La Foja Coleta
n. 1103 - 31 maggio 2003

Ricollocamento dei profughi dei Montes Azules
Autore: Angeles Mariscal

San Cristóbal de Las Casas, 30 maggio - Sei mesi dopo che le cinque famiglie choles hanno abbandonato la Riserva dei Montes Azules, La Procura Federale per la Protezione dell'Ambiente (Profepa), finalmente ha reso noto che, a partire da oggi, potranno occupare un podere di 90 ettari acquistato per loro sul confine con il Tabasco, a nord del Chiapas.

Una settimana fa queste famiglie avevano deciso di ritornare da dove erano stati cacciati il 19 dicembre scorso. Grazie ad una "fideiussione di donatori anonimi" che hanno finanziato solo la terza parte del costo totale dell'immobile di un milione e duecentomila pesos - ha dichiarato Hernán Alfonso León - alla fine le 28 persone sgomberate "pacificamente" dalla comunità di Arroyo San Pablo, nel sud della Riserva e sulle rive del fiume Lacantun, ora avranno la loro terra, ma il problema adesso è che accettino di recarsi lì dato che hanno abbandonato solo da pochi giorni il posto in cui erano rifugiati da diversi mesi e dopo che si erano sentiti ingannati.

Con un comunicato congiunto della Profepa e della Commissione nazionale per le Aree naturali Protette (Conanp), il delegato di Profepa ha informato in una conferenza stampa che dopo una lunga ricerca di terre tra Palenque e Salto de Agua, sono stati localizzati due poderi che sommano a 90 ettari tra questi due municipi e che il proprietario originale di Macuspana, Tabasco, ha venduto a 13mila 500 peso per ettaro. Ha dichiarato che sono stati versati dapprima 400mila pesos provenienti da donazioni di persone ed organizzazioni non governative che hanno chiesto l'anonimato. Di fronte al notaio è stato concordato che se il pagamento non avverrà entro tre mesi per i restanti 815 mila pesos, l'operazione di compra-vendita decadrà e si perderà quanto già versato al sig. Adumaro Tejeda Quiróz.

Ha sostenuto che è stato difficile trovare terre per queste cinque famiglia perché per la maggior parte sono terre non buone che vengono vendute tra i 15 e 20 mila pesos per ettaro. Esiste la possibilità che alle 28 persone che formano le cinque famiglie questo podere di 90 ettari possano piacere perché quando raggiunsero la Selva Lacandona in cerca di nuove terre, se ne erano proprio andate da questa regione del nord del Chiapas.

Il delegato della Profepa in Chiapas, Hernán Alfonso León, ha sostenuto che esistono ancora 41 insediamenti irregolari all'interno della Riserva integrale della Biosfera dei Montes Azules e che sono necessari almeno 150 milioni di pesos per comperare terre al di fuori della Selva e ricollocare le comunità. Queste 41 comunità irregolari sono formate da circa 600 famiglie per un totale di persone compreso tra le 1.500 e le 1.800.


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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