Il gruppo del PRD alla Camera dei Deputati chiederà la comparizione davanti alle commissioni dell'incaricato per la pace in Chiapas, Luis Héctor Alvarez, perché il rappresentante ha eluso il suo compito di raggiungere il dialogo con l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), dedicandosi invece a regalare lamiere, gestire la costruzione di drenaggi e di altre opere e servizi tra la popolazione che ha disertato dallo zapatismo o che ne è contraria.
"Ora si cerca di premiare i dissidenti di quel movimento", hanno commentato i deputati Bernardino Ramos e Pascual Sigala. Il loro compagno, Gerardo Ulloa, ha affermato che la distribuzione di materiali a comunità che ora non simpatizzano più con l'EZLN "è propria della contrainsurgencia".
Tuttavia, il delegato ha concluso ieri una visita di cinque giorni nello stato e, in un comunicato, la Segreteria di Governo ha informato che a La Realidad, municipio di Las Margaritas, "ha consegnato aiuti alla comunità". Riferisce anche di un incontro di Alvarez, nella comunità Nueva Galilea, municipio di Altamirano, con "dirigenti delle cinque regioni" della località chi "si sono decisamente dichiarati a favore di una pronta ripresa dei dialoghi di pace tra il governo federale e l'EZLN".
Ha partecipato all'incontro il sindaco, Armando Pinto Kanter, a cui le organizzazioni civili hanno contestato il tentativo, nell'agosto del 2002, dopo l'omicidio del coordinatore locale delle basi di appoggio zapatiste, José López Santiz, di far rimuovere il cadavere da polizia municipale e di pubblica sicurezza, senza la presenza di un funzionario del ministero.
Dipingo Kanter, ha aggiunto il Governo nel suo comunicato, "ha comunicato ai contadini qui riuniti che, grazie al coordinatore per il dialogo, recentemente è stata consegnata un'ambulanza al municipio per rafforzare l'attenzione in materia di salute, in particolare nelle comunità indigene".
Questo tipo di gestione è stata criticata dal deputato Bernardino Ramos, membro della Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa), istanza legislativa che recentemente ha visitato il Chiapas. "È penoso e preoccupante che il delegato per la pace abbia come compito la consegna di lamiere per la costruzione di abitazioni, e le riunioni con gruppi antizapatisti e di taglio violento come Paz y Justicia".
Dopo che giovedì scorso Alvarez ha distribuito pannelli ad energia solare, tubature per l'acqua e lamiere per il tetto di una scuola nel villaggio La Realidad, Chiapas, i legislatori perredisti hanno segnalato che davanti alla mancanza di risultati per il dialogo con l'EZLN si pretende di "premiare" chi non simpatizza col movimento.
Ramos Iturbide ha accusato il rappresentante governativo di avere messo da parte il tema del dialogo con l'EZLN e di essersi intromesso nelle attività degli enti federali, come la Segreteria di
Sviluppo Sociale e la Commissione Nazionale per lo
Sviluppo dei Popoli Indios. Per questo motivo, si solleciterà la sua comparizione davanti alle commissioni Affari Indigeni e Sviluppo Sociale, ha aggiunto.
Il suo compagno Pascual Sigala Páez ha deplorato l'atteggiamento di Alvarez ed ha dichiarato che l'attivismo del delegato non solo deve preoccupare il processo di pace e la Cocopa, ma altre istanze del governo che sono state esautorate del loro lavoro sociale ed a favore dei popoli indigeni.
"Tra un po' vedremo l'incaricato che rimbosca la selva, arresta gli immigrati centroamericani o distribuisce la terra, ma niente che permetta di arrivare alla pace in Chiapas", ha commentato.
Ramos e Sigala hanno commentato che Alvarez dovrà spiegare se ha cambiato la natura delle funzioni assegnategli o se considera prudente andare in zone di influenza zapatista a "premiare" quelli che hanno disertato dall'EZLN come una strategia per ottenere la pace ed il dialogo nell'entità.
A sua volta, Gerardo Ulloa ha commentato che la distribuzione di materiali da parte del delegato, lo identifica come un strumento del governo per minare le basi zapatiste, cosa che non favorisce la ripresa del dialogo ma riduce la sua qualità morale quale negoziatore.
IL VESCOVO FELIPE ARIZMENDI CHIEDE DI NON CREARE DIVISIONI NELLA POPOLAZIONE
ELIO HENRIQUEZ - Corrispondente
San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, 6 giugno - Il vescovo della diocesi locale, Felipe Arizmendi, ha chiesto al governo federale di non utilizzare i progetti e gli aiuti destinati alle comunità per mettere in atto "azioni di controinsurgencia" o "per dividere la popolazione".
Mercoledì scorso il coordinamento per il dialogo ed il negoziato in Chiapas ha comunicato in un rapporto che il suo titolare, Luis H. Alvarez, ha consegnato lamiere, tubature e pannelli solari ad indigeni tojolabales della comunità La Realidad, municipio di Las Margaritas, uno dei bastioni dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) dove spesso appare il subcomandante Marcos ed altri dirigenti ribelli. Il prelato ha ammesso che "in alcuni villaggi gli abitanti si sono divisi perché alcuni vogliono ricevere gli aiuti governativi ed altri no; alcuni sono zapatisti e vogliono ricevere aiuti senza smettere di essere zapatisti, perché mancano strade, cliniche".
(tradotto dal Comitato Chiapas Maribel" - Bergamo)
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