La Jornada - Giovedì 9 settembre 2004
Sono benvenute se contribuiscono all’alfabetizzazione
Il governo parla della fondazione di scuole zapatiste

ELIO HENRIQUEZ ED ANGELES MARISCAL – CORRISPONDENTI

La creazione di scuole autonome zapatiste non rappresenta un problema per il governo di Chiapas, al contrario, “sono benvenute” se il loro obiettivo è abbattere l'analfabetismo nell'area. Questo è quanto ha detto il segretario per l’Educazione statale, Alfredo Palacios Espinosa, in relazione alle scuole che organizzazioni non governative hanno inaugurato in comunità simpatizzanti dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).

Se sono centri di formazione che hanno per obiettivo insegnare a leggere e scrivere, ci sembra molto buono il proposito di abbattere l'analfabetismo. Se hanno altri obiettivi, non abbiamo niente da dire, ma ciò che si riferisce all’educazione è benvenuto” ha detto nell’intervista concessa in Tuxtla Gutiérrez, capitale chiapaneca.

Palacios Espinosa ha precisato che in tutte le regioni dello stato, comprese quelle sotto l’influenza dell'EZLN, c’è offerta di servizi educativi ufficiali. Ma, “dove c’è un qualche rifiuto noi non entriamo in scontro, ritiriamo il personale e dove lo chiedono siamo disposti a mandarlo”.

Secondo il segretario per l’Educazione in Chiapas, “se un giorno queste persone (gli alunni delle scuole zapatiste) vorranno convalidare i loro studi, noi abbiamo un programma di convalida al quale possono appellarsi”.

Poco dopo, in San Cristóbal de Las Casas, dove ha inaugurò questo mercoledì la Terza Giornata Accademica dei Centri di Formazione di Maestri, all’interno delle celebrazioni per il Giorno Internazionale dell'Alfabetizzazione, ha fatto riferimento al rifiuto degli insegnanti bilingue da parte di diverse comunità.

Questo è un problema su cui devono riflettere i direttivi sindacali . Perché se in alcune comunità i professori sono respinti, vuol dire che qualcosa va male. Allora, i maestri bilingue devono riflettere sul loro comportamento”.

Palacios Espinosa ha aggiunto: “non è un segreto che l'educazione bilingue è man mano peggiorata ed ha finito per privilegiare i diritti di anzianità, a volte si invia un maestro di origine chol in un posto tzeltal o zoque e questo fa sì che le cose non vadano come dovrebbero”.

Intanto, centinaia di educatori indigeni si sono recati a Tuxtla Gutiérrez per richiedere alle autorità educative la loro iscrizione come docenti di base, perché attualmente lavorano con un sistema di borse di studio. Si tratta di un meccanismo creato dieci anni fa a causa dell'insurrezione dell'EZLN, come programma d’emergenza per combatte il ritardo in materia di educazione.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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