LA JORNADA 31 GENNAIO 2003

Gruppi pro zapatisti tedeschi e studenti contro il Presidente

"Assassino! assassino!" rinfacciano a Fox nell'Università di Humboldt

Stupore e malessere del mandatario di fronte alla protesta di un centinaio di giovani "trasognati"

JUAN MANUEL VENEGAS - INVIATO

Berlino, 30 gennaio - Un centinaio di giovani tedeschi - in maggioranza, componenti delle reti pro zapatiste europee - si è concentrato nell'Università di Humboldt per accogliere questo martedì il presidente Vicente Fox Quesada: "assassino, assassino, assassino..!", gridavano. Gli hanno urlato la "bugia c'è nelle tue parole". Alcuni hanno ricordato la morte dei bambini in Chiapas. Tutti fischiavano al suo passare ed il mandatario non l'ha sopportato. Seccato ed addolorato in modo evidente ha detto agli anfitrioni che lo avevano invitato a una conferenza: "non è niente assolutamente gradevole ascoltare la parola assassino! Mi sorprende l'ampio disconoscimento di questi giovani della realtà che stiamo vivendo in Messico".

Dopo, nell'ambasciata messicana di Berlino, ha ricordato i dimostranti come un gruppo di "ragazzi trasognati, in ritardo sulle notizie" messicane.

Questo episodio ha reso teso il penultimo giorno di Fox in Europa. Perché benché fosse a conoscenza che si ci sarebbe stata una manifestazione contro di lui - secondo quanto ha informato l'ambasciatore Jorge Eduardo Navarrete -, non ha pensato che arrivasse alla gravità di certe accuse. "Assassino!" è un rimprovero che irrita Fox. Era già successo in questo paese, nell'ottobre del 2001, nella città di Amburgo.

Anche in quella occasione lo aveva ricevuto un gruppo di tedeschi al suo arrivo nel municipio e questo giovedì è avvenuto nella capitale. Non accetta che lo si qualifichi così, perché quei gridi vengono da persone "che non conoscono le realtà democratica del Messico, dei cambiamenti sostanziali che si sono fatti in materia di diritti umani, del cambiamento radicale della situazione in Chiapas, della nuova Legge sui Diritti e sulla Cultura Indigeni e della nuova relazione con i popoli indigeni", così ha puntualizzato di fronte ad autorità e professori dell'università berlinese, il cui rettore, Jürgen Mlynek, gli ha dovuto fare le sue scuse per la manifestazione.

Però "un'università è un luogo aperto. Spero che lei lo comprenda", ha detto.

La comitiva foxista ha saputo in precedenza della manifestazione nell'Università di Humboldt. Prima, in una conferenza di stampa, l'ambasciatore Navarrete aveva detto: "abbiamo assistito ad un atto culturale messicano sabato notte. È stata presentata la pellicola di Francisco Ortiz Cruz Cuentos de hadas para dormir cocodrilos. All'inizio di questo atto, due giovani tedeschi distribuivano alcuni volantini. Ne ho preso uno ed ho letto che si convocava a manifestare contro alcuni aspetti della politica indigena del governo di Messico, in occasione della conferenza del Presidente di oggi pomeriggio".

E così è successo. Trenta minuti circa prima che Fox arrivasse (alle 16:30), lo stavano già aspettando.

Controllati dalla polizia del municipio di Berlino, i giovani pro zapatisti hanno dispiegato un cordone all'entrata dell'edificio universitario centrale. Portavano diversi striscioni in tedesco e spagnolo: "Contro l'espulsione dai Montes Azules", "Creiamo una rete di disobbedienza... tutti siamo zapatisti", "Fox: la tua parola è bugia; la tua giustizia è oppressione; la tua libertà è schiavitù; la tua pace sono le armi", "Fox: i tuoi stivali di vernice sono solo servite per calpestare l'agricoltura e gli indigeni".

Alcuni dei ragazzi hanno spiegato che appartengono a gruppi di solidarietà con il Chiapas e lo zapatismo che esistono in Europa. "Molta gente appoggia. Siamo molte piccole organizzazioni in tutta Europa che si riuniscono per analizzare la situazione degli indigeni e realizzare atti d'appoggio, per le loro rivendicazioni".

Riconoscono nell'EZLN un "movimento diverso", aperto alle opinioni dei cittadini e di diverse correnti di pensiero. Un altro intervistato ha detto che Fox "sta risultando meglio di Ernesto Zedillo, però rimane un politico legato al neoliberismo, che fa una politica contro il suo popolo".

Tra coloro che hanno parlato con la stampa messicana - che non hanno voluto identificarsi né hanno detto a che organizzazioni appartenevano - uno ha spiegato che è stato in Chiapas nel 2001, che conosce il movimento zapatista e che rimprovera a Fox di aver "promesso molto e lasciato tutto in sospeso". Si ricorda ancora in Germania quella frase dell'allora candidato presidenziale in cui prometteva che in "15 minuti" avrebbe risolto il conflitto in Chiapas.

Non è mancato chi ha ricordato la morte di più di 30 neonati, nello scorso mese di dicembre, nel municipio chiapaneco di Comitán.

Fox Quesada è arrivato all'università intorno alle 16 e 30. È arrivato accompagnato da quasi tutti i funzionari e politici che compongono la comitiva ufficiale: Eduardo Sojo, Luis Ernesto Derbez, Felipe Calderón, Miguel Hakim, l'ambasciatore Navarrete, l'ambasciatore per l'Unione Europea, Porfirio Muñoz Ledo ed i governatori del Chiapas, Pablo Salazar; per l'Hidalgo Manuel Angel Núñez Soto e per Tamaulipas, Tomás Yarrington.

Appena è arrivato, sono iniziate le grida. "Assassino, assassino, assassino!", "Tutti siamo zapatisti!" e "Zapata vive, la lotta continua!". Anche il coro "castigo agli assassini dei bambini" in Comitán, Chiapas.

Passando, circondato dai suoi accompagnatori e da elementi dello Stato Maggiore Presidenziale, Fox sorrideva. Stava arrossendo. Ha provato a fermarsi per leggere uno striscione. Non era il caso. Le grida, accompagnate dai fischietti utilizzati dai manifestanti, si sono intensificate aumentando la tensione.

Anche se erano circa cento, dal rumore che provocavano pareva che fossero varie centinaia... "assassino, assassino, assassino!" era ciò che si sentiva di più e quello che ha dato più fastidio al Presidente.

Nella Sala del Senato dell'università, dove lo aspettavano accademici e studenti per ascoltare la sua conferenza sull'America Latina e le sue relazioni con l'Europa Unita, Fox è stato ricevuto con scuse del rettore. Poi ha preso la parola:

"Buon pomeriggio, grazie molte per questo invito anche se non è per niente simpatico ascoltare la parola assassino diretta me, però mi sorprende il disconoscimento di questi giovani".

Riguardo ai popoli indigeni - che costituivano la parte principale dei reclami -, ha sostenuto che: "c'è una nuova relazione con le comunità; c'è rispetto mutuo e fortunatamente avanziamo nel rispetto delle loro culture, dei loro diritti, dando impulso al loro sviluppo. Questa è la realtà del nuovo Messico che viviamo. In verità mi sorprende davvero che ci siano ancora qui giovani che pensano che la situazione di oggi sia la uguale a quella di alcuni anni fa".

Poi ha iniziato la sua conferenza sulla maggiore integrazione dell'Europa con l'America Latina; per costruire una globalizzazione che risulti a beneficio di tutti; per la cooperazione internazionale; perché il mondo si volti a guardare l'America Latina e riconosca gli sforzi di rinnovamento politico ed economico, per la difesa e la promozione dell'Area di Libero Commercio delle Americhe. Ha parlato in particolare del Messico, presentando il cambiamento ed esaltando il nuovo governo, il suo, che garantisce "come mai prima nella storia del paese, un ampio clima di libertà cittadine, come quella dell'informazione, dell'espressione e di associazione".

Messico è, ha affermato Fox, un paese stabile che oggi è deciso a "sradicare la povertà ed a integrare le comunità indigene allo sviluppo; per formare il capitale umano di cui abbiamo bisogno per inserirci con successo nella globalizzazione e per farla finita con la corruzione e l'impunità".

Così è stata la sua presentazione di fronte ad accademici e studenti dell'Università di Humboldt, quando apre le sue porte riceve ai visitanti li riceve con la frase di Marx scritta in lettere dorate: "I filosofi hanno soltanto interpretato il mondo in maniera differente, la cosa più importante è cambiarlo".

I "trasognati" e "disinformati" se n'erano già andati.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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