La Jornada 8 agosto 2004
Difesa della terra
INDIGENI DEL DF E DI EDOMEX SI ALLEANO
ROSA ROJAS
Esercitando "nei fatti" la loro autonomia, autorità delle comunità indigene di Tepexoyuca, Atlapulco, Huixquilucan e Coapanoaya, stato del Messico, hanno creato l'Unione di Popoli per la Difesa della Montagna Otomí-Mexica (UPDMOM), "per difendere il territorio di cui si dichiarano proprietari per diritto e possesso, concesso da una risoluzione presidenziale ed un piano definitivo che risale a tempi immemorabili". Inoltre, hanno concordato di "sollecitare gli enti responsabili a consultare i possessori e proprietari della terra prima di eseguire le decisioni del governo", ha comunicato il presidente del commissariato dei beni comunali di San Pedro Atlapulco, Roberto Villela.
Con una lunga storia di organizzazione in difesa delle loro risorse naturali (tre decenni fa cacciarono stranieri che avevano acquisito terre comunali; nel 2001 tagliarono l'acqua al municipio di Lerma perché si rifiutava di pagare una quota per i servizi ambientali; fecero ricorso contro le riforme in materia di diritti e cultura indigeni; presentarono un ricorso contro un accordo della Segreteria di Salute che limitava l'uso di piante medicinali), Atlapulco - parte del cui territorio si trova nel Distretto Federale - partecipa anche ad Alianza del Cerro de las Cruces.
Le comunità hanno spiegato la loro preoccupazione per il grave deterioramento ecologico del loro territorio - nella zona boscosa del DF - ed hanno sollecitato una discussione con le autorità locali e federali per trovare una strategia di recupero.
Nell'intervista collettiva alla quale hanno partecipato il segretario del commissariato dei beni comunali, Julio Jiménez Peñaloza, il tesoriere Felipe Baltazar Negrete ed il presidente del consiglio di vigilanza, Guillermo Díaz Tovar, hanno comunicato che nel caso in cui le azioni intraprese dalla comunità nei tribunali risultassero infruttuose (un ricorso è già stato respinto, il 1901/2001, ed hanno ripresentato ricorso alla sentenza per impugnare le concessioni che la Commissione Nazionale per l'Acqua ha "indebitamente" rilasciato a gente estranea alla comunità per prelevare l'acqua dalle sorgenti), denunceranno questa violazione dei diritti comunali alle istanze internazionali come l'Organizzazione Internazionale del Lavoro o la Corte Interamericana di Diritti Umani.
Le autorità agrarie di Atlapulco - indigeni ñañús - hanno spiegato che una delle principali ragioni per la quale si è formata la UPDMOM, è stato "per frenare gli interessi imprenditoriali nella regione". Tutte le comunità che vi partecipano hanno avuto problemi con la vicina comunità di Acazulco dove "alcune persone vengono ad aggredire le altre comunità ed il loro avvocato, Ruanova Zárate, è stato segnalato come vicino al gruppo Atlacomulco".
Villela Solano ha spiegato inoltre che Atlapulco "è in combutta con Xalatlaco e con l'Ajusco", comunità che nei giorni scorsi hanno avuto tra loro seri problemi. "Vogliamo rivolgere un appello ai nostri vicini affinché ci sia serenità e, in accordo con il diritto, si risolvano i problemi e che accettino quello che i tribunali hanno deciso", segnalando che già sono state "emesse cinque sentenze sfavorevoli a Xalatlaco".
(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)
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