La Jornada - Domenica 3 ottobre 2004
L'impresa, il comune e gli attivisti non hanno ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale
Wal-Mart elude l’offerta di Montiel ed accelera i lavori in Teotihuacán
La costruzione è già avanzata per il 70%, ieri si lavorava a tappe forzate - Il fronte riceve con riserva l'annuncio del trasferimento e sospenderà il digiuno solo se si chiudono le opere

JAVIER SALINAS CESAREO – CORRISPONDENTE

Teotihuacan, Mex, 2 ottobre - Nonostante l'annuncio fatto venerdì dal governatore dello stato del Messico, Arturo Montiel Rojas, relativo al trasferimento di una ricollocare una Bodega Aurrerá nel perimetro C della zona archeologica di Teotihuacán, questo sabato continuavano i lavori di costruzione da parte del gruppo Wal-Mart e, inoltre, si acceleravano.

Nessuna autorità ha notificato formalmente agli attivisti del Fronte Civico in Difesa della Valle di Teotihuacán, che sono in sciopero della fame da tre giorni, sulla decisione di far retromarcia e nemmeno nessuno si è presentato sul posto per chiudere i lavori.

Il presidente municipale di Teotihuacán, Guillermo Rodríguez Céspedes, in un’intervista telefonica ha dichiarato di non aver ricevuto ufficialmente nessun avviso dal governo statale fino ad oggi: "Non mi hanno notificato nulla. L’ho saputo dal giornale e da voi".

Alla domanda su un'eventuale riubicazione del centro commerciale, ha risposto: "Stiamo vedendo con l'impresa questa possibilità, ne possiamo parlare. Abbiamo alcuni spazi fuori dalla zona C, ma dobbiamo verificare il Piano di Sviluppo Urbano Municipale".

Come se niente fosse

Di mattina gli attivisti in sciopero della fame: Emmanuel D'Herrera Arizcorreta, Emma Ortega Moreno e Lorenzo Trujillo che mostrano già segni di debolezza, hanno manifestato il loro beneplacito per l'annuncio del governatore, ma hanno precisato che lo accettano "con riserva", perché i lavori continuano come se niente fosse.

"Non sospenderemo la nostra lotta fino a quando non smetteranno i lavori", hanno dichiarato.

Nel corso di questo sabato, decine di camion di cemento, tir con mattoni, camion pesanti con materiale di costruzione, camioncini dei contrattisti e macchine scavatrici entravano ed uscivano dalla proprietà di tre ettari dove si costruisce il negozio del gruppo Wal-Mart.

Le nuvole di polvere generate dal passaggio dei camion pesanti che si osservavano proprio all'entrata principale della proprietà - nella strada Cruz de la Misión -, ricoprivano praticamente i tre attivisti in digiuno. E si osservavano i lavori procedere a tappe forzate. Attualmente la costruzione è ad un 70 percento.

Oggi poi alle 11 era prevista al presidio una riunione del segretario di Governo dello stato del Messico, Manuel Cadena, con gli attivisti del fronte, ma il funzionario non è arrivato. Personale della segreteria aveva proposto un posto alternativo per l'incontro, ma gli attivisti avevano detto che se non si faceva lì non avrebbero parlato con nessuno.

Quelli che invece sono arrivati, e con molto entusiasmo, per esprimere il loro appoggio agli scioperanti sono stati contingenti di vicini, di rappresentanti di organizzazioni sociali, di difensori del patrimonio archeologico, di commercianti e perfino di ejidatari di San Salvador Atenco che hanno anche pernottato con gli attivisti.

Pure vari lavoratori che uscivano a mangiare si avvicinavano al presidio. Ce ne sono stati vari che hanno denunciato la distruzione archeologica nel posto. "Guido una macchina ed abbiamo trovato un mucchio di oggetti precolombiani: si è nascosto tutto" ha sostenuto uno dei lavoratori.

Propone un piano di conservazione

D'Herrera Arizcorreta ha dichiarato che continueranno il loro sciopero della fame fino alle ultime conseguenze.

"Che prima chiudano le opere e poi ci siederemo a dialogare. Al tavolo del dialogo presenteremo la petizione per realizzare un forum di discussione internazionale su un piano di sviluppo culturale integrale per Teotihuacán, che comprenda la zona archeologica e che includa tutti i settori ed i livelli di governo. Consideriamo che questo potrebbe dare a Teotihuacán un miglior controllo delle proprie risorse archeologiche e, contemporaneamente, un maggiore sviluppo economico.

È inconsistente la legge di protezione del patrimonio archeologico. Bisognerebbe fare un piano specifico di tutto Teotihuacán e dei suoi municipi confinanti, marcando lotto per lotto, cioè un piano catastale e stabilire - dal punto di vista dell'INAH - quali terreni sono suscettibili di che cosa e chi, che si stabilisca, in modo chiaro e definitivo, se si possono costruire botteghe artigianali o se ci sono terreni da proteggere".

Ha detto che si chiederà la formazione di un Consiglio Regionale di Difesa del Patrimonio Culturale e che gli abitanti della zona possano avere il controllo della situazione e vigilino sull’osservanza delle norme.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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