La foja coleta
Numero 1166 - Venerdì 29 agosto 2003
Gli zapatisti pubblicizzano la loro autonomia nel Nord
In Yajalón un nuovo municipio ribelle "Benito Juárez"

- Julio Cesar López -

San Cristóbal de Las Casas, 28 agosto - Il fantasma dello zapatismo mantiene nell'angoscia i municipi di Yajalón e Tila dove, dalla notte alla mattina, i seguaci dell'EZLN hanno tapezzato rancho e comunità con cartelloni che dichiarano che quei territori sono ribelli, amministrati dalle Giunte del Buon Governo recentemente create dal gruppo armato.

Le voci corrono e tra i locali ne corre una che a partire da ieri sono iniziati di nuovo i blocchi stradali e le invasioni dei pochi terreni che continuano ad essere proprietà privata.

In Yajalón si commenta: "Ieri (martedì 26) c'è stata una marcia in Hidalgo-Joshil (municipio di Tumbalá)". "Domani (giovedì 28) bloccheranno la strada Tila- Yajalón- Tumbalá, all'altezza del Pulpitillo". "Dicono che vogliono invadere i terreni El Faro, Chanwinik e El Recreo".

Ciò che è certo è che nella zona i cartelloni abbondano e che lo zapatismo è tornato ad essere il tema del giorno e si è perfino meritato una riunione del Consiglio di Sicurezza Municipale - formato da civili e militari -, in Yajalón, martedì 26.

Nella comunità La Aldea, del municipio di Yajalón, c'è la sede del municipio autonomo Benito Juárez. Secondo i ribelli, è governato dalla Giunta del Buon Governo "Nuovo seme che produrrà", con sede in Roberto Barrios, municipio di Palenque.

In altri posti, come El Pulpitillo, El Faro, Esperanza Setzer, Cueva Joltiul, Benito Juárez, Amado Nervo, El Calvario Balwitz, Carmen Guayaquil, Majasil e Soledad La Florecita, si dice chiaramente che lì è "territorio zapatista in ribellione" e che "comanda il popolo e il governo obbedisce". In Benito Juárez, gli zapatisti hanno messo un funzione una scuola autonoma, lo stesso in Petalcingo, nel municipio di Tila.

Richiama l'attenzione il caso di Petalcingo, perché è la comunità più grande di Tila - ha più di mille abitanti -, e perché il cartellone degli zapatisti è praticamente nel centro, a un isolato dal parco ejidale.

Ad ogni modo la maggioranza della popolazione - indigeni tzeltales quasi tutti - fanno poco caso al cartellone e commenta che gli zapatisti "sono un gruppetto che non passa la ventina". Lo stesso dicono in Yajalón, anche se i rancheros sono inquieti per una possibile invasione dei loro terreni.

Il presidente di quest'ultimo municipio, Fernando Méndez Argüello, condivide la preoccupazione degli abitanti, soprattutto perché afferma che esiste il rischio di uno scontro tra zapatisti e non zapatisti.

"Ci possono essere scontri intercomunitari perché gli zapatisti non riconoscono il governo e non vogliono appoggi come quello di Oportunidades, e gli altri sì, perché qui tutti sono poveri (il governo statale ha ridotto il preventivo di Yajalón di un 37 per cento) ed hanno molte carenze e necessità".

Méndez Argüello ha percorso le comunità di Amado Nervo, La Cueva Joltiul e Esperanza Setzer e, nell'intervista, afferma che i nativi vogliono togliere i cartelloni zapatisti perché, in maggioranza, non si identificano con il gruppo ribelle. Lui ha chiesto che non li togliessero. "Non vogliamo aver nulla a che fare con l'EZLN", è quello che ha sentito dalla voce degli indigeni.

In modo personale, dice di condividere le richieste del gruppo ribelle. Però, come autorità costituzionale aggiunge: "Il mio atteggiamento è stato e sarà di rispetto al loro modo di pensare e di agire, finché non attentano alla pace sociale".

- E userà la polizia se gli zapatisti invadono dei terreni?

- Se occorrerà la forza pubblica, competerà ai governi statale e federale, non a me. Però il mio timore è che le cosa si pongano peggio e si incoraggi la creazione di gruppi paramilitari, come all'inizio del conflitto armato.


Direttrice: CONCEPCIÓN VILLAFUERTE
Editore: Amado Avendaño Figueroa
Collaboratori: Carlos Herrera, Heriberto Velasco, Manuel Martínez López
Uffici: Via Venustiano Carranza, 26, Barrio di San Diego, San Cristóbal de Las Casas, Chiapas
Telefono (967) 678-90-62
E-mail: lafojacoleta@yahoo.com.mx www.lafoja.com



(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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