Nuovi sgomberi nei Montes Azules: c'è anche l'Unione Europea
Luca Martinelli

Il 22 gennaio 2004 varie associazioni dei diritti umani avevano denunciato l'attacco subito da parte della comunità di Nuevo San Rafael, nella riserva della Biosfera dei Montes Azules [http://www.jornada.unam.mx/2004/ene04/040124/010n3pol.php], dove le case abitate da 23 famiglie indigene, basi d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, erano state bruciate in una azione cui avevano partecipato il Ministero della Marina, la polizia ed impiegati del PROFEPA (Procuraduria Federal de Proteccion al Ambiente).

L'operazione ha portato anche all'arresto di un indigeno, Josué Jimenez Cruz.

Pochi giorni dopo, il 27 gennaio, l'Unione Europea ha concluso un accordo per un finanziamento di 15 milioni di euro volto ad "appoggiare gli sforzi del Governo del Chiapas per combattere la povertà e contribuire a rafforzare le azioni di conservazione della risorse naturali della Selva Lacandona". [http://www.sre.gob.mx/comunicados/comunicados/2004/ene/b-013.htm]

Tale azione rientra nell'ambito dell'Accordo di Associazione Economica, Concertazione Politica e Cooperazione in vigore tra Unione Europea e Messico dal 1° di ottobre del 2000. Il progetto, della durata di 4 anni, si chiamerà "Sviluppo sociale integrato e sostenibile, Chiapas, Messico".

Varie associazioni chiapaneche, riunitesi per valutare la situazione dei Montes Azules, dove sembra iniziata una nuova fase della politica di sgomberi giustificati con la necessità di "preservare la Riserva della Biosfera dai gravi danni che le comunità che illegalmente vi si sono stabilite provocano all'ambiente", esprimono in un comunicato stampa la propria preoccupazione al riguardo: "Con la firma dell'accordo con l'Unione Europea, che attraverso l'agenzia pubblica tedesca GTZ già partecipava al progetto del Corridoio Biologico Mesoamericano, il circolo degli interessi internazionali sulla mega-conca dell'Usumacinta si chiude e si divide tra i due colossi".

Gli Stati Uniti da un lato. L'Unione Europea dall'altro.Ciò avviene mentre "con lo sgombero della comunità di Nuevo San Rafael, nella regione dei Montes Azules, i governi federale e statale mostrano la propria insensibilità politica in quanto non sembrano capire che coloro che vi vivevano erano desplazados del Municipio di Sabanilla, obbligati a fuggire dalla comunità de El Calvario a causa della violenza politica e paramilitare di Paz y Justicia".

Perciò avevano formato Nuevo San Rafael da cui sono stati recentemente sgomberati da PROFEPA e SEMARNAT che chiedono che essi rientrino nella comunità d'origine in una zona ove però si sta riattivando il gruppo paramilitare di Paz y Justicia che l'8 dicembre 2003 ha attaccato e distrutto - nella comunità di Union Hidalgo - la cooperativa e la casa di salute delle basi d'appoggio zapatiste.



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