La Jornada - 9 giugno 2004
PRESUNTI PROPRIETARI TERRIERI UCCIDONO IL LEADER
INDIGENO CHIAPANECO EDUARDO VAZQUEZ

ELIO HENRIQUEZ E ANGELES MARISCAL - Corrispondenti

Uno dei principali leader indigeni dello zona nord del Chiapas è stato assassinato lo scorso lunedì pomeriggio nel capoluogo municipale di Chilón, presumibilmente da proprietari terrieri della regione.

Eduardo Vázquez - riconosciuto dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale come uno dei suoi militanti e dopo essere stato arrestato ha fatto parte dell'organizzazione La Voz de Cerro Hueco - è stato colpito da diversi colpi di arma da fuoco e ferite di ascia da un gruppo di individui scesi da due automobili.

Centinaia di compagni del leader indigeno hanno manifestato ed accusato i proprietari terrieri della morte di Vázquez. Durante la protesta, i manifestanti hanno lanciato pietre contro pattuglie della polizia statale e federale e contro veicoli dell'Esercito che percorrevano la zona.

Eduardo Vázquez Álvaro, di 50 anni, lottava in favore degli indigeni di etnia chol e contro la le proprietà e i latifondi presenti nella regione. Per questo motivo, dopo la sollevazione zapatista del 1994 era stato arrestato e rinchiuso della prigione di Cerro Hueco accusato di vari delitti come furto ed abigeato.

Il leader indigeno era stato scarcerato agli inizi del 2001 ed era ritornato nella sua regione dove aveva continuato la sua lotta sociale.

Installato un tavolo di dialogo a Yajalón

Le autorità religiose e civili hanno deciso di installare un tavolo di dialogo questo mercoledì con i cattolici che mantengono chiuso l'accesso alla casa parrocchiale di Yajalón, Chiapas, e chiedono la destituzione del parroco Antonio Flores Guillén.

Per telefono, Flores Guillén ha comunicato che, malgrado l'accordo preso ieri, i circa 25 dissidenti non si sono ritirati dalla casa parrocchiale, né hanno tolto cartelli e striscioni nonostante fosse questo il compromesso raggiunto. Ha aggiunto che da domenica scorsa, lui, le tre religiose e gli 11 coordinatori delle zone pastorali non hanno potuto uscire dalla parrocchia. Ha inoltre aggiunto che "per tutta la notte hanno trasmesso musica ad alto volume per non farci dormire".

Ha comunque chiarito che i dissidenti hanno abbandonato l'ingresso del tempio. Da questa porta i parrocchiani portano loro il cibo.

Conflitto tra priisti e perredisti a La Granadilla

Le autorità della comunità di La Granadilla, municipio di Zinacantán, Chiapas, hanno chiesto l'intervento del segretario di Governo, Rubén Velázquez, dopo che 26 bambini sono stati espulsi un mese fa dalla scuola primaria Cristobal Colon da militanti priisti, poiché i genitori dei minorenni, di filiazione perredista, si erano rifiutati di partecipare al comitato di educazione di questo istituto.

In una lettera indirizzata al funzionario, José Pérez e José Sánchez, rispettivamente agente e primo rappresentante di La Granadilla, spiegano che il problema tra i gruppi è sorto 60 giorni fa, dopo che i perredisti hanno deciso di non partecipare al comitato di educazione della scuola poiché i priisti avevano sequestrato un dirigente dell'impresa Rio Bravo, la stessa che aveva indennizzato economicamente la comunità, ma i priisti si erano appropriati del denaro e fino ad oggi non hanno reso conto dei soldi ricevuti e questo ha creato conflitti tra i due gruppi.

(tradotto dal Comitato Chiapas Maribel" - Bergamo)



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