Chiapas al Día, N. 344
CIEPAC - Chiapas, Messico
29 maggio 2003

LA CONTRAINSURGENCIA IN CHIAPAS

Documenti filtrati ad alcune organizzazioni non governative rivelano che il governo federale e quello statale del Chiapas hanno sviluppato una strategia contrainsurgente, ovvero, di controinsurrezione. In un documento in possesso di CIEPAC non è mai menzionata la parola contrainsurgencia, ma è proprio di questo che si tratta. Il documento non riporta né data né firme ma presenta tutte le caratteristiche di ufficialità.

Quanto pianificato nel documento è un processo di contrainsurgencia in Chiapas, coordinato ed attuato da diversi enti federali e statali. Inoltre, coincide con una serie di fatti che si stanno verificando in diverse comunità della zona con presenza dell'EZLN e denunciati dai municipi autonomi. Questo documento fa supporre che il governo federale di Vicente Fox, abbia scartato definitivamente qualsiasi possibilità di riprendere il dialogo con l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN). Insieme al governo dello stato del Chiapas ed alle sue varie istituzioni, si è scelta questa strategia per delegittimare, screditare, distruggere le basi d'appoggio e logorare l'EZLN. La logica è che lo zapatismo si deteriori e muoia da sé, non ascoltandolo, provocandolo, riprendendo alcune delle sue richieste ed in parte appoggiandole ma a favore di comunità non zapatiste.

I governi federale e statale hanno iniziato uno studio dei conflitti comunitari in cui sono coinvolte le basi d'appoggio zapatiste allo scopo di delimitare "l'attivismo dell'EZLN" ed evitare atti violenti come avvenuto nel dicembre del 1997. Partendo da questo studio, entrambi i governi portano avanti la contrainsurgencia su quattro importanti versanti d'azione:

1 - Versante Politico

Su questo versante il governo vuole disarticolare e delegittimare le denuncie delle comunità zapatiste relative ai conflitti comunitari nella zona di influenza dell'EZLN e scaricare qualsiasi responsabilità con il pretesto di conflitti intercomunitari.

A questo proposito il governo dello stato di Pablo Salazar Mendiguchía ha contribuito, insieme al CISEN e ad altre organizzazioni di intelligence federale, ad elaborare uno studio dei diversi conflitti comunitari per avere ben chiari quali siano gli ostacoli che potrebbero incontrare i piani ed i programmi di governo (federale, statale e municipale). Il governo per queste misure cerca l'avvallo di diversi settori per poi fare pressioni costanti sull'EZLN affinché giunga ad un dialogo incondizionato. Il governo, in realtà, non ha neppure mostrato mai una vera volontà di dialogo e si è dimostrato riluttante a soddisfare le condizioni presentate dall'EZLN, in particolare per quanto si riferisce all'adempimento degli Accordi di San Andrés in Materia di Diritti e Cultura Indigeni.

Questo versante politico è attivato dalla Segreteria della Difesa Nazionale (SEDENA), Segreteria di Governo (SEGOB) e dal Gruppo Chiapas (composto dall'Incaricato per la Pace in Chiapas, SEGOB, Segreteria delle Relazioni Estere -SRE-). Questi enti, insieme al Centro di Ricerche per la Sicurezza Nazionale (CISEN) e con l'appoggio del governo locale, hanno realizzato uno studio dei conflitti comunitari. D'altro lato, le diverse segreterie di governo hanno presentato l'avanzamento dei loro programmi e gli ostacoli incontrati nella loro realizzazione in quelle località in cui c'è stato il coinvolgimento delle basi d'appoggio zapatiste. Per rendere più agili le proprie azioni, hanno costituito dei sottogruppi di lavoro in cui si coordinano, in materia sociale, la Segreteria di Governo, la Segreteria per lo Sviluppo Sociale, la Segreteria della Pubblica Istruzione, la Segreteria della Sanità ed Assistenza, la Segreteria dell'Ambiente e delle Risorse Naturali, Riforma Agraria, la Segreteria delle Comunicazioni e Trasporti, la Segreteria del Tesoro e del Credito Pubblico, l'Ufficio dell'Incaricato per la Pace ed il Governo dello Stato. Nell'ambito della comunicazione sociale si coordinano la SEGOB, SRE, Presidenza della Repubblica, l'Ufficio dell'Incaricato ed il Governo dello Stato.

Nell'ambito giuridico e della sicurezza si coordinano l'Esercito, la Procura Generale della Repubblica, la Segreteria della Pubblica Sicurezza, SEGOB, SEMAT ed il Governo dello Stato.

I tre livelli di governo hanno formato il Gruppo di Coordinamento Chiapas in materia di sicurezza e il Tavolo Agrario Ambientale per il Caso dei Montes Azules. Questo gruppo è coordinato dal governo dello stato per combinare le attività statali con le istanze del governo federale. Il governo dello stato funziona da collegamento con le autorità municipali in quei municipi in cui è presente l'EZLN per verificare lo sviluppo delle attività e la pianificazione delle attività future. Le attività di competenza del governo federale che incontrano problemi nella loro realizzazione, sono trasferite al Gruppo Chiapas a livello federale per stabilire chi le eseguirà e quanto è di competenza dello stato.

D'altro lato la SEGOB, il Governo dello Stato e l'Ufficio dell'Incaricato diretto da Luis H. Alvarez organizzano costanti riunioni con il Consiglio del Coordinamento delle Imprese, il Congresso del Lavoro, i mezzi di comunicazione (televisione, radio e giornali non affini con l'EZLN), con il Congresso Agrario Permanente e con i Gruppi Parlamentari del PAN e del PRI, del Congresso dell'Unione; il governo dello Stato con membri chiave del PRD nazionale e statale per ottenere appoggio alle loro azioni.

L'Incaricato per la Pace in Chiapas realizza una serie di visite in Chiapas, in particolare nella zona zapatista, ribadendo davanti alla stampa, l'appello costante al dialogo all'EZLN senza che da parte del governo ci sia veramente volontà di dialogo, semplicemente con i suoi discorsi, diffonde la sua posizione di apertura e presenta l'EZLN come la parte che rifiuta il dialogo. Quando un dialogo deve essere per concordare, firmare e rispettare, il governo non lo rispetta.

Il Segretario delle Relazioni Estere, Santiago Creel, si riunisce con diplomatici stranieri accreditati in Messico per portare avanti campagne informative su quanto il governo fa in materia sociale alla ricerca apparente di una soluzione ai problemi, cercando di delegittimare le richieste dell'EZLN e contrastando la sua ragion d'essere.

2.- Versante Sociale

Su questo versante il governo vuole che i suoi programmi e progetti abbiano carattere di permanenza e continuità nelle comunità attraverso organizzazioni che li richiedano, ma soprattutto vogliono che le comunità zapatiste si scontrino offrendo loro appoggi e progetti. Inoltre, il governo tenta di rafforzare le sue relazioni e di legittimarsi nelle comunità della zona d'influenza zapatista. Tutto questo attraverso programmi come Procampo, Oportunidades, Procede, Coescafé, distribuzione di polli, maiali, semi di alberi, progetti produttivi, aperture di strade e sentieri, ecc. Per questi progetti si preoccupa che non ci siano "deviazioni" di risorse per garantire la sua legittimità e non fornire pretesti per denunce da parte delle comunità zapatiste. Il governo fornisce appoggi alle comunità facendo firmare loro patti di non aggressione, di appoggio al governo e, nello stesso tempo, il governo obbliga le comunità a rispettare le condizioni dell'appoggio promesso.

Questo versante è attivato principalmente dal Governo dello Stato del Chiapas, da SAGARPA, SEMARNAT, SEDESOL, SEP, Segreteria dell'Economia e SSA. Questi si coordinano con il Gruppo Chiapas attraverso l'installazione di quattro gruppi di lavoro relativi ai problemi Agrario-Ambientali, progetti produttivi, comunicazioni e trasporti e assistenza sociale. L'accordo con il governo federale era che il 4 ottobre scorso, al più tardi, questi gruppi avrebbero dovuto essere pienamente attivi, e così è stato. Questi gruppi di lavoro si sono sviluppati in comunità in cui il governo assicurava che non ci fosse una forte presenza zapatista ma solo una simpatia verso l'EZLN. Queste sarebbero San Cristóbal de Las Casas, Huitiupán, Simojovel, Salto de Agua, Tumbalá, Sitalá, Chenalhó, Pantelhó, Chanal, San Andrés Larrainzar, Santiago El Pinar e Aldama. Questi sono i municipi in cui si mettono alla prova i programmi ed i progetti di contrainsurgencia dei governi federale e statale. A seconda delle reazioni dei simpatizzanti zapatisti, si vuole sviluppare una seconda fase della contrainsurgencia nelle zone a maggior controllo zapatista nei municipi di Altamirano, Ocosingo, Las Margaritas, Palenque, El Bosque, Chilón, Yajalón e Tila. In queste località il governo afferma che l'EZLN fa pressioni sulle sue basi d'appoggio e le sue comunità perché non accettino appoggi da parte del governo.

Entrambi i governi assicurano che nel caso de Las Margaritas in cui si trova l'Aguascalientes I, sono stati identificati i punti di penetrazione verso le comunità di influenza zapatista, che sarebbero: El Carmen Villaflores, La Esperanza, Poza Rica, Rizo de Oro, San José del Río ed anche Guadalupe Tepeyac.

Entrambi i governi si erano posti come data limite il mese di novembre scorso per realizzare una serie di riunioni con diverse organizzazioni sociali in Chiapas, analizzare lo studio governativo ed i piani di azione futuri, costruire alternative ed ottenere il sostegno sociale.

Per attivare i programmi ed i progetti sociali ufficiali, il governo cerca la copertura dei mezzi di comunicazione per denunciare ed evidenziare "le tattiche di persecuzione dell'EZLN". Nello stesso tempo, suggerisce che i progetti del governo federale devono essere applicati simultaneamente e parallelamente per un buon coordinamento, allo scopo di "organizzare la popolazione beneficiaria affinché si ponga come contrappeso all'attivismo radicale delle basi dell'EZLN".

Per poter arrivare alle comunità, il governo realizza "carovane" di istituzioni ufficiali che portano il materiale ed il personale per l'avvio delle opere. Queste carovane sono accompagnate da giornalisti che possono essere testimoni del "possibile ostacolo provocato dagli zapatisti". Se le "carovane" non possono raggiungere le località prefissate a causa dell'opposizione dell'EZLN, il primo passo è quello di comunicare alla stampa l'accaduto e, in un secondo tempo, fare in modo che le carovane si trasformino in "convogli" accompagnati dalla Polizia Federale Preventiva, dalla Polizia di Pubblica Sicurezza (che è la stessa cosa della Polizia di Settore) e dalla Polizia Municipale di ogni capoluogo municipale. Secondo il governo, le "carovane" hanno il vantaggio di dare ampia diffusione delle azioni di opposizione dell'EZLN, si enfatizza che l'obiettivo del governo è lo sviluppo sociale, si evita la dispersione delle politiche pubbliche, si indeboliscono così le basi d'appoggio dell'EZLN ed inoltre si sottrae alle organizzazioni affini all'EZLN il loro compito ed autorevolezza di denuncia.

Nel caso che i progetti ed i programmi siano ostacolati dall'EZLN, le comunità beneficiarie possono ricorrere all'appoggio statale o federale chiedendo la presenza delle forze di sicurezza. La Procura dovrà quindi iniziare le indagini pertinenti nel caso di aggressione a persone o danni a beni ed infrastrutture.

Per impedire la delegittimazione dei progetti del governo, sono stati imposti dei termini di tempo per la realizzazione di programmi, verifica, controllo e valutazione degli stessi. Nel caso di problemi, le relative modifiche devono essere presentate nei Comitati Locali, poi al Sottogruppo Locale ed ancora al Sottogruppo Centrale.

Nel caso che questo modello di contrainsurgencia funzioni, potrà poi essere applicato in altre regioni dopo uno studio della rispettiva situazione, valutando la possibilità della sua estensione in altri stati del paese.

3.- Versante Comunicazione Sociale

Su questo versante il governo afferma che l'EZLN non è un esercito ma un'organizzazione sociale alla ricerca della soddisfazione delle sue richieste legittime e lo enfatizza sui mezzi di comunicazione sociali nazionali ed internazionali.

4.- Versante Giuridico e della Sicurezza

Su questo versante il governo vuole "ristabilire lo stato di diritto" nella zona di influenza dell'EZLN ed "evitare i conflitti comunitari". Applicare la giustizia per evitare che le comunità stesse si facciano giustizia da sé. Ritirare i posti di blocco dell'EZLN nella regione delle cañadas e frenare le azioni "illegali" realizzate dai "cosiddetti" municipi autonomi. Controllare la presenza di stranieri nelle zone di influenza zapatista e sospendere permessi migratori alle persone che realizzano attività non contemplate nel tipo di visto migratorio. Ridurre i livelli di criminalità allo scopo di progredire nel ristabilimento dello stato di diritto e della riconciliazione comunitaria. Evitare atti di vandalismo che generano impunità e rifiuto verso le autorità. Disattivare gruppi civili armati per eliminare pretesti affinché le ONG denuncino l'esistenza di "gruppi paramilitari".

Nello sviluppo di questo versante sono coinvolte la Procura Generale di Giustizia dello Stato, la Pubblica Sicurezza (oggi Polizia di Settore) e la Procura Generale della Repubblica (PGR).

Gli enti coinvolti in questa strategia pianificano di avviare una serie di indagini preliminari contro le basi d'appoggio zapatiste in quelle regioni in cui ci sono conflitti. Per maggior sicurezza, il governo pianifica il rafforzamento dei Consigli Municipali di Pubblica Sicurezza per sconfiggere la delinquenza.

Inoltre, il governo progetta il ritiro dei posti di blocco zapatisti presenti in alcune località sotto il loro controllo. Per fare questo, le Basi di Operazioni Miste, Pubblica Sicurezza, Procura di Giustizia dello Stato, Segreteria di Governo, PGR e Segreteria della Difesa Nazionale, progettano operativi per far ritirare i punti di controllo zapatisti situati agli incroci di strade e che impediscono il libero transito, programmano inoltre pattugliamenti dissuasivi su strade federali e statali per inibire l'installazione di nuovi posti di controllo zapatisti. Si pensa di realizzare tutto questo con l'accompagnamento del Pubblico Ministero del foro comunale e federale, di organizzazioni come la CND, CEDH e di mezzi di comunicazione per evitare che le ONG ed il gruppo armato ritardino l'azione governativa. Nello stesso tempo, il governo ritiene che i blocchi stradali realizzati da donne, bambini ed anziani siano una provocazione e che per disattivarli sia necessario portare avanti una valorizzazione delle azioni di eliminazione dei blocchi.

Rafforzare la presenza della polizia settoriale e municipale nei capoluoghi municipali quando si sia a conoscenza di mobilitazioni e, nel caso di atti illeciti contro la giunta o la proprietà privata, dare avvio alle indagini preliminari e diffondere l'accaduto all'opinione pubblica.

Il governo sostiene di studiare la disattivazione dei gruppi civili armati, utilizzando la PGR, Segreteria di Governo (CISEN), Procura di Giustizia dello Stato, Pubblica Sicurezza e PFP, per accelerare le indagini sul traffico di armi nelle zone di confine con il Guatemala ed il possibile legame con membri dell'EZLN. Inoltre, si raccomanda alle istituzioni di promuovere il completamento degli ordini di cattura in sospeso e di promuovere una campagna di disarmo e l'applicazione della Legge Federale su Armi da Fuoco ed Esplosivi.

Nell'immediato il governo progetta di snellire le indagini relative alle azioni delittuose compiute dal gruppo Los Aguilares presente a Chilón e coinvolto nell'omicidio di un simpatizzante dell'EZLN a Reforma Canaquil. Da parte sua il governo federale appoggia le azioni del governo statale per migliorare l'equipaggiamento e la professionalità dei corpi di polizia.

Le Azioni di Contrainsurgencia ed i loro Effetti

Come si diceva all'inizio, quanto pianificato nello sviluppo della contrainsurgencia coincide con i fatti, come si può vedere negli scontri attuali in diverse zone a presenza zapatista, per esempio nel conflitto a Santa Rosalía (Comitán), San Gregorio, Frontera Mexiquito e La Tejonera. Dall'anno scorso sono stati provocati diversi scontri tra militanti del PRI, OCEZ e basi d'appoggio dell'EZLN a causa della costruzione di una strada, che ad oggi non sono terminati. Queste comunità rientrano nella giurisdizione del Municipio Autonomo "Miguel Hidalgo". Sebbene il presidente municipale di Comitán sia un membro del PRD, questi ha richiesto la presenza di corpi di polizia perché intervengano nella zona ed esige l'allontanamento degli stranieri che si trovano nell'Accampamento Civile per la Pace.

Altri conflitti simili sono presenti nei Municipi Autonomi di "Olga Isabel", "Primero de Enero", "Ernesto Che Guevara", "17 de Noviembre", "La Paz", "San Andrés Sachamchen de los Pobres", "Vicente Guerrero"; in tutti questi municipi si registrano conflitti a causa della costruzione di tratti di strada.

Intanto, avanza molto rapidamente la costruzione della strada asfaltata che va dal capoluogo municipale Las Margaritas verso San Quintín e passerà da La Realidad che, si suppone, causerà gravi conflitti quando si addentrerà in territorio zapatista.

Parallelamente alle scuole dei Municipi Autonomi, il governo federale e statale costruisce scuole primarie e secondarie, come accade a Bayalemó e nel capoluogo municipale San Andrés.

Lo sgombero delle comunità dei Montes Azules ed i pattugliamenti militari ne los Chimalapas s'inseriscono in questa logica di contrainsurgencia. Si vogliono provocare scontri tra Lacandoni e basi d'appoggio zapatiste ed il governo e l'esercito vogliono ergersi a pacificatori mentre sono i veri responsabili di quanto sta accadendo. Neppure offrono un'alternativa percorribile e data la sua illegittimità, il governo pretende di utilizzare organizzazioni non governative come mediatori, cosa che è sbagliata ed assurda. Fino a quando il governo continuerà a rilasciare concessioni alle imprese del legname per distruggere i boschi del Chiapas, presenti con le segherie di Altamirano, Comitán, Cintalapa, Palenque, Teopisca, etc.? Quando darà una soluzione giusta e degna agli indigeni dei Montes Azules?

In questa logica di contrainsurgencia sono aumentati i detenuti militanti delle basi d'appoggio zapatiste nelle carceri di Ocosingo, Cerro Hueco e San Cristóbal. Il caso più recente è quello di un indigeno del municipio Costituzionale di Tenejapa ma che appartiene al Municipio Ribelle di "Lucio Cabañas", accusato di sottrazione di terra. Ma si tratta di un problema politico in cui è coinvolta la presidenza del municipio Costituzionale.

D'altro lato, i paramilitari sono ricomparsi ed hanno distrutto il serbatoio di raccolta dell'acqua nel Municipio Ribelle "Olga Isabel", situato nei territori costituzionali di Chilón. I paramilitari di Paz y Justicia hanno cominciato a minacciare con le armi le comunità di Lote Ocho a Salto de Agua. C'è pure la rinascita del gruppo Los Puñles, ora noto come los Cholos nei territori del Municipio Ribelle "Miguel Hidalgo". Se non bastasse, a Chenalhó i priisti e gli evangelici della comunità Canolal, la scorsa settimana, hanno iniziato a terrorizzare membri de Las Abejas sparando con armi da fuoco. Las Abejas hanno denunciato che il 2 aprile scorso i paramilitari priisti ed evangelici di Yaxgemel hanno ricevuto un lotto di armi e nella notte stessa hanno sparato.

A tutto questo si deve aggiungere l'aumento della militarizzazione con maggiori posti di blocco, sorvoli e persecuzioni nelle comunità indigene ma questo fenomeno si è esteso anche al centro dello stato, tanto che per andare da Tuxtla Gutiérrez a Tapachula bisogna attraversare cinque posti di blocco permanenti dell'esercito messicano e della Polizia Federale Preventiva (La Jornada 27/05/2003).

A tutto questo si sommano le cinque visite in Chiapas dell'Incarico per il Dialogo del governo federale Luis H. Alvarez che ha diffuso discorsi sui programmi del governo ed ha richiamato l'EZLN al dialogo. In realtà parla da solo e nessuno lo ascolta perché il governo federale non ha mai ascoltato l'EZLN ed i popoli indigeni; ma, fino a quando il governo non dimostrerà volontà politica di risolvere le istanze dei popoli indigeni?

Nessuno, nessuna comunità si opporrebbe alla costruzione di strade, di scuole, di progetti produttivi, ecc., se questi fossero parte dell'applicazione degli Accordi di San Andrés, del Tavolo per Benessere e Sviluppo, Donne e Democrazia e Giustizia, in cui fosse continuato il dialogo tra governo, EZLN e società civile che avrebbe portato con sé democrazia, dignità, giustizia e pace per tutti. Ma oggi si tratta di una guerra a colpi bassi del governo per cercare di sconfiggere il nemico, l'indigeno con dignità, che è povero, ribelle e molto spesso zapatista.

Di fronte alle offensive militari che si prospettano da parte degli Stati Uniti in Siria e in Iran, ecc. è necessario continuare a dire:

NO AGLI ATTACCHI MILITARI DEGLI STATI UNITI CONTRO TUTTI COLORO CHE CONSIDERA SUOI NEMICI!

NO ALL'ATTACCO DEGLI STATI UNITI CONTRO CUBA!

CONDANNA DI BUSH PER CRIMINI DI GUERRA!

RISPETTO PER LA LIBERA DETERMINAZIONE DEI POPOLI!

CHIEDIAMO ALL'ONU AZIONI PIÙ ENERGICHE PER FERMARE LA MILITARIZZAZIONE IN MEDIO ORIENTE E IN AMERICA LATINA!

SÌ ALLA VITA NO ALLA MORTE!

USCITA DELL'ESERCITO DALLE COMUNITÀ INDIGENE DEL CHIAPAS!

Onésimo Hidalgo


CIEPAC, A.C.

Membro di: Red Mexicana de Acción Frente al Libre Comercio (RMALC; http://www.rmalc.org.mx); Convergencia de Movimientos de los Pueblos de las Américas (COMPA; http://www.sitiocompa.org); Red por la Paz en Chiapas; Semana por la Diversidad Biológica y Cultural http://www.laneta.apc.org/biodiversidad; Foro Internacional "Ante la Globalización, el Pueblo es Primero", Alternativas contra el PPP, Consejo Directivo del Centro de Justicia Económica (CEJ) http://www.econjustice.net; Programa Ecuménico para Centro América e El Caribe (EPICA) http://www.epica.org; memebro de Alianza Mexicana por la Autodeterminación de los Pueblos (AMAP) che è la rete messicana contro il PPP http://www.mesoamericaresiste.org/index.html; Red por la Paz de Chiapas.

Centro di Ricerche Economiche e Politiche di Azione Comunitaria
CIEPAC, A.C. www.ciepac.org
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(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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