríguez.

"La presenza straniera di transnazionali nella zona archeologica di Teotihuacán ci fa risorgere quel dolore di essere conquistati, ci fa risorgere il dolore per quei messicani che sono stati sacrificati sugli altari di una cultura estera perché smettessero di chiamarsi Anáhuac", ha denunciato D'Herrera Arizcorreta. Ha denunciato che nei tre mesi di lotta nessuna autorità ha dato una risposta.

Ha fatto un appello affinché martedì 12 ottobre ci sia un boicottaggio dei negozi della catena Wal-Mart. Alla convocazione si sono unite le organizzazioni presenti, progettando un piano di azione ed elencando i negozi dell'area metropolitana da presidiare martedì.

Durante il meeting, di circa 400 persone, si è lanciato un "ultimatum" affinché "nel corso della settimana" i governi federale, statale e municipale trasferiscano il negozio altrimenti "la prossima domenica fermeremo a forza i lavori”.

L'attrice Jesusa Rodríguez ha detto che il movimento per Teotihuacán deve essere uno spartiacque per ottenere una regolamentazione di protezione del patrimonio del paese. "Dobbiamo fermare la distruzione del patrimonio. O ci opponiamo a questo massacro delle nostre radici o finiremo come cerini in Wal-Mart".

L'attrice ha aperto uno striscione con vignette di Rafael Barajas, El Fisgón, e José Hernández, nei quali si fa una narrazione satirica della "barbarie" rappresentata dalla costruzione del Wal-Mart in Teotihuacán.

"È il codice Wal-Martense che si è trovato negli scavi della Bodega Aurrerá, scavi molto antichi. Parla di una tribù barbara del nord che si conosce come i wal-marti. Sono simili ai normanni, ma molto più stitici. Sono la gente peggiore, gente selvaggia del nord che non conosce nient'altro che l'amore per il denaro. Per quel motivo hanno l'escremento duro. Cioè, sono ristretti fino al cervello.

Il loro Dio è il denaro, chiamato da loro Huzilopostre. Gli sguatteri wal-marti hanno trovato alcune piramidi meravigliose costruite migliaia di anni fa e le hanno messe in vendita", ha spiegato l'attrice.

Il segretario agli esteri del Sindacato Messicano degli Elettricisti, José Antonio Almazán, ha precisato che la sua unione alla causa del fronte teotihuacano si deve al fatto che "siamo convinti che non possiamo sconfiggere lo stesso nemico se non agiamo tutti uniti. Gli interessi che sono in gioco qui, in Teotihuacán, nell’installare quel supermercato sono gli stessi che stanno dietro all'industria elettrica".

Alle 14 e 30, su richiesta delle organizzazioni, i tre attivisti del fronte hanno mollato il loro sciopero della fame che durava da 11 giorni, ma continueranno il presidio.

L'avvocato Eduardo López Betancourt ha annunciato che insieme al fronte presenteranno una denuncia penale agli uffici centrali della PGR contro le autorità dei tre livelli di governo ed affinché l'INAH fermi le opere. Anche lì effettueranno un meeting.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

logo

Indice delle Notizie dal Messico


home