La Jornada - 2 luglio 2004
Autorità autonome protestano contro la distribuzione di aiuti da parte del delegato
LUIS H. ALVAREZ: "AUTODELEGATO PER LA DIVISIONE DELLE COMUNITÀ"
La CIOAC ha ricevuto denaro indebitamente; ordinano di distruggere le banconote

HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, 1º luglio - Questa mattina, la comunità di Guadalupe Tepeyac (municipio autonomo San Pedro de Michoacán) ha protestato pubblicamente per l'utilizzo del nome del villaggio senza il consenso dei suoi abitanti, per gestire e distribuire denaro e programmi del governo federale tra alcune famiglie. "Abbiamo nuovamente avvertito le istituzioni governative ed il signor Luis H. Alvarez, autodelegato per la divisione delle comunità, che non permetteremo queste trappole ed inganni" hanno dichiarato.

A dimostrazione del suo dissenso, la comunità "ha concordato che i colpevoli devono fare pezzi i soldi" (27mila pesos) ottenuti illegalmente a nome dell'organizzazione "Uno sguardo oltre l'infinito", formata da 12 persone e legata alla Centrale Indipendente dei Lavoratori Agricoli e Contadini (CIOAC ufficiale).

La denuncia, che riporta i timbri e le firme delle autorità ejidali e municipali della comunità ribelle tojolabal, segnala che "la CIOAC sta finanziando progetti con gente che non sono della nostra comunità, e senza che questa si sappia”.

Gli abitanti di Guadalupe Tepeyac riferiscono: "In questi giorni abbiamo saputo, attraverso testimoni delle comunità Santa Cecilia e Margaritas Las Bellas (entrambe annesse a La Realidad Trinitaria), che i signori Bersaín Trejo Jiménez, Rosa López, del mar Jiménez Jiménez e Gilberto Jiménez Hernández, tutti della nostra comunità, hanno fatto uso indebito del nome del nostro villaggio. Questo, in complicità col signor Vicente Rodríguez Sántiz di Santa Cecilia. Si sono legati al signor Julio Jiménez Sántiz dell'ejido Buena Vista Pachán, membro attivo della CIOAC ufficiale che rappresentano J. Antonio Vázquez Hernández e Luis Hernández Cruz" (dirigenti dell’organizzazione nella regione di confine dello stato).

"Pertanto la CIOAC sta finanziando progetti senza che la comunità di Guadalupe Tepeyac ne sia a conoscenza, attraverso il dott. Reinel Espinosa, direttore di Progetti Produttivi a San Cristobal del Las Casas. Tutto questo, in cambio di voti per la candidatura di J. Antonio Vázquez Hernández alla presidenza municipale di Las Margaritas (CIOAC-PRD)".

La denuncia della comunità zapatista è corredata di tre fotografie dove si vede l'attimo in cui si strappano le banconote ed i pezzi sono sparsi al suolo.

Si mostra anche la fotocopia di un documento ufficiale della CIOAC in cui si notifica all'ejido Margaritas Las Bellas "che sono stati definitivamente cancellati i progetti di allevamento di agnelli e di costruzione di case; questo allo scopo di evitare divisioni all'interno della comunità. E se in qualche momento decidono di proseguire insieme alla CIOAC, saranno sempre aperte le porte a tutti quelli che vogliono lottare per la giustizia, democrazia e benessere per le comunità indigene e non indigene". Firma Miguel Ángel Vázquez Hernández, segretario generale di quell’organizzazione contadina, in data 14 giugno.

UN MESE DI DISTRIBUZIONE DI AIUTI

Esattamente un mese fa, il 1º giugno, il delegato per la pace e la riconciliazione aveva compiuto incursioni a La Realidad per consegnare denaro ed aiuti alle famiglie priiste di questa e di altre comunità vicine.

A porte chiuse, l'addetto governativo alla riconciliazione ha continuato nella sua pratica di gestire gli aiuti delle autorità federali per gli indigeni non zapatisti, in quello che molti osservatori e le comunità stesse considerano vera e propria contrainsurgencia.

Al seguito del delegato ufficiale, è arrivato un carico di tubi e materiale da costruzione che è stato distribuito tra i beneficiati dalla carovana governativa.

Il 3 giugno, due giorni dopo, il delegato ha reso pubblica la sua azione e a Tuxtla Gutiérrez ha consegnò foto e video dell'evento ai mezzi di comunicazione elettronici, i quali hanno trasmesso le immagini come loro e presuntamente "dal vivo". Poi, la stampa si è recata a La Realidad alla ricerca di "reazioni" (che non ha trovato) e per raccogliere le dichiarazioni degli indigeni che avevano accettato quanto distribuito dal pacificatore ufficiale.

Le scarse ed imprecise dichiarazioni pubblicitarie di Luis H. Alvarez, delegato del presidente Vicente Fox per il dialogo, la pace e la riconciliazione, sembrano essere tutto quanto il governo federale ha da dire riguardo al "conflitto". Questo ed il denaro che continua a distribuire il negoziatore ufficiale preferibilmente nei municipi ribelli. Le banconote sono il messaggio, e "parlano".

(tradotto dal Comitato Chiapas Maribel" - Bergamo)



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