La Jornada - Mercoledì 4 febbraio 2004
Autorità municipali tolgono luce e acqua a famiglie tzotziles
Denunciano nuove aggressioni del PRD contro basi zapatiste in Zinacantán
Hanno pure bloccato l'accesso alla comunità di Patzé

HERMANN BELLINGHAUSEN - INVIATO

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 3 febbraio - Proseguono le aggressioni di militanti e funzionari municipali del Partito della Rivoluzione Democratica (PRD) contro basi d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) in diverse comunità di Zinacantán. Adesso, oltre a tagliare il rifornimento d'acqua ad altre 25 famiglie di Elambó Bajo (che si aggiungono alle più di cento dello scorso dicembre), gli aggressori hanno bloccato l'accesso alla comunità Patzé e impediscono il passaggio agli zapatisti.

La Giunta del buon governo "Cuore centrico degli zapatisti davanti al mondo" denuncia questi nuovi fatti. Poche ore dopo che La Jornada aveva effettuato un percorso fra le comunità colpite il 31 gennaio, "i militanti del PRD si sono riuniti nell'ufficio municipale e si sono messi d'accordo per tagliare ancora altri tubi dell'acqua delle basi d'appoggio zapatiste, colpendo altre 25 famiglie".

Al tramonto dello stesso giorno, sabato, un carro ha urtato un serbatoio d'acqua che ha colpito una casa, di proprietà di una famiglia zapatista. "Il carro era guidato dal segretario del patronato dell'acqua potabile, membro del PRD".

Il primo febbraio, in Patzé, "i perredisti si sono riuniti e si sono accordati per bloccare la strada della comunità, per cui non possono più passare le basi zapatiste". E hanno deciso che non permetteranno che le basi dell'EZLN prendano acqua dal pozzo.

Emesso dal Caracol "Resistenza e ribellione per l'umanità", di Oventic, il comunicato aggiunge che, nello stesso modo, ai perredisti piace colpire e minacciare i contadini zapatisti e le loro famiglie. Identifica come istigatori dell'aggressione: Mariano Alejandro López Pérez, del patronato dell'acqua potabile, e Marcos López López, agente municipale del PRD nella comunità Elambó Bajo.

Dalla fine dell'anno scorso e nel 2004 stanno proseguendo quelle che la Giunta del buon governo chiama "aggressioni e provocazioni". Il 9 dicembre, i perredisti avevano sospeso il servizio d'acqua potabile, danneggiando 23 famiglie basi d'appoggio dell'EZLN in Elambó Alto. Poi il 21 dicembre, nella comunità Jechvó, "i perredisti, alla presenza di Martín Sánchez Hernández, presidente municipale di Zinacantán, si sono appropriati di una fonte di proprietà delle basi d'appoggio zapatiste, che l'avevano comprata per 4 mila pesos al signor Manuel Hernández Vázquez, originario della comunità Jechtoch".

In nome delle famiglie tzotziles danneggiate, la Giunta del buon governo si rivolge nuovamente alle autorità ufficiali: "Vogliamo dire al presidente municipale di Zinacantán, al governo statale e al governo federale, che non vogliamo più essere molestati da perredisti o da altri di qualsiasi partito; vogliamo che rispettino i nostri diritti perché siamo pure noi membri della comunità. Perciò chiediamo che cessino le aggressioni e che riconnettano immediatamente le tubazioni d'acqua a tutte le basi d'appoggio dell'EZLN in Elambó Alto, Elambó Bajo e Jechvó" (oltre a San Isidro, dove le famiglie zapatiste sono state derubate dei loro serbatoi e dell'acqua che contenevano).

Le vessazioni derivano da un presunto rifiuto dei contadini zapatisti a partecipare ai lavori comunitari. Varie volte, questi hanno detto che l'accusa è infondata. Ma il sindaco ed i suoi funzionari pretendono di obbligarli ad assumere incarichi nella struttura municipale, che non è uguale a quella comunitaria, senza rispettare il fatto che le famiglie sono in resistenza (il che non e' un problema nella loro comunità).

La Giunta del buon governo e le basi zapatiste di Zinacantán ribadiscono che "i perredisti e il loro presidente municipale sono responsabili di violazione dei diritti umani, insieme ai governi statale e federale", che lo permettono.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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