Tuxtla Gutierrez, Chis, 4 ottobre - Anche se il PRI ha perso la maggioranza assoluta nel Parlamento statale, continua ad essere la prima forza politica nello stato. I risultati delle elezioni di domenica indicano anche che c’è stata una nuova redistribuzione fra le forze politiche: il PRD ha vinto vari posti a deputato e dei sindaci.

Hanno votato approssimativamente il 54% degli elettori, superando perfino l'affluenza alle urne del 2000, considerata finora l’elezione con più partecipazione nella storia del Chiapas.

Il PRI ha perso almeno 13 dei 24 distretti elettorali, che sono stati vinti da Alleanza per Chiapas, composta da PRD, PAN e PT.

Il Parlamento statale è formato per 40 scanni, 16 dei quali sono assegnati secondo il principio di rappresentazione proporzionale. Consiglieri dell'Istituto Elettorale dello Stato, IEE, hanno anticipato che il tricolore potrebbe ottenere in totale 17 scanni, 20 sarebbero distribuiti tra i partiti di Alleanza Per Chiapas, due al PVEM ed uno a Convergenza Sociale.

Così, il PRI ha perso almeno nove dei posti che aveva – erano 26 i suoi deputati - e quindi anche la maggioranza assoluta. 20 scanni saranno ripartiti ora tra PAN, PRD e PT, e quindi il PRI continuerà a rimanere la principale forza politica, conservando la maggioranza relativa.

Per quanto riguarda i municipi, anche se il PRI ha portato via al PAN la capitale ed a altri partiti le principali città dell'entità, dai 72 municipi che aveva prima - su 118 – ne conserverà ora solo 52. Cioè, ha perso 20 municipi dove prima governava.

Gli spazi che ora sono rimasti in mano ai partiti d’opposizione si localizzano nelle zone nord, della sierra, della costa e della frontiera. Nel centro e nelle zone indigene della selva e de Los Altos, il PRI continua ad essere la principale forza politica.

Il PRD, da parte sua, ha vinto da solo e mediante tre alleanze (una con PAN e PT, un’altra solo col PT ed una solo col PAN) 40 comuni, per cui ha raddoppiato la sua presenza nei municipi, poiché prima ne aveva solo 18.

Il PAN, individualmente, ha perso la capitale dello stato, ma ha conservato i comuni che amministrava. Il PVEM ha raddoppiato la sua forza, grazie soprattutto ad alcuni dei priísti che non sono stati candidati dal loro partito, ne sono usciti e sono passati alla bandiera del verde-ecologista.

I consigli elettorali stanno analizzando i voti di municipi come Las Margaritas e Tapachula, dove la differenza di voti tra i partiti è meno di cento.

I leader statali del PAN, Carlos Palomeque Archila, e del PRI, Roberto Domínguez Castellanos, hanno dichiarato che entreranno in una tappa di riflessione e di analisi per valutare il risultato delle elezioni ed identificare gli errori che li hanno portati ad una retrocessione, perché ora incomincia la corsa alla successione dell'attuale governatore, Pablo Salazar Mendiguchía, nel 2006.

Nel capoluogo di Amatenango del Valle, a 40 chilometri da San Cristóbal de Las Casas, più di 200 indigeni di Alleanza per Chiapas hanno occupato per 12 ore gli uffici del Consiglio Municipale Elettorale per denunciare presunte anomalie commesse dal candidato del PRI, José Díaz Zepeda, che ha vinto con 1. 468 voti su 1.200 del candidato alleanzista, Elpidio Martínez Pérez.

Gli indigeni tzeltal hanno occupato l’ufficio alle due dell'alba di domenica e si sono ritirati alle 15, dopo aver firmato un accordo nel quale si stabilisce che mercoledì invieranno una denuncia alle istanze ufficiali .

In Oxchuc, la tzeltal María Gloria Sánchez Gómez – presentata dal PRI – è diventata la prima donna eletta sindaco da un municipio indigeno del Chiapas, con la particolarità di essere la moglie dell'attuale sindaco, Norberto Santis López.

Ha detto che il suo trionfo aprirà "grandi spazi per i popoli indigeni che hanno deciso di appoggiare una donna" ed ha aggiunto che il suo principale impegno sarà nel "portar avanti il municipio di Oxchuc", composto da 52 comunità ed uno dei più emarginati dello stato.

Sánchez Gómez ha ottenuto 7.963 suffragi contro i 2.135 del candidato del PRD, Miguel Santis, suo concorrente.

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