La Jornada - Martedì 7 settembre 2004
Indigeni del Guerrero sterilizzati chiedono di rinviare il loro caso alla CDH nazionale
JESUS SAAVEDRA LEZAMA CORRISPONDENTE
Chilpancingo, Gro, 6 settembre - I 14 indigeni mixtecos della comunità El Camalote che sono sterilizzati hanno presentato denuncia alla Commissione Statale dei Diritti Umani (CEDH), nella quale hanno sollecitato la Commissione Nazionale dei Diritti Umani (CNDH) ad inviare la raccomandazione che l'organismo locale ha emesso contro la Segreteria di Salute del Guerrero, nella quale si chiede d’indennizzare i danneggiati.
Gli indigeni, accompagnati dall'avvocato Mario Patrón Sánchez e dal direttore del Centro dei Diritti Umani La Montaña Tlachinollan, Abel Barrera Hernández, si sono lamentati dell'atteggiamento della segretaria di Salute Statale, Verónica Muñoz Parra, che si è rifiutata di accettare la raccomandazione 035/2004 della CEDH.
"Ernesto Guzmán León, Rafael Almazán Solís e Mayra Ramos Benito - lavoratori della Segreteria di Salute – ci hanno ingannato perché hanno abusato del loro ruolo. Ci hanno offerto delle medicine, una clinica di salute ed un medico per la nostra comunità, per cui che ci siamo sentiti obbligati a lasciarci operare, ma non sono arrivati né il dottore né la clinica", ha denunciato Orlando Manzanares.
Hanno aggiunto che le autorità statali hanno cercato di intimorirli per farli desistere dalla loro petizione di sanzionare gli impiegati di Salute che li hanno ingannati e di essere indennizzati.
Hanno richiesto che la raccomandazione della CEDH sia inviata alla CNDH ed hanno ricordato che anche nelle comunità La Fátima, Ojo de Agua ed Ocotlán - ubicate in Ayutla, municipio del Costa Grande del Guerrero – ci sono state sterilizzazioni forzate, per le quali la CNDH aveva emesso già una raccomandazione 04/1999 contro la Segreteria di Salute.
"Ci sono grandi e grave coincidenze visto che in entrambi i casi gli stessi impiegati di Salute sono implicati e in tutti e due i casi le autorità si rifiutano di adempiere ad una raccomandazione della CNDH. Dal 1999 ad oggi 30 indigeni che sono stati sterilizzati in modo forzoso" ha affermato Mario Patrón.
Abel Barrera ha protestato perché la Segreteria di Salute non usa meccanismi critici e revisori dei metodi e delle azioni, "perché nega la sua responsabilità mediante arguzie difensive ed inoltre attenta contro la dignità, la parola e l'onorabilità degli indigeni che continuano a non ricevere appoggio e solidarietà dalle autorità municipali e statali; anzi, al contrario, si continuano a riprodurre visioni e pratiche nefaste nel segno della discriminazione e del razzismo".
Hanno negato che dietro agli indigeni ci siano gruppi con interessi estranei, come affermano le autorità statali. "Questa visione miope ci mostra chiaramente quello che pensano i funzionari. Con le squalifiche e le diffamazioni abbiamo l'idea di come agisce quella dipendenza".
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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