La Jornada - Domenica 11 Luglio 2004
Frutticoltori del Chiapas richiedono appoggi per processare il mango
RODOLFO VILLALBA SANCHEZ - CORRISPONDENTE
Tapachula, Chis, 10 luglio - Più di 50mila tonnellate di mango delle varietà ataulfo e manililla, tra le altre, si perdono ad ogni raccolto perché non passano i controlli di qualità, ha denunciato il presidente statale dell'Associazione dei Frutticoltori, Eusebio Carlos Ortega Contreras.
Nella riunione di lavoro dei produttori di mango, Ortega Contreras ha detto che il maggior problema delle piantagioni è la caduta del fiore ed il frutto.
Indicò che il Messico è il primo esportatore di mango negli Stati Uniti, ma ora compete con paesi come Guatemala, Cile, Perù e Brasile, che negli anni recenti, oltre ad aumentare la quantità della produzione, hanno accresciuto pure la qualità della presentazione.
Le quantità di mango che si raccolgono non passano il controllo di qualità e così si buttano più di 50mila tonnellate, che potrebbe essere utilizzate dall'industria per fare farina di mango, un perfetto alimento per il bestiame.
Il frutto sprecato rappresenta un grave problema per i produttori, poiché genera spese per la sua distruzione, dato che se rimane all'intemperie, genera inquinamento ed incubazione della mosca della frutta.
Richiedono quindi appoggio per processare tutto questo mango che non copre i requisiti di esportazione, per riuscire a produrre succhi di frutta, nettari, concentrati ed altri prodotti, che potrebbero garantire guadagni ai produttori di mango che possiedono circa 23mila ettari lungo la costa del Chiapas.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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